mercoledì 22 agosto 2012

Obliterare il biglietto!

Pochi giorni fa ho fatto un viaggio in treno e mi si e' riproposto lo stesso dubbio esistenziale di qualche anno fa quando tornai dagli Usa: perche' mai nelle stazioni italiane bisogna obliterare il biglietto?
Per curiosita' ho cercato una risposta a questo dubbio amletico su Yahoo Answer e le risposte degli utenti sono state molto emblematiche. La piu' frequente e' stata che molti biglietti hanno validita' di 2 mesi e quindi chi non oblitera potrebbe teoricamente usare il biglietto piu' di una volta se il controllore non passasse.
Ecco svelato l'arcano: se il controllore non passasse. Gli utenti quindi danno per scontato che il controllore in Italia potrebbe non passare. E' strano perche' ho il lieve sospetto che il nome controllore derivi proprio dalla sua funzione principale di controllare i biglietti ma si sa, siamo in Italia e il controllore potrebbe passare...ma anche no. E quindi devi essere tu a sopperire alla svogliatezza, alla pigrizia e all'inefficienza del personale ferroviario.
Ricordo ancora quel giorno di molti anni fa in cui ero ancora ragazzino e presi il treno per Napoli ma prima di salire su non riuscii ad obliterare perche' l'obliteratrice era fuori servizio. Sistemai il pesante borsone sulla cappelliera sopra al mio posto e aspettai l'arrivo del controllore per informarlo che l'obliteratrice in stazione era fuori servizio.
Il controllore inizio' a farmi storie perche' a suo dire dovevo essere io a correre ad avvisarlo appena salito sul treno invece di aspettare il suo arrivo perche' lui poteva anche non passare e io quindi avrei potuto utilizzare il biglietto una seconda volta. Lottai per non farmi fare la multa e ci riuscii anche se con molta difficolta' e da quel giorno in situazioni analoghe iniziai a fare come disse lui pero' mi chiedo se e' sensato costringerti a scegliere tra lasciare i bagagli incustoditi per andare a cercare il controllore o non rischiare e portare con se i bagagli facendo lo slalom tra i passeggeri alla ricerca del controllore perduto. Se il controllore facesse il proprio dovere non ci sarebbero problemi.
E vogliamo parlare degli autobus urbani? Anche li c'e la temuta obliteratrice. Ma si convalida all'interno del bus. Il conducente apre le porte ed entrano tutti dalle porte centrali. Quando l'autobus e' strapieno e si e' schiacciati come sardine bisogna farsi strada a gomitate per riuscire ad arrivare alla macchinetta infernale ma non tutti ci riescono. Poi magari salgono i controllori, i passeggeri che non avevano il biglietto scendono al volo e resti tu che hai fiducia nel genere umano e vai subito a spiegare  che hai il biglietto ma non sei riuscito ad obliterarlo. I controllori non ti credono, in quanto italiano sei sempre considerato come un potenziale disonesto che deve dimostrare di non esserlo, sono inflessibili e ti fanno la multa.
Non sarebbe piu' facile prendere esempio da Londra o New York? Si entra solo davanti passando il tesserino magnetico prepagato sotto gli occhi del controllore o pagando il biglietto in contanti sempre al controllore e se qualcuno cerca di fare il furbo il controllore lo richiama con severita' e non parte finche' il furbetto non paga il biglietto o non esce dal bus. E se dovesse fare ancora storie verrebbe spinto fuori dagli improperi e a volte addirittura dalla forza fisica degli altri passeggeri che lo sbatterebbero fuori di peso perche' non possono perdere altro tempo. E quando l'autobus raggiunge la capienza massima, il conducente non fa salire piu' nessuno e chiede gentilmente alle persone in attesa alla fermata di aspettare il prossimo bus che arrivera' dopo solo qualche minuto. Niente caos, niente entrate laterali, gente ammassata come sardine, obliteratrici e controllori inumani.
Ma noi non siamo ne' a Londra, ne' a New York e quindi obliteriamo il biglietto. Dai su che ci si diverte!


