mercoledì 25 aprile 2018

Il controllo sociale che viene dal basso

Ogni sera che arrivo a casa faccio un breve tratto in macchina di venti minuti (dalla stazione a casa). In quell'intervallo di tempo solitamente mando qualche messaggio audio su whatsapp ad amici e parenti. Oggi ero fermo al semaforo e stavo registrando un audio messaggio quando il conducente della macchina alla mia sinistra abbassa il finestrino per dirmi qualcosa.
E che vuole ora da me questo? - mi chiedo - mentre abbasso il finestrino.
Don't text and drive, buddy! 
I was not texting - rispondo.
You were reading on your phone - mi fa.
Poi il semaforo è diventato verde e siamo ripartiti.
Il tono del suo rimprovero non era antipatico o arrogante. Era un signore distinto sulla cinquantina che ovviamente non poteva sapere che stavo solo registrando un audio ma in effetti avevo il cellulare nella mano destra e la sola mano sinistra sul volante e quindi il suo appunto aveva una sua ragione d'essere e non me la sono presa. Anzi mi sono stupito con me stesso per il modo in cui l'ho recepito. Onestamente per un secondo mi ha dato fastidio ma poi ho subito pensato: beh si in effetti ha  ragione.

Tempo fa, credo di averlo raccontato in un altro post, ero con un amico in una carrozza silenziosa di un treno diretto a New York. Non notiamo il cartello "quiet car" e iniziamo a chiacchierare a voce alta al che un signore ci fa notare che ci trovavamo in una carrozza silenziosa, e dopo un attimo di stizza Ma guarda te, adesso non si può neanche parlare in treno abbiamo capito il rimprovero e siamo stati praticamente in silenzio fino all'arrivo. La stessa scena l'ho vista poche settimane dopo sempre in  treno: mamma e figlia si siedono di fronte a un signore e iniziano a mangiare e a parlare ad alta voce. Il signore gli fa notare che si trovavano in una carrozza silenziosa e gli mostra il cartello, e mamma e figlia, che non ci avevano fatto caso, chiedono scusa e vanno in un'altra carrozza (non quiet car) in cui si può parlare.

Questi esempi per far notare una caratteristica diffusa e che fa molto piacere. Nonostante sia un Paese con molta violenza, un sistema sanitario assurdo, l'università accessibile solo ai più ricchi gli Stati Uniti sono un luogo in cui si vive bene la quotidianità perché che c'è un alto senso civico e il controllo sociale viene dal basso. Se una persona fa qualcosa di sbagliato, sono le altre persone attorno a farglielo notare. Gli Americani, infatti, non aspettano l'intervento delle forze dell'ordine, del vigile, del controllore. Agiscono in prima persona senza troppe esitazioni.  E poiché il rimprovero arriva dalle persone comuni, da pari a pari, coglie subito nel segno. Diciamo la verità, quanti di noi in Italia avrebbero il coraggio di abbassare il finestrino e di dire a uno sconosciuto che non dovrebbe mandare messaggi al volante? E quanti di noi farebbero notare alle persone rumorose di abbassare la  voce perché sono in una carrozza silenziosa? Dobbiamo ammettere che noi Italiani, per quieto vivere, preferiamo farci i fatti nostri e sopportare forse perché verremmo aggrediti, o  forse perché in realtà non abbiamo davvero uno spiccato senso civico.  Passiamo sopra alle cose e attendiamo un intervento "dall'alto". Ci sentiamo spettatori e non parte attiva della società e deleghiamo. 

Ecco, devo dire che sono contento di vivere in un Paese in cui il controllo sociale viene dal basso e ogni giorno ti insegnano a rispettare gli altri, anche con dei rimproveri che magari al momento possono non piacere. E credo che questa mentalità derivi da una consapevolezza più grande ovvero ogni persona qui si sente artefice del proprio destino, parte integrante della società, e quindi anche i piccoli problemi vanno risolti all'istante per il bene comune, con spirito pragmatico. Anche perché se si aspettano gli aiuti dall'alto, questi aiuti potrebbero non arrivare o arrivare troppo tardi.  E i problemi qui li risolvono alla radice. Here and now. Senza aspettare.   

