martedì 31 luglio 2012

Community College e Universita' italiana (Parte 2)

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Mentalità studentesche a confronto
Ricapitolando, secondo la mia modesta opinione, l’università italiana è strutturata in modo sbagliato ed è anche per questo che esiste il fenomeno del fuori corso. Tuttavia noi studenti dovremmo fare autocritica e ammettere che se andiamo fuori corso è anche colpa della nostra mentalità sempre incline a scorciatoie che portano sulla strada della pigrizia e del disimpegno.
Vi racconto un episodio. Primo giorno del corso di Letteratura Inglese IV, Università di Napoli. La professoressa entra in aula e ci comunica che il corso è fondamentale e consiglia vivamente di frequentare e, per invogliarci a farlo, dice che avrebbe preso le presenze.
Alla parola presenze si scatena l’inferno: quaderni gettati per aria, urla e grida. Come si permette! Questo e’ fascismo! Decido io se voglio frequentare! Non ci può trattare così! Una vera e propria rivolta studentesca. La professoressa non si fa intimorire, in definitiva lo sta facendo per il nostro bene, e dalla lezione successiva inizia a prendere le presenze facendo girare tra i banchi un quadernone su cui gli noi studenti dovevamo scrivere il proprio nome. Ovviamente c’era sempre chi firmava anche per il compagno assente. Quindi la professoressa decise di cambiare metodo con l’appello orale. Ma poiché eravamo oltre cento studenti in aula, c’era sempre chi, magari tra le ultime file, alzava la mano rispondendo presente due volte e poiché la professoressa non poteva ricordarsi i volti di tutti, si arrese e rinunciò anche a fare l’appello. Gli studenti avevano vinto. Il “fascismo” era stato sconfitto.
Un episodio come questo sarebbe considerato assurdo da uno studente americano che nel suo candore pragmatico avrebbe detto: come è possibile? Pagate le tasse universitarie per avere un servizio e non volete frequentare? Siete pazzi.

Financial aid e borse di studio
I community college sono economici rispetto alle altre universita' ma sono comunque costose per uno studente internazionale perche' solitamente deve pagare tasse piu’ alte rispetto allo studente americano. Al college che ho frequentato gli studenti americani pagavano circa $4000 l’anno mentre gli studenti internazionali pagavano $8000. Si puo’ chiedere un aiuto economico all’ufficio del Financial Aid ma solitamente i fondi sono riservati agli studenti americani.
Per fortuna c'e' la possibilita’ di fare domanda per una borsa di studio dopo il primo anno di corso. Molte associazioni versano fondi al college per delle borse di studio da assegnare agli studenti piu’ bisognosi e meritevoli, inclusi gli studenti internazionali.
I criteri per l’assegnazione possono variare di molto e possono essere piuttosto particolari, in base alle preferenze dell’associazione. Ad esempio ricordo di una borsa di studio offerta annualmente da una famiglia che aveva perso il figlio in un incidente stradale. Il ragazzo studiava al college e stava terminando gli studi in marketing. Cosi’ dopo il tragico evento, la famiglia decise di donare ogni anno una borsa di studio di $1000 a uno studente di marketing che si fosse distinto per una media alta e che si trovasse in difficolta' economiche.  Alcune associazioni assegnano borse di studio solo a studenti di una determinata nazionalita’ mentre alcune aziende locali preferiscono assegnarle solo agli studenti che studiano materie legate al loro settore.
Alla fine del primo anno di corsi mi arrivo’ una lettera da un ufficio del college in cui mi comunicavano che, poiche’ durante il primo anno avevo ottenuto una media esami alta, potevo fare domanda per una borsa di studio. E io non ne sapevo niente, credevo che anche le borse di studio venissero assegnate solo agli Americani.
Cosi’ scelsi alcune associazioni in base ai criteri delle borse di studio, e inviai la mia domanda per mezzo di una lettera in cui descrivevo la mia esperienza al college e le mie aspettative per il futuro, il tutto condito da qualche passaggio strappalacrime o patriottico sulle opportunita’ offerte da questa grande Nazione e sulla mia gratitudine per essere stato accettato temporaneamente dalla terra della Liberta'...sperando di  “fare breccia nel loro cuore”. Dopo qualche settimana ricevo la comunicazione da parte del college in cui mi comunicano che una di queste associazioni aveva deciso di assegnarmi due borse di studio di $1500 all’anno. Mi direte che non e' tantissimo ma mi hanno dato una boccata di ossigeno aiutandomi a coprire molte spese. E ho ringraziato tantissimo.
Tirando le somme
Il community college e per estensione l’universita’ americana ha oggettivamente molti aspetti migliori rispetto all'universita' italiana: strutture all’avanguardia, gli stessi corsi vengono offerti in orari differenti, il professore e' sempre disponibile e soprattutto il voto viene "costruito" durante il corso e e cio' non consente di andare fuori corso.
L'aspetto meno positivo di un community college e' che l’istruzione, pur essendo molto orientata al mondo del lavoro, e’ sicuramente di qualita' inferiore rispetto a quella che viene impartita in una comune universita' italiana.
Ovviamente le cose si ribaltano se paragoniamo una buona universita’ italiana con una prestigiosa universita’ americana come Harvard, Yale, UCLA o NYU.
La differenza principale, come tutti sappiamo, riguarda il settore della ricerca ma un'altra differenza, forse meno nota a noi Italiani, e' che il laureando di una delle importanti universita' americane viene gia' osservato e "corteggiato" dalle aziende che spesso gli propongono stipendi molto alti gia' prima della sua laurea.
Nonostante tutto, le universita’ italiane ed europee vengono tenute in alta considerazione dalle istituzioni americane e parlando con alcuni laureati di Harvard, Yale e MIT mi sono reso conto che le migliori universita’ italiane hanno poco da invidiare alle universita' americane.
Probabilmente la differenza sostanziale e’ il modo in cui sono strutturate che consentono a uno studente americano di laurearsi gia' a 22-23 anni e a uno studente italiano di vagare per anni nell'oscuro mondo del fuori corso e di laurearsi anche a 35 anni...