6 commenti:

  1. http://dreamerboy29.blogspot.com/ mio blog 'L'

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  2. E' da sempre che sono stato interessato all'estero ed ho cercato, per quanto possibile, di non chiudere mai la mia mente entro dei confini geografici, lasciandola spaziare e cercando di interpretare in maniera oggettiva quel che mi accadeva attorno. Beh, il fatto che sui mezzi pubblici in Italia sei nel torto a prescindere e devi dimostrare tu di essere nel giusto era una cosa ben chiara da tempo. La cosa alla quale invece non avevo mai pensato, era proprio il ruolo del "controllore". Il fatto che se questo non dovesse passare, automaticamente la nostra mente possa pensare "ecco un giro gratis!".
    Il tuo post mi ha aperto la mente: è da qui che parte in effetti il nostro modo di pensare di fregare il prossimo. Quello che realmente ci distingue è l'essere "furbi", il concetto di "se posso, ti frego". E' questo che ci porta, quando siamo all'estero, a pensare "qui sono tutti gentili e fin troppo fiduciosi, posso fregarli facilmente".
    Il vero problema dell'Italia nasce proprio dal concetto espresso dal tuo post e dalle tue considerazioni.
    Grazie mille per avermi aiutato ad aprire ancora una volta la mente.

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  3. Ricollegandomi a quanto detto da BigAlex, credo che il problema obliterare/non obliterare sia un problema tipicamente italiano, poichè sia a Londra che a NY ma anche in altri molti paesi si entra in autobus solo esibendo il biglietto al conducente oppure acquistandolo direttamente da lui.
    Tu dici che in quanto italiani siamo considerati sempre dei potenziali furbi: beh secondo me è una cosa che ci siamo meritata perchè è proprio così. Farà parte del nostro modo di pensare, della nostra "cultura" o non so ma se l'italiano può fregare il prossimo, lo fa, è una legge fisica!!
    Certo non si può fare di tutta l'erba un fascio, ma credo che il 90% di noi agisca in questo modo.

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  4. In effetti le vostre osservazioni sono fondate, generalmente molti italiani se possono fare i furbi lo fanno. Ma la mia osservazione voleva essere rivolta essenzialmente al ruole del controllore nel treno. In Usa il controllore in treno passa sempre e tramite un sistema diverso non c'e' bisogno di obliterare il biglietto anche perche' il controllore fa appunto il suo mestiere di passare con frequenza a controllare il biglietto e quindi non bisogna affrettarsi con affanno a cercare le obliteratrici in stazione o peggio ancora ad andare a cercare il controllore nel treno se l'obliteratrice in stazione non funziona. Mi pare assurdo. Se il controllore fa il suo mestiere, lo si aspetta comodamente al proprio posto. Per quanto riguarda gli autobus poi neanche mi pare intellingente il sistema di farti entrare dalle porte laterali, poi magari a causa della calca non si riesce ad obliterare il biglietto e ti fanno anche la multa. Un sistema diverso e molto semplice di entrare in autobus esibendo o pagando il biglietto al conducente faciliterebbe la vita e non ci renderebbe nervosi.

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  5. Discorsi (ignorante) furbizia italiana e propensione al furto/sotterfugio a parte, la differenza sta anche nel modo di "obliterare" il biglietto: a Boston (ma è comune a moltissime città americane) entrando è sufficiente avvicinare il biglietto al lettore affinchè questo venga letto. In Italia esiste ancora la vetusta ed obsoleta obliteratrice meccanica, che rumorosamente imprime sul biglietto data e ora. Roba da terzo mondo...

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  6. Ci sono troppi "furbi" in Italia. Una delle cose che ho sempre adorato degli States è la correttezza che hanno gli Americani (poi ovviamente c'è sempre l'eccezione). Un paio di anni fa ero a Page con un paio di amici americani. La mattina della nostra partenza per proseguire il nostro on the road ci hanno invitati a fare colazione nell'hotel dove alloggiavano. Sono rimasta basita e più volte gli ho chiesto se erano sicuri perchè ero preoccupata che in hotel si accorgessero che eravamo degli "estranei". Qui da noi devi dare anche il n. di camera per accedere alla sala ristorante perchè così vanno tranquilli che siano presenti solo gli ospiti e soprattutto che nessuno acceda 2 volte... mah

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