15 commenti:

  1. In sè per sè gli esempi sono positivi
    Tutto molto bello, tutto molto famiglia del mulino bianco
    Ma il controllo sociale è un arma a doppio taglio
    Infatti so che ci sono dei problemi:

    http://formiche.net/2017/09/liberta-despressione-un-problema-america/

    https://www.tempi.it/college-americani-paura-intolleranza-politicamente-corretta

    Personalmente mi mette MOLTO più a disagio questo di chi non ti rimbrotta perchè parli troppo forte nel vagone sbagliato o butti una cicca per terra (almeno per le MIE aspettative del vivere civile)
    Non a caso è l'America la patria del politically correct, il nuovo fascismo di inizio secolo mica l'Italia, l'Inghilterra o la Germania
    Poi non vivo in America leggo certe cose e mi faccio un idea, sicuramente è diverso dal viverci tutti i giorni, ma leggo certe notizie un pò troppo spesso

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    1. Adesso leggo gli articoli con la consapevolezza che gli articoli sono spesso scritti da giornalisti italiani che vivono in Italia e non amano gli Usa, un po’ come quando ero all’universita’ a Napoli in cui prof e studenti odiavano gli Usa (comunisti e simili) e amavano forzare la realtà è dipingerla in un certo modo. Io ho vissuto 27 anni in Italia e oltremodo dieci in Usa. Forse la realtà la conosco un po’ meglio di giornalisti che hanno vissuto 30-40 anni in Italia e due settimane di vacanza in Usa? Credimi personalmente penso che siano le piccole cose quotidiane a farmi vivere meglio. In Italia stavo sempre nervoso per l’incivilta’ di molti e per le cose che non funzionano. Qui vivo sereno e racconto la mia vita. Se qualcuno giornalisti o altri vivono più serenamente in Italia...buon per loro!

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    2. Alex, ho letto i due articoli. Ok si parla del politically correct che a me non piace per niente e del fatto che in Usa molti studenti non amano esporsi se hanno idee diverse da quelle dei prof e degli altri studenti. Ecco non so se tu hai mai frequentato un’universita’ umanistica in Italia. Io si e posso parlare per esperienza personale. I prof di sinistra ci facevano tradurre testi in cui venivano ridicolizzate lega nord, forza Italia e alleanza nazionale facendo dei paragoni con il fascismo. E chi apprezzava quesi partiti? Beh stava zitto. Poi ci facevano studiare testi contro gli Usa in cui venivano ridicolizzati gli Americani e il loro stile di vita. E chi amava fortemente gli Usa? Beh stava zitto come ho fatto io che ho anche iniziato a non seguire i corsi e a studiare da solo a casa. Grazie a loro ho perso un paio di anni perché è più difficile studiare per conto proprio. Un covo di sinistroidi antiamericani loro e gli studenti che diventavano in breve tempo antiamericani grazie a un lavaggio del cervello. Anche loro che festeggiavano l’11 settembre mi hanno spinto a venire a vivere qui. Quindi per esperienza personale l’università italiana ti consente di esprimerti poco, come o peggio che in Usa. In Usa magari non hai il coraggio di esprimere idee controcorrente ma in molte universita' italiane vanno oltre perche' cercano di farti il lavaggio del cervello e di plasmarti a immagine e somiglianza dei prof. Detto questo in Usa c’e’ anche più senso civico alla Mulino Bianco come dici tu ironizzando. E quindi per esperienza di vita vissuta quotidianamente sia in Italia che in Usa (e non basandomi sulle storie di giornalisti o prof antiamericani che in Usa sono stati al massimo pochi giorni da turisti)...beh io so che si vive meglio qui, loro non possono saperlo perché non ci hanno vissuto e perché sono prevenuti. E se proprio vogliamo dire che tutto è soggettivo va bene. Allora io preferisco vivere qui. Giornalisti e prof antiamericani preferiscono l’Italia. Stiamo bene tutti. Che problema c’e’? Tanti auguri a loro e al loro astio antiamericano...c’è l’hanno da quando è caduto il muro di Berlino mi sa.

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  2. Concordo pienamente con il tuo post! Il controllo sociale che viene dal basso è la riprova che nella gran maggioranza dei casi il popolo americano ha gli anticorpi necessari per combattere ciò che è sbagliato.

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  3. Ho fatto scienze dell'informazione, li la politica non entrava nemmeno per sbaglio, ci si scannava solo per decidere quale sistema operativo o quale linguaggio fosse il migliore :D
    Di mondezza ideologica in rete ce ne è tanta, questi due articolisti potrebbero pure far parte della categoria...
    ...oppure no! Non li conosco. Tu si ?
    Sia chiaro lungi da me dubitare della tua buona fede, ma certe notizie le ho sentite diverse volte sia da fonti diverse tra loro che da persone andate a lavorare in USA
    Allora il dubbio (dubbio, non certezza) viene

    Qui fanno nomi e circostanze chiare, per quanto sono riuscito a verificare cercando riscontri direi che sono fatti veri
    http://www.linkiesta.it/it/article/2017/12/02/lascesa-della-destra-intollerante-e-colpa-della-sinistra-e-della-sua-i/36373/
    http://www.linkiesta.it/it/article/2018/02/10/ecco-perche-il-metoo-ha-fatto-a-pezzi-il-garantismo-e-lo-stato-di-diri/37086/
    http://www.tempi.it/ero-una-femminista-convinta-paladina-dei-diritti-delle-donne-un-mese-fa-ho-capito-che-e-unideologia-orrenda