17 commenti:

  1. ciao! Concordo con tutto quello che hai scritto, mi piace la valutazione dei professori, e' una cosa molto democratica. E la disponibilta' e la puntualita' e' anche quella molto vera, ed anche la passione, ma non per tutti.
    Io posso riportarvi notizie che ho sentito per quanto riguarda New York e per mia esperienza diretta. Ovvero che se ambisci ad una buona scuola devi andare ad una privata ed avere denaro, a meno che non sei un super genietto e puoi usufruire di borse di studio piene.Insomma sul curriculum, a parita di esperienza, il nome della scuola conta. Per cui e' vero che per avere una base di studio di tutto rispetto (rispetto agli standard di New York almeno) i ragazzi finiscono gli studi con circa 50/60,000$ di loan ovvero prestiti scolastici da ripagare alla scuola con interesse circa 5-6%. Ho sentito di gente anche con 100,000$ di debito. Prima il sacrificio si faceva volentieri perche era piu facile trovare lavoro per cui potevi piano piano ripagarti questa benedetta educazione, ma ora? ora non piu. I miei amici, che hanno appena avuto una figlia, ha 1 anno ora , gia’ si stanno mettendo da parte I soldi per il college.
    E’ vero che ci sono aiuti federali e statali che si chiamano “grants” ma c'e' un sistema di calcolo per ottenerli (un form da compilare che si chiama FAFSA) che e' praticamente ridicolo perche' a conti fatti dovresti essere nullatenente per avere questi aiuti, sotto la soglia minima di poverta’. La scuola a volte ti puo aiutare con un piccolo loan ma e' minimo, e se ti costa 30,000 o 40,000 o 50,000$ annui, e non ce li hai, non e’ che vai tanto oltre e forse loro lo sanno anche, perche questi calcoli vengono mandati alle scuole se non sbaglio. Le cose cambiano se sei come ho gia' detto prima uno proprio bravo, con punteggi altissimi, che fa tante cose, che gia' si e' inventato qualcosa etc... Praticamente quello che ho potuto constatare io e' che queste scuole ti dicono "DIMOSTRAMI CHE SEI SPECIALE E PERCHE, E DIMOSTRAMI PERCHE IO TI DOVREI PRENDERE DA ME" uno potrebbe dire ma come io ti pago 50,000$ e ti devo anche dimostrare io a te che valgo??? ma le richieste di ammissione sono tante.
    Dal punto di vista educativo, quello che ho potuto constatare con la mia esperienza e' che il concetto e' diverso, e' piu uno scambio di idee, di concetti e di praticita' che di teoria. Ma la teoria serve anche. Ho avuto esperienze positive ma anche negative. Ho incontrato alcuni professori che non avevano una super cultura erano piu' professionisti che professori ovvero gente che lavora nel settore e poi va a insegnare per arrotondare . Spesso questo aiuta a livelli pratici e come ispirazione, ma INSEGNARE e' anche una professione per cui alcuni non avevano nessuna concezione di come fare il professore. To be continued….

