lunedì 8 ottobre 2012

L'Italia è il Paese delle fiabe, non lo sapevate?

Ieri sono stato ad un barbecue organizzato da un club di italo-americani originari di un paesino della Campania.
Chiacchieravo amabilmente con un po' di gente e con uno di loro in particolare, originario della Sicilia, si discuteva della crisi italiana e della mancanza di lavoro e di prospettive per i giovani quando mi dice: il vero problema oggi in Italia e' solo per i giovani che vivono in città. I giovani che vivono nei paesi bene o male hanno tutti i genitori che fanno l'olio e il vino e coltivano i prodotti del proprio orto.
Il discorso si e' poi interrotto e ha preso altre strade ma poi più tardi, a casa, ci ho pensato su.
Sara' anche vero che in Italia appena fuori dalle città ci sono migliaia di paesini incantati in cui la vita scorre felice e tutti riescono a vivere dei frutti della terra donati con generosità da orti magici e rigogliosi ma...
-Per il riscaldamento nelle case? 
No dai cosa mi viene in mente, tutti nei paesi italiani vanno nei boschi a tagliare la legna con l'accetta, per il fuoco.
-E per l'acqua?
Domanda banale. Sanno tutti che in Italia si va al fiume a raccoglierla con i secchi. E ci si lava nelle acque del fiume in cui ognuno lava anche i propri vestiti.
-Ah a proposito, per i vestiti?
E' vero, non e' buona neanche questa domanda. Ci sono le mamme italiane che provvedono sferruzzare degli abiti stupendi per i loro figli. Ma sempre dopo aver fatto il sonnellino pomeridiano perché nei paesini italiani tutti vanno a dormire un paio di ore dopo mangiato.
-E per la benzina per le automobili? 
Si, in effetti, e' un'altra domanda che potrei evitare. A che servono le macchine in Italia se tutti vanno in giro in sella al proprio asino?
Ecco in effetti non avrei domande da fare. Dovrei solo ringraziare gli italo-americani perché mi ricordano sempre che l'Italia e' il Paese delle fiabe. Io non lo sapevo.

5 commenti:

  1. ahaha carinissimo! e la gente continua ad espatriare quando basterebbe spostarsi in un paesino a quanto pare.

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  2. Gli italo americani hanno una visione spaventosamente distorta e fantasiosa dell'Italia di oggi, per qualche ragione... molto spesso forse perchè non hanno più legami con parenti nel paese d'origine.
    Una persona di origine siciliana che vive a Brooklyn dai primi '70, mi disse che si era dispiaciuto nel sentire che non governasse più Andreotti e non esistesse più la DC, e non credeva fossero davvero accaduti tutti gli scandali dell'ultimo ventennio.

    La frase "I giovani che vivono nei paesi bene o male hanno tutti i genitori che fanno l'olio e il vino e coltivano i prodotti del proprio orto" si adatta perfettamente all'idea che i tanti emigranti che vivono nel North East conservano dell'Italia.

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  3. @Flapane ne ho sentite talmente tante dagli italo-americani in questi anni...molti pensano che siamo rimasti a 50 anni fa e che l'Italia sia ferma al periodo in cui emigrarono.
    Un'altra loro caratteristica e' paragonare i paesini del sud Italia a metropoli come New York, arrivando poi a parlare con un certo disprezzo dell'Italia.
    Dovrebbero paragonare New York a Milano o Roma. O un paesino del sud con un desolato paesino del Nebraska. Purtroppo molti non ci riescono proprio a ragionare razionalmente...

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