    Mi sorprende moltissimo sapere quello che succede nelle facoltà umanistiche in Italia!! ma la tua è una "non risposta"

    lo schifo delle università nostrane non toglie che ci sia un grosso problema di democrazia in quello USA, coloro che trovano normale questo saranno domani i futuri dirigenti del paese più potente e importante al mondo e si ripercuoterà sulla società tutta cosa che sta già avvenendo, non avrei mai pensato di vedere in tv scontri con manifestanti che volevano abbattere le statue dei padri fondatori degli USA o del generale Lee, un pezzo di storia americana
    Per questo ironizzo sul mulino bianco, tutto bello di facciata ma se alzi il tappeto di polvere se ne trova...
    Negli USA un quarto dei neri (o giù di lì) va in galera prima o poi e di opportunità per emergere ne hanno poche se non sanno giocare a basket o football
    per non parlare degli orientali... terra di opportunità per chi ? quanti neri o asiatici dirigono multinazionali negli USA ? Scommetterei che son pochi
    Tutti civili se butti un pezzo di carta, ma poi se contesti una legge ti dicono che sei un immigrato che deve tornare a casa sua se non ti va bene, scordandosi che gli unici non immigrati sono i pellerossa sterminati a milioni dal paese della democrazia e delle libertà, dove a un ragazzino più vivace della media lo si riempie di sostanze strane dicendo che ha l'ADHD
    Tu trovi che sia un difetto della società USA, altri pensano magari che un figlio lì non ce lo vogliono fare, e che una popolazione che trova normale l'ADHD non sia così libera e indipendente di come si pensa...
    Che vuoi farci ? ognuno ha il suo metro di giudizio
    E ognuno si sceglie la sua gabbia, dentro la quale può volare libero quanto vuole, illudendosi che non ci siano pareti

    Se un certo antiamericanismo è assolutamente idiota, è anche vero che alcune critiche hanno un fondamento
    non odi gli USA se le fai e se la pensi così non sei diverso da chi contesti, non credi ?

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    1. Comunque sulla storia delle statue del Generale Lee o di Cristoforo Colombo sono d'accordo al 100%. Mi ha fatto capire molte cose sull'estremismo del politically correct e di chi detiene il potere culturale in questo Paese.

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  4. Ciao Alex, non ho capito bene però quando dici della mia non risposta. Quale è la domanda? Poi leggo anche gli altri articoli ma vedi tu hai fatto esempi di aspetti negativi degli Usa, quasi come a voler combattere una tua battaglia personale per dire: guardate che gli Usa non sono il Paradiso. Io non lo ho mai detto e infatti tra i tuoi esempi di aspetti negativi hai preso (e ti ringrazio) anche spunti da molti miei post, giusto? Io dico sempre che gli Usa non sono il Paradiso e hanno tanti aspetti negativi. Ma su 100 aspetti io considero che gli Usa ne hanno 70-80 positivi e il resto negativi. L'Italia per me ne ha 50-60 positivi e il resto negativi. Quindi gli Usa non sono il Paradiso ma l'Italia ancora meno ed è per questo che sono qui. Mi piacerebbe tanto se l'Italia fosse un pò migliore e lo so che parlare male delle cose che non vanno in Italia attira sempre antipatie ma appunto io dico quello che penso, non amo il politically correct. Detto questo a me fanno sorridere spesso persone o giornalisti che dipingono gli Usa come uno schifo totale ma poi non hanno mai vissuto la quotidianità di questo Paese. Ovviamente tutto è soggettivo ma io mi fiderei di più di una qualsiasi persona che vive qui rispetto a giornalisti solitamente di sinistra estrema che non amano gli Usa. Non è che dicano cose false ma spesso combattono la loro battaglia e si fanno prendere troppo dalle loro antipatie (come gli inviati Rai in Usa, alcuni sono ridicoli tipo la Botteri) e quindi forzano un pò servizi e articoli. Alla fine sono cose soggettive. Io da quando vivo qui ho un lavoro e un futuro sereno. L'Italia non mi ha dato questo e mi ha sbattuto molte porte in faccia. L'università italiana che tu commenti giustamente in poche righe...beh io ci ho speso dei lunghi anni li, è ovvio che per me non si tratta di due righe ma di uno schifo e di una rabbia che è maturata in me verso questi intellettuali, prof e studenti, di sinistra che l'11 settembre festeggiavano. Ripeto festeggiavano. Secondo te esistono prof e studenti americani che festeggiano se un Paese viene attaccato da terroristi e muoiono 3000 innocenti. Solo per questo piccolo esempio che per te è poca cosa perché non lo hai vissuto, io sono contento di vivere qui.

