martedì 25 settembre 2012

Colloquio a Brooklyn...e la ricerca continua

Oggi sono andato a sostenere un colloquio per una compagnia italiana con sede a Brooklyn che fa consulenza ad altre compagnie italiane che vogliono inserirsi sul mercato statunitense.
Di prima mattina, dopo una colazione a base di bagel con peanut butter e cappuccino a casa con F, mi sono diretto al parcheggio della stazione di Stamford, CT per lasciare li' la macchina e continuare in direzione Grand Central (NYC) comodamente seduto in treno. Solo che il mio parcheggio preferito da $8 al giorno era pieno e ho dovuto optare per quello accanto sborsando la bellezza di $28! Un furto! Sono arrivato a Brooklyn, per la precisione la zona sotto al ponte chiamata DUMBO, con un paio di ore di anticipo e quindi ho girovagato attorno all'edificio dell'azienda. Era un'area industiale che non mi ha fatto una buona impressione. Per strada c'erano delle persone di colore e altre di origine ispanica poco raccomandabili. Uno di questi mi ha chiesto 75 centesimi ma quando gli ho detto I don't have anything. I am sorry,  non ha insistito. Sono andato a mangiare un panino in un piccolo caffe' piuttosto spoglio e spartano (come piace a me, da vera America) e poi sono andato al colloquio.
Il titolare mi ha accolto con cordialità e mi ha subito informato che la posizione per cui misero l'annuncio su internet alcune settimane fa e' stata occupata da una ragazza che è in prova, ma io lo sapevo già perché avevo parlato con la sua assistente e sapevo che oggi il titolare avrebbe voluto solo fare una chiacchierata informale per valutare eventuali collaborazioni future. Mi ha quindi chiesto se potrei essere interessato quando se ne presentasse l'occasione a fare qualche consulenza ad aziende italiane nel settore dell'arredamento che volessero sondare il mercato americano, perché è il settore per cui ho lavorato in passato in Usa e potrei contattare molti vecchi clienti. Ovviamente ho detto di si, anche se ho confermato che sono anche in cerca di un lavoro permanente.
Mi ha poi proposto di tornare nel suo ufficio venerdì perché una azienda che sta assistendo, nel settore dello scuba diving, è in cerca di una persona che gestisca l'ufficio, più o meno un office manager. L'azienda inizierà le operazioni a fine anno e il titolare farà i colloqui nell'ufficio di Brooklyn in cui sono stato oggi.
Non è chiaro se in caso di assunzione questa azienda può sponsorizzarmi per un work visa ma tanto vale andare al colloquio venerdì e ascoltare cosa mi dicono. Sono in ballo e devo ballare o meglio investire e a tale proposito tra parcheggio, biglietto del treno e pranzo nel localino spartano american style ho speso circa $50. Ma chi non risica non rosica e quindi la ricerca continua. Wish me luck!

P.S. Questo blog sta diventando sempre più seguito. Ho notato nelle statistiche che a parte da Paesi come Italia, Usa, Germania, Federazione Russa, Regno Unito, Francia, Spagna, Australia, Belgio, Brasile, Svizzera ci sono lettori anche dalla Libia, Lituania, Ungheria, Cina, Peru', Kazakistan. Grazie a tutti! 

4 commenti:

  1. intanto memorizzo la frase I don't have anything non si sa mia... come qui ad ogni angolo di strada extracomunitari...simpaticissimi, ma una continua richiesta...ciao continuo a seguirti

    RispondiElimina
  2. La mia visita giornaliera è ormai abitudine :) COME ON!!!

    RispondiElimina
  3. Tienici il più possibile aggiornati;-) bye bye

    RispondiElimina
  4. com'è sta storia? Noi vogliamo un aggiornamento al giorno!!!

    RispondiElimina