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  2. Grazie per le informazioni, Mill. Posso confermare che le Universita' blasonate sono costose, sui 50-60 mila l'anno e solitamente includono vitto e alloggio. Le Universita' italiane sono molto piu' economiche pero, ci pensavo proprio l'altro giorno, aggiungendo le spese di vitto e alloggio per chi studia fuori sede, forse si arriva ai 15mila euro l'anno? Comunque e' vero, so anche io di genitori che appena nasce un figlio iniziano a conservare i soldi per quando andra' all'universita'. Oppure i ragazzi che vengono accettati ad un'universita' importante possono chiedere un prestito alle banche, pero' se lo studente non e' coperto dai genitori non credo che le banche gli facciano un prestito. E' anche vero che esiste una grande competizione tra i ragazzi per essere accettati in queste universita' e quindi gia' dall'high school si impegnano moltissimo. Inoltre credo che a parita' di voti alti dell'high school, le universita' vanno a considerare le attivita' extra scolastiche, come scrivere su un giornalino, fare attivita' sportive, premi etc. Quindi molto spesso anche i genitori pressano molto e quasi costringono i figli a fare tutta una serie di attivita' extra scolastiche, magari i figli lo fanno controvoglia (ma comunque l'economia gira anche cosi'. :) )
    E' vero che se sei bravo vieni premiato. Mia cugina ad esempio ha fatto alcune scoperte scientifiche al tempo dell'high school, e' stata accettata ad harvard e con delle borse di studio non ha pagato un dollaro, avrebbe dovuto spendere circa 50mila l'anno, se non avesse vinto borse di studio! Ed e' anche vero come dicevo nel post che se entri in queste universita' vieni corteggiato dalle aziende. Un paio di questi amici di mia cugina (che studiano ad Harvard) sono stati seguiti verso la fine dei loro studi da importanti aziende che gli hanno proposto un lavoro da circa 100mila dollari l'anno per quando avrebbero finito.

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  3. Avrei qualcosa da dire. Premetto intanto che nella mia ex università (una facoltà di ingegneria al nord) nessuno si è mai lamentato per le firme, per quei pochi professori che le raccoglievano.
    Secondo me il problema dei fuori corso giace proprio nel sistema, che a mio parere ha 3 principali difetti:
    - permette agli studenti di impiegarci quanto tempo vogliano per laurearsi.
    - abbondanza di esami orali che richiedono un grosso sforzo mnemonico.
    - tesi che spesso diventano infinite.

    Non tutti sono perfetti e riescono a laurearsi in tempo ma cambiando il sistema l'incentivo al maggiore impegno è enorme. Si otterrebbe inoltre un duplice beneficio: chi non mantiene il ritmo viene espulso dal programma e molto probabilmente deciderà di andare a lavorare, sfruttando meglio il proprio tempo.

    La storia del corteggiamento ormai vale per pochissime università, giusto le più prestigiose e per programmi in ambito economico o scientifico. Alcuni miei amici americani non hanno ricevuto alcuna offerta dopo gli studi o ne hanno ricevute di poco entusiasmanti. Non so per altre facoltà ma per i laureati in ingegneria le offerte (anche se non eccezionali) si ricevono anche in Italia; sia io che tutti i miei ex compagni di corso ne abbiamo ricevute.

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  4. Grazie Marco per il contributo che hai dato a questa discussione.
    L'Universita' che ho frequentato e' a Napoli (l'Orientale) ed e' di per se' frequentata da gente diciamo cosi' un po' "ribelle" a volte ai limiti del ridicolo ma sicuramente ho portato un caso limite. Non tutti gli studenti d'Italia si lamentano se i prof prendono le firme e tu me ne dai la conferma.
    Concordo con te anche sulla tesi che spesso ti prende anche un anno intero. Infatti quando ho fatto valutare la mia laurea in lingue a una compagnia americana (WES) poiche' sanno che la tesi e' in Italia una cosa che richiede tempo e impegno hanno valutato la laurea (con mia grande sorpresa) come l'equivalente di Master's Degree americano.
    Io penso sempre che se il sistema consente agli studenti di impigrirsi, stai sicuro che gli studenti diventeranno pigri (e' nella natura umana). E il sistema italiano consente proprio questo.

