mercoledì 30 novembre 2016

To do what?

Virginia Raggi, sindaco di Roma, è stata intervistata dalla CBS. Mi ha colpito un brevissimo scambio tra lei e l'intervistatore. Si parlava del Referendum e di Renzi. Non entro nel merito delle ragioni per votare Si o votare No. Ho già votato dall'estero e per fortuna, ma con un pò di dispiacere, non ho ancora ricevuto la letterina di Renzi agli Italiani all'estero. Sarebbe stato bello tenerla da parte e tirarla fuori per farmi due risate in qualche momento di tristezza.
La mia è un'osservazione generale sulla differenza tra culture.
Quando la Raggi dice che con questo Referendum si rischia di dare ancora più potere a Renzi, l'intervistatore, da pragmatico americano, chiede con genuina curiosità: To do what?
Per noi Italiani potere è sinonimo di sciagura e più potere nelle mani di un Premier è sinonimo di più sciagure. E' comprensibile anche ricordando le dittature fasciste, naziste e comuniste che hanno insanguinato il nostro continente ma gli Americani più candidi e pragmatici pensano: ok, più potere per il Premier. Mi spiega perché è una cosa negativa? Se ha più potere, lo fa per fare alcune leggi e in teoria ha in mente cose buone, non leggi per rendere legale uccidere cani e gatti. Perchè dovete vedere sempre negatività nelle persone?
Se solo l'intervistatore conoscesse meglio i nostri politici...dal DNA italico...
In effetti se mi consentite uno dei miei soliti giri mentali io penso che la fondamentale differenza tra la cultura americana e quella italiana sia questa: per l'americano le persone sono fondamentalmente positive, buone, oneste. Per l'italiano le persone sono fondamentalmente negative, cattive, disoneste. E' una semplificazione, lo so, ma come si spiega ad esempio il concetto di posto di blocco in Italia? Ne parlai tempo fa anche in questo post.
In Italia il posto di blocco a campione è pratica diffusa e il poliziotto pensa: io lo fermo, qualcosa che non va glielo trovo di certo. Il cittadino è fondamentalmente disonesto fino a prova contraria.
In Usa in oltre 10 anni di guida non sono mai stato fermato a un posto di blocco. Anzi non ne ho mai visto uno e faccio 100 Km ogni giorno. Le persone qui sono oneste fino a a prova contraria e i poliziotti non ti fermano a campione ma solo dopo che hai commesso l'infrazione. Quando ti fermano, non sono molto buoni ma lo fanno dopo un'infrazione, non prima.
Insomma curiose differenze tra culture.
Sospettosa e negativa l'italiana, pragmatica e curiosa l'americana.
Ecco il breve scambio tra la Raggi e l'intervistatore della CBS:


8 commenti:

  1. Negli USA la gente permetterebbe che un personaggio mai eletto da nessuno cambi la costituzione americana (risalente al 1787)?

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  2. Non so ma mi ha fatto semplicemente sorridere e riflettere lo scambio. Lei che dice che Renzi vuole più potere e nella sua mente è ovvio che è una cosa negativa. L'intervistatore invece che non associa potere a malvagità chiede: si ma per fare cosa? Cioè quali sono le cose tragiche che pensi che stia tramando Renzi se prende più potere? È Lei: per fare tutto ciò che vuole senza opposizione. Ma se ci pensi bene da un punto di vista americano possono pensare: madonna come sono negativi e complottisti questi Italiani. Vedono trame oscure in tutto. Mi ha fatto ridere il contrasto. Per la cronaca ho votato no comunque.

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    1. Vivendo in una repubblica presidenziale federale, per un americano è normale che ci sia un solo "commander in chief" con maggiori poteri. Ma… 1. questa persona viene eletta dal popolo, 2. ha alle spalle una camera alta (senato) che viene eletta dal popolo. Invece in Italia spunterebbero perfetti sconosciuti, con l'unico "merito" di essere raccomandati dai partiti (in tipico stile italiota), mai eletti per fare i senatori, che possono entrare in parlamento in qualsiasi momento dell'anno e acquisire la relativa immunità parlamentare. Quindi chiunque sia indagato per mafia, corruzione, terrorismo ecc. potrà evitare di essere processato facendosi nominare senatore dal partito di maggioranza. A chi dice che l'immunità parlamentare esiste già ora per 315 senatori, si può facilmente rispondere che si tratta di persone elette dal popolo per quello specifico incarico, con identità nota prima delle elezioni. Col nuovo metodo, invece, certi personaggi, di cui l'identità non è nota a priori, potranno imbucarsi in parlamento senza chiedere l'approvazione di nessuno, alla faccia degli italiani onesti, e io direi in particolare alla faccia dei disoccupati e di chi emigra. A tutto ciò aggiungiamo che una persona non eletta (Renzi) non dovrebbe cambiare la costituzione di un intero stato: si fa così solo nelle dittature… e in effetti ormai l'Italia ha notevoli somiglianze con queste ultime. Anzi, forse oggigiorno neppure i dittatori cambiano più le costituzioni dalla sera alla mattina. Perfino nel suo stesso partito c'è chi, per motivazioni basate sul buonsenso (senza alcuna necessità di entrare in inutili tecnicismi legali) si oppone a questo modo di procedere. Negli USA tutto ciò sarebbe permesso? A voi la risposta.
      Il problema è proprio che non si tratta di congetture oscure tramate dai "gufi", ma è la semplice realtà dei fatti.
      http://www.freeflightstoitaly.ngo/italian-constitutional-referendum-2016.html
      Le buste da lettera con le schede elettorali devono, per legge, arrivare ai consolati entro le ore 16 (locali) di domani, altrimenti saranno buttate via — oppure chissà che fine faranno…

