Il 6 Novembre 2012 gli Americani
saranno chiamati alle urne per eleggere il loro Presidente. A contendersi
il posto alla Casa Bianca saranno Barack Obama e Mitt Romney.
I requisiti fondamentali per potersi candidare alla Casa Bianca sono tre:
Aver compiuto 35 anni di eta’Essere cittadino americano (nato negli USA)
Risiedere in USA da almeno 14 anni.
Come si vota? Gli Americani formalmente non votano direttamente per il Presidente ma delegano il proprio voto ai cosiddetti “Grandi Elettori”. Ogni Stato ha diritto a un numero determinato di Grandi Elettori. Il Connecticut ad esempio ha il “valore” 7 Grandi Elettori. La California ne ha 55, il Texas 34, la Florida 27 e cosi’ via.Il totale dei Grandi Elettori in tutti gli Stati Uniti e’ 538 e quindi per andare alla Casa Bianca il candidato Presidente deve ottenere almeno 270 voti da parte dei Grandi Elettori. Chi sono esattemente i Grandi Elettori? Sono persone di fiducia nominate qualche mese prima delle elezioni da ciascun partito. Ogni partito nomina i propri 538 Grandi Elettri. Regola fondamentale: in ogni stato il partito che ottiene anche un voto in piu’, si aggiudica tutti i Grandi Elettori dello stato. Restando all’esempio del Connecticut, il cittadino che voglia votare per Obama da’ il voto ai Democratici del CT vale a dire ai 7 Grandi Elettori democratici cioe’ coloro che sono stati scelti per il CT dal Partito Democratico e si sa che daranno il voto ad Obama.
Il cittadino del CT che voglia invece votare per Romney da’ il voto ai Repubblicani del CT vale a dire ai 7 Grandi Elettori repubblicani cioe’ a coloro che sono stati nominati dal Partito Repubblicano e si sa’ che voteranno a favore di Romney. Se la maggioranza dei cittadini in CT vota per i Democratici, si aggiudicano tutti e 7 i voti democratici e in teoria 7 voti per Obama. Ho scritto in teoria perche’ il voto e’ segreto e i Grandi Elettori, per legge, potrebbero anche cambiare idea all'ultimo momento e dare il proprio voto per il candidato avversario e di fatto tradire la fiducia del voto popolare. Ma questo evento non e’ successo quasi mai nella storia delle elezioni presidenziali americane. Per vincere le elezioni ovviamente e’ fondamentale concentrare le proprie energie (e fondi) per ottenere la maggioranza, anche se per pochi voti, negli Stati che danno diritto a molti Grandi Elettori. Chi ottiene un solo voto piu’ uno in California, ad esempio, conquista ben 55 voti da parte dei Grandi Elettori! In realta’ si sa’ gia’ quali sono gli stati rossi (repubblicani) e gli stati blu (democratici). La lotta quindi si concentra sugli swing states (dall'esito incerto, letteralmente stati dondolanti). Con questo sistema elettorale puo’ capitare quindi di essere sconfitti pur ottenendo piu’ voti popolari. Supponiamo che Obama ottenga la maggioranza di voti popolari in California per mille voti popolari in più. Egli avrà a propria disposizione tutti i voti elettorali di quell'enorme Stato, cioe’ 55. Se Romney si aggiudicasse per diecimila voti popolari in più lo Stato dell’Alaska, che ha diritto a 3 Grandi Elettori, complessivamente Romney avrebbe novemila voti popolari in più ma solo 3 voti contro i 55 dell'altro. Il caso recente piu’ famoso di questa curiosa situazione e’ quello delle elezioni del 2000 che portarono Bush alla Presidenza anche se Gore ottenne mezzo milione di voti pololari in piu’ (in quelle elezioni uno stato determinante fu la Florida che Bush conquisto’ per solo 500 voti popolari o poco piu’ e il voto fu poi seguito dalla nota polemica sul riconteggio delle schede). Poiche’ i Grandi Elettori sono 538 potrebbe anche verificarsi il caso di un pareggio, 269 a 269 o il caso in cui un terzo partito ottenga alcuni voti impedendo cosi' a uno dei due partiti maggiori di conquistarne i 270 necessari per la Presidenza. In questo caso ogni stato assume improvvisamente lo stesso volare (l'Alaska come la California, il Wyoming come la Florida) e ha diritto ad 1 voto per decidere sul Presidente. Manca poco, chi sara' in nuovo Presidente degli Stati Uniti?