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  5. Ciao! Io dovrei andar a far il community college in USA presto.. vorrei delucidazioni a riguardo se possibile. Ecco la mia e-mail zeven1993@gmail.com magari ci sentiamo per e-mail e mi dai qualche consiglio a proposito, anche perchè il 90% delle cose che hai scritto qui già le sapevo in parte della situazione americana, di quella italiana no. A presto! :)

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    1. Ciao, sono un diciannovenne romano che sta per prendere un diploma di ragioniere informatico e dopo la scuola pensavo di lavorare 2 o 3 anni per mettere da parte una certa somma per poi pagarmi degli studi in un community college americano in cui poter perfezionare la lingua e completare un percorso di studi di almeno 2 anni (con la speranza di trovare poi un lavoro lì in America), soltanto che, nonostante stia cercando da qualche mese di farmi un'idea su alcuni college leggendo direttamente sui loro siti ciò che offrono, mi risulta difficile capire quale potrebbe essere quello giusto per me. Se hai tempo e voglia, potresti contattarmi via email, please? (la mia email è: stefenick51@gmail.com) Data la tua esperienza, mi piacerebbe farti qualche domanda più specifica. Ciao e grazie!

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  8. Ciao! Io ho frequentato il quarto anno di superiori in America e ora mi piacerebbe molto frequentare il community college. Ma cosa farei una volta che i due anni sono terminati? voglio dire, i community college ti danno una laurea o bisognerebbe tornare in Italia per prendere la laurea? Non mi è molto chiara questa parte e come Zeven mi piacerebbe avere alcune delucidazioni a riguardo! (La mia email è rene-94@tiscali.it). Grazie in anticipo, ciao!

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  9. Ciao, Renata. Quando finisci i 2 anni di Community College puoi continuare e fare il 3 e 4 anno in un'Universita' americana perche' il Community College offre solo i primi due anni. Non so pero' se devi comunque fare un test di entrata per essere accettata al 3 anno dell'Universita'. Credo proprio di si.

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  11. Ciao, se hai gia' una laurea in psicologia non so se ti conviene frequentare un community college che in quanto tale offre solo il primo biennio di un corso universitario. Per continuare con il 3 e 4 anno bisogna poi proseguire in un'Universita' che offre quindi tutti e 4 gli anni. Forse ti conviene considerare un master anche perche' non so se c'e' criminologia al community college, forse si. Purtroppo io non so cosa consigliarti su NY perche' io ho frequentato un community college in Connecticut. Magari metti community college criminal justice new york su google e vedi cosa trovi. Ciao.

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  12. Ti ringrazio per la disponibilità,
    in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti futuri

    Matteo

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  13. Ciao! Ho trovato il tuo blog stamattina e mi son già letto tutti i post!! Complimenti per il blog ma soprattutto per avercela fatta per la seconda volta!! Anch'io ho intenzione di frequentare un Community College, ovviamente già ho consultato i siti di quelli che mi interessano ma mi piacerebbe chiarire alcuni dubbi con chi ci è passato! Hai una mail a cui potrei scriverti??

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  14. So che si tratta di un tuo vecchio post e spero vivamente che tu legga questo nuovo commento. Mi trovo attualmente in America e dovrei iscrivermi a un community college. Se fossi in una bella città ci andrei senza se e senza ma, ma essendo in un posto che non mi piace non vedo l'ora di tornare in italia. Andando al corto, la mia domanda è: dopo i due anni di community college quella sorta di laurea che ti danno, in Italia vale? So che molti dopo il community si iscrivono in università per completare gli studi ma parliamo sempre di università americane.. Perciò non so bene se questi due anni saranno fondamentalmente inutili una volta rientrata in Italia.
    Aspetto una tua risposta.
    Grazie.

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    1. Ti rispondo io: il community college non può essere riconosciuto in Italia, semplicemente perché non esiste nessuna scuola italiana equivalente. Il community college ti serve solo se vuoi restare negli USA (dove comunque non è considerata "laurea"; come hai già detto tu, se vuoi il bachelor completo devi in ogni caso proseguire gli studi). Tra l'altro non ha proprio nessun senso fare il community college se poi vuoi rientrare in Italia: sarebbe solo uno spreco di tempo e soldi.

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