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    2. Concordo con te comunque io noto che in Italia ci dividiamo o sono in grado di dividerci sempre in due tifoserie ultrà. E' come se ci avessero messo in uno stadio a scannarci uno contro l'altro. Ma con tutti i problemi che abbiamo dovevano proprio sprecare mesi per cercare di cambiare la costituzione? E poi l'assurdità di Renzi di averlo reso come un referendum su di lui...insomma il 5 dicembre che vinca il si o il no, saranno migliorate le condizioni degli Italiani? Ci sarà più lavoro, l'economia riprenderà a decollare, gli immigrati illegali non verranno più in Italia, evasione e corruzione scompariranno? Non credo, il mondo cambia e noi sprechiamo mesi a farci la guerra sulla costituzione.

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    3. Infatti il referendum non c'entra un tubo con il vero problema dell'Italia: il LAVORO
      Bisogna dire che una volta tanto non ci sono due tifoserie ultrà spaccate a metà: anzi, paradossalmente si è formato un inedito fronte del NO molto eterogeneo, forse mai visto prima in 70 anni di storia repubblicana, che va dall'estrema sinistra, passando per pezzi di partito dello stesso Renzi, fino alla destra (ammesso che in Italia ci sia ancora una vera destra). In pratica a difendere il Sì è rimasto solo Renzi e i leccapiedi di governo che ovviamente temono di perdere il posto di ministro o sottosegretario. Per la verità era rimasto anche Obama — vi ricordate quando ha detto: «gli italiani devono votare sì»?? — ma ormai non conta più nulla (quella pagliacciata con Renzi si è rivelata una gran figuraccia).
      La vita della gente comune resterà purtroppo identica: chi non ha un lavoro si attaccherà al tram… O rimane in Italia a mantenere il fiume di clandestini che entra tutti i giorni, o emigra.
      Tra l'altro questo referendum sulla costituzione non era neppure nel programma del centrosinistra alle scorse elezioni. Lo ha tirato fuori il non-eletto Renzi — secondo me per l'eccessivo arrivismo e la troppa sete di potere — quando il partito ha vinto le elezioni europee e quindi l'ex sindaco fiorentino si è messo in testa di arraffare tutto cambiando addirittura la Costituzione. Poi però molte cose hanno iniziato a complicarsi (per lui) e infatti ha fatto ritardare il più possibile la data del voto per tentare un recupero molto difficile.
      Comunque dopo mesi di chiacchiere inutili, in Italia sono proprio stufi… Questa riforma costituzionale farlocca non interessava a nessuno (a parte certi politici) e la gente comune continua ad avere ben altri grattacapi.

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  3. Caro, se vuoi ripesco la mia di letterina elettorale di Renzi dal cesto del recycling e te la mando. Volevo rispedirla al mettente prima di aprirla ma era in busta bianca anonima e purtroppo l'ho aperta.
    Ti dico solo che in alto torreggia una foto con Renzi e Obama che mi ha fatto schiattare dal ridere, come lo sfigato che su FB mette come profile picture il selfie con l'amico figo per far vedere che è cool! Fantastico. Ciao!

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  4. I posti di blocco per controlli a campione in USA noon esistono perche' sono illegali, non si tratta di differenze culturali. Andrebbero contro il quarto emendamento della costituzione e per questo non vengono fatti e nemmeno presi in considerazione con delle leggi perche' verrebbero giudicati incostituzionali. Gli unici "posti di blocco" ammessi, in alcuni stati, ma non senza controversie legali sono i "sobriety checkpoint" o quelli per cercare fuggitivi.

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