Mentalità studentesche a confronto
Ricapitolando, secondo la mia modesta opinione, l’università italiana è strutturata in modo sbagliato ed è anche per questo che esiste il
fenomeno del fuori corso. Tuttavia noi studenti dovremmo fare autocritica e ammettere che se
andiamo fuori corso è anche colpa della nostra mentalità sempre incline a scorciatoie che portano sulla strada della pigrizia e del disimpegno.
Vi racconto un episodio. Primo giorno del corso di
Letteratura Inglese IV, Università di Napoli. La professoressa entra in aula e
ci comunica che il corso è fondamentale e consiglia vivamente di
frequentare e, per invogliarci a farlo, dice che avrebbe preso le presenze.
Alla parola presenze
si scatena l’inferno: quaderni gettati per aria, urla e grida. Come si permette! Questo e’ fascismo! Decido
io se voglio frequentare! Non ci può trattare così! Una vera e propria
rivolta studentesca. La professoressa non si fa intimorire, in definitiva lo
sta facendo per il nostro bene, e dalla lezione successiva inizia a prendere le presenze facendo girare tra i banchi un quadernone su cui gli noi studenti dovevamo scrivere il
proprio nome. Ovviamente c’era sempre chi firmava anche per il compagno
assente. Quindi la professoressa decise di cambiare metodo con l’appello orale. Ma poiché eravamo oltre cento studenti in aula, c’era sempre chi, magari
tra le ultime file, alzava la mano rispondendo presente due volte e poiché la
professoressa non poteva ricordarsi i volti di tutti, si arrese e rinunciò anche a fare
l’appello. Gli studenti avevano vinto. Il “fascismo” era stato sconfitto.
Un episodio come questo sarebbe considerato assurdo da uno studente americano che nel suo candore pragmatico avrebbe detto: come è possibile? Pagate le tasse universitarie per avere un
servizio e non volete frequentare? Siete pazzi.
Financial
aid e borse di studio
I community college sono economici rispetto alle altre universita' ma sono comunque costose per uno studente internazionale
perche' solitamente deve pagare tasse piu’ alte
rispetto allo studente americano. Al college che ho frequentato gli studenti americani pagavano
circa $4000 l’anno mentre gli studenti internazionali pagavano $8000. Si puo’
chiedere un aiuto economico all’ufficio del Financial Aid ma solitamente i
fondi sono riservati agli studenti americani.
Per fortuna c'e' la possibilita’ di fare domanda per una borsa
di studio dopo il primo anno di corso. Molte associazioni versano fondi al college per delle borse di studio da assegnare agli studenti piu’ bisognosi e
meritevoli, inclusi gli studenti internazionali.
I criteri per l’assegnazione possono variare di molto e possono essere piuttosto particolari, in base alle preferenze dell’associazione. Ad esempio ricordo di una borsa di studio offerta
annualmente da una famiglia che aveva perso il figlio in un incidente stradale.
Il ragazzo studiava al college e stava terminando gli studi in marketing. Cosi’
dopo il tragico evento, la famiglia decise di donare ogni anno una borsa di studio
di $1000 a uno studente di marketing che si fosse distinto per una media alta e che si trovasse in difficolta' economiche. Alcune associazioni assegnano borse di studio solo a studenti di una
determinata nazionalita’ mentre alcune aziende locali preferiscono assegnarle solo
agli studenti che studiano materie legate al loro settore.
Alla fine del primo anno di corsi mi arrivo’ una lettera
da un ufficio del college in cui mi comunicavano che, poiche’ durante il primo anno avevo ottenuto
una media esami alta, potevo fare domanda per una borsa di
studio. E io non ne sapevo niente, credevo che anche le borse di
studio venissero assegnate solo agli Americani.
Cosi’ scelsi alcune associazioni in base ai criteri delle borse di studio, e inviai la mia domanda per mezzo di una lettera in cui descrivevo la mia esperienza al college e
le mie aspettative per il futuro, il tutto condito da qualche passaggio strappalacrime o
patriottico sulle opportunita’ offerte da questa grande Nazione e sulla mia gratitudine per essere stato accettato temporaneamente dalla terra della Liberta'...sperando
di “fare breccia nel loro cuore”. Dopo qualche settimana ricevo la comunicazione da
parte del college in cui mi comunicano che una di queste associazioni aveva deciso di assegnarmi due
borse di studio di $1500 all’anno. Mi direte che non e' tantissimo ma mi hanno dato
una boccata di ossigeno aiutandomi a coprire molte spese. E ho ringraziato tantissimo.
Tirando
le somme
Il community college e per estensione l’universita’
americana ha oggettivamente molti aspetti migliori rispetto all'universita'
italiana: strutture all’avanguardia, gli stessi corsi vengono offerti in orari differenti, il professore e' sempre disponibile e soprattutto il voto viene "costruito" durante il corso
e e cio' non consente di andare fuori corso.
L'aspetto meno positivo di un community college e' che l’istruzione, pur
essendo molto orientata al mondo del lavoro, e’
sicuramente di qualita' inferiore rispetto a quella che viene impartita in una comune universita' italiana.
Ovviamente le cose si ribaltano se paragoniamo una buona universita’
italiana con una prestigiosa universita’ americana come Harvard, Yale, UCLA o NYU.
La differenza principale, come tutti sappiamo, riguarda il settore della
ricerca ma un'altra differenza, forse meno nota a noi Italiani, e' che il laureando di una delle importanti universita' americane viene gia' osservato e "corteggiato" dalle aziende che spesso gli propongono stipendi molto alti gia' prima della sua laurea.
Nonostante tutto, le universita’ italiane ed europee vengono tenute in alta
considerazione dalle istituzioni americane e parlando con alcuni laureati
di Harvard, Yale e MIT mi sono reso conto che le migliori universita’ italiane hanno poco da invidiare alle universita' americane.
Probabilmente la differenza sostanziale e’ il modo in
cui sono strutturate che consentono a uno studente americano di laurearsi gia' a 22-23 anni e a uno studente italiano di vagare per anni nell'oscuro mondo del fuori corso e di laurearsi anche a 35 anni...