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  5. Comunque a breve dei post in cui parlo del perché amavo gli Usa prima di venirci a vivere e come è cambiato quel sentimento quando sono venuto a vivere qui. Non è più amore ma comunque parlerò degli aspetti che reputo positivi nel vivere qui. Preparati. ;)

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    1. Diciamo che se si fa una critica mi attendo una risposta nel merito, non un confronto con chi è peggio
      Questo, ripeto, è una non-risposta
      Penso di averlo già detto in qualche commento, io per circa 5 lustri ho amato alla follia l'America
      Poi qualcosa è cambiato, ho conosciuto qualche aspetto in più che prima ignoravo, ma sopratutto non mi piace come sta cambiando la società americana
      Ovviamente nessun paese è il paradiso, ma è anche vero che ognuno ha il suo metro di giudizio, le sue esigenze e aspettative personali
      Per te è un difetto americano che si consideri un bambino un pò più vivace degli altri come affetto da ADHD, per me è mostruoso che li si riempia di sostanze per farli stare tranquilli
      la madre che regala alla figlia la cassetta di sicurezza per le pilloline che la rendereanno più attenta ed efficente a te fa sorridere (come dici nel post), a me accapponare la pelle
      Così come lo strapotere del femminismo politically correct che rovina senza prove la vita di una persona con accuse di molestie di 20 anni prima, per me sono mancanze di democrazia molto gravi, per altri semplici difetti che tanto nessuno è perfetto
      Non vorrei che se si scoprisse che Newton metteva le mani addosso alle dame del suo paese e mettessero fuorilegge la legge di gravità :D :D :D
      Potrei farne molti di questi esempi
      Oggi in USA non ci vivrei altri come te si, niente di male alla fine non c'è la scelta giusta o sbagliata, ognuno va nel paese che meglio si addice al suo carattere e aspettative di vita, chi sceglie gli USA, chi l'Australia, chi la Francia e chi resta in Italia
      Pensa ho pure trovato un blog di uno che narra come è bello vivere in Korea del Sud e spesso la sera dopo il lavoro andare con i colleghi a fare karaoke!!
      Contento lui, ma io dopo il lavoro vado a casa mia a curare i miei interessi e le persone importanti della mia vita, ma non lo giudico affatto se ritiene sia la sua strada
      Però voglio avere la libertà di chiedergli (senza polemica) come non possa stufarsi di una situazione che me sembra a dir poco strana e discuterne un pò

      E si, a me le tue narrazioni di vita americana mi danno un pò il senso di apologia (ma forse è un problema solo mio ;) )
      per questo ho fatto notare alcuni aspetti della società USA che mi sembrano molto gravi, per discuterne un pò

      Cazzo, come sto diventando prolisso con l'età!

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    4. Ciao Alex, ma quale era la domanda?
      "Se un certo antiamericanismo è assolutamente idiota, è anche vero che alcune critiche hanno un fondamento non odi gli USA se le fai e se la pensi così non sei diverso da chi contesti, non credi ?" Se era questa te lo ripeto. Moltissime critiche che fanno questi giornalisti sono fondate (ma per me forzate) e molte critiche sugli aspetti che hai elencato sono il primo a farle e infatti ho scritto molti post a riguardo come ad esempio la sanita', la mania per pillole e psicologi etc. Per le statue di Lee e Colombo non ho mai avuto tempo di scrivere un post ma e' sembrata una cosa ridicola anche a me. Ripeto che odio questo politically correct americano ma non vedo il 100% degli Americani cosi' come vengono descritti dai giornalisti italiani. Ci sono gruppi e gruppetti ma per fortuna non e' una maggioranza schiacciante. Comunque discutiamone senza problemi eh. A te sembra che stia facendo apologia degli Usa? A me sembra che tu stia facendo accuse a tutti i costi. Alla fine la verita' e' nel mezzo e se ci pensi bene concordiamo su tante cose che hai ricordato. Ogni storia e' personale. Se io passo su o meglio non parlo ogni 5 minuti di molte cose che a te fanno accapponare la pelle (pero' onestamente ne parlo spesso) e' perche' apprezzo che mi abbiano accolto, mi abbiano dato un lavoro e un futuro e mi fanno vivere in modo sereno. Ma le cose che non vanno non puoi dire che non le metto in mostra, o sbaglio?

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  6. Carto che no
    Forse la cosa nasce tutta soltanto dalla diversa sensibilità che abbiamo su certe cose, ma è normale che sia così

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  7. Bella discussione! ...forse un po'tirata fuori dal contesto iniziale (che condivido pienamente), ... ma comunque davvero interessante!

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