venerdì 9 ottobre 2020

Primo dibattito presidenziale: Trump vs Biden


Ciao a tutti, mancano poche settimane alle elezioni presidenziali e ho riguardato il primo dibattito tra Trump e Biden. Ce ne saranno altri due prima del 3 novembre.

Come tutti saprete è stato un dibattito che, almeno a me, ha ricordato lo stile dei politici italiani: interruzioni, offese, e poco rispetto reciproco. Ricordo ancora quando anni fa andai a vedere un dibattito tra due candidati alla House of Representatives in Connecticut e anche se non si trattava di un dibattito presidenziale fui sorpreso dal modo educato e civile in cui si affrontarono il candidato democratico e il candidato repubblicano. Chiari e concreti, riuscirono a far capire bene i loro punti di vista e le loro differenze a tratti stimandosi anche. Scrissi anche un post a riguardo che potete leggere qui. 

Per me che avevo lasciato l'Italia da pochi mesi fu una piacevole sorpresa. Quindi fuori Italia - pensai -   i politici si affrontano con educazione e rispetto! Nel giro di pochi anni però le cose sono cambiate anche in Usa e ne sono una dimostrazione i dibattiti del 2016 tra Trump e la Clinton e tra Trump e il primo dibattito del 2020 tra Biden e Trump...wait a second ma non è che il problema è Trump? Sicuramente ha contribuito a un inasprimento del clima politico e a polarizzare sempre più gli Americani. 

Ma voglio mettere da parte i toni del dibattito, non dissimile da una discussione al bar al quarto bicchiere di vino. In tutto questo marasma, cosa hanno detto i due candidati alla presidenza e sono trapelate le loro differenze? Direi di si.

Nell'invitarvi a vedere il video originale del dibattito, perché in Italia noto che arrivano sempre e solo le frasi più ad effetto per fare il titolo di giornale, queste le mie impressioni sui temi discussi.

Supreme Court and Healthcare: 

Si inizia con la corte suprema. Qualche giorno fa dopo la morte di Ruth Bader Ginsberg, dalle posizioni liberali, Trump ha scelto come nuovo giudice Amy Corey Burrett, cattolica e conservatrice. Biden critica Trump perché, dice, la scelta doveva esser fatta dal nuovo presidente e non ora in tutta fretta. Con la nomina di Burrett fondamentalmente l'equilibrio dei 9 giudici della corte suprema si sposta e passa  a 6 giudici conservatori contro 3 progressisti (prima l'equilibrio era 5 a 4). In realtà Trump non era tenuto ad aspettare il responso delle urne anche perché potrebbe perdere e quindi, risponde,  che il suo mandato dura 4 anni e in caso di morte di un giudice ha diritto a nominarne uno nuovo anche a fine mandato.A quanto mi pare di capire questa nomina è importante perché Trump vuole abolire l'Affordable Care Act, ovvero l'Obamacare, e la Burett da alcune sue dichiarazioni passate sembra essere d'accordo. Poiché la costituzionalità della riforma sanitaria di Obama potrebbe essere valutata dalla corte suprema, la nomina della Burrett potrebbe dare una mano alla politica di Trump.

E quindi Trump e Biden iniziano subito a dibattere sul sistema sanitario e per me si entra sunito nel regno dell'assurdo. Per un europeo non può essere diversamente.

I due parlano infatti delle assicurazioni e delle pre-existing conditions. La riforma di Obama ha sostanzialmente costretto le assicurazioni ad assicurare anche persone con pre-existing conditions ovvero problemi di salute più o meno gravi. Una persona con problemi di salute non è un "buon investimento" per le assicurazioni, perché se ha bisogno di cure queste sono costose in America e  quindi non conviene assicurarlo. Un buon investimento è una persona in salute. 

Ciò che mi colpisce è sempre la naturalezza in cui gli Americani parlano di questi argomenti, come fosse assolutamente normale parlare degli esseri umani come merci, investimenti sui quali conviene o non conviene rischiare. E mi colpisce il fatto che gli Americani, democratici o repubblicani non conta, si impuntino sulle assicurazioni quando è un problema secondario. Il problema sono i costi astronomici delle visite specialistiche, delle medicine, delle cure, delle operazioni, di tutto il sistema dai costi fuori controllo. Se negli anni ospedali privati, case farmaceutiche hanno fatto cartello e hanno aumentato i costi a livelli assurdi senza freni da parte del governo perché "È il libero mercato, this is America" non vedo cosa centrino le assicurazioni. In Paesi in cui i costi per curarsi sono accettabili non c'è neanche bisogno di ricorrere a una assicurazione. In un sistema umano le assicurazioni non dovrebbero neanche esistere. 

Comunque Trump a un certo punto accusa Biden di volere una "socialized medicine" come Sanders. La parola "socialized" è ormai un mantra dei repubblicani un'etichetta che nelle intenzioni dovrebbe evocare la Russia di Stalin o qualcosa del genere ma che sostanzialmente è un sistema sanitario che funziona, seppur con tanti problemi, in tutti i Paesi civilizzati del mondo. Socialized medicine insomma è il male di tutti i mali... come se far andare in povertà malati che non riescono a pagare le proprie cure in caso di malattie gravi fosse il bene assoluto.  Biden ci tiene a precisare che le sue idee sono ben diverse da quelle di Sanders.

Mentre ascolto dibattere i due penso che la riforma di Obama non abbia davvero cambiato molto nonostante le buone intenzioni. Ha solo regolato alcune storture. 

Qualcuno potrebbe dire: Si però se le assicurazioni non possono più rifiutarsi di assicurare persone con pre-existing conditions, guadagneranno meno perché dovranno sborsare più soldi per pagare le cure delle persone con problemi di salute. Teoricamente è così ma a loro basta aumentare il costo mensile della assicurazione a tutti, sani e meno sani, ed ecco recuperati i soldi. Lo fanno ogni anno. Ad esempio la mia compagnia quando ho iniziato a lavorare per loro pagava circa 700 dollari al mese (!) per la mia assicurazione. Ora a causa degli aumenti del premium nel giro di pochi anni ne paga quasi 1000 (!!!). Se il governo non può o non vuole controllare i costi delle case farmaceutiche, ospedali e assicurazioni il sistema non cambierà.  

La discussione diventa caotica. È chiaro che Trump voglia abolire l'Obamacare ma ha un suo piano sostitutivo? - gli chiede l'intervistatore. Pare di no anche se ha eliminato l'individual mandate (al quale probabilmente dedicherò un post specifico) e dice di voler abbassare il costo di alcune medicine ad esempio l'insulina e dice che consentirà l'acquisto di medicine fuori dagli Usa dove costano meno. Frase rivelatoria se ci pensate bene: non potendo far niente per impedire i costi astronomici delle compagnie farmaceutiche americane, l'unica soluzione è consentire l'acquisto delle medicine da altri Paesi in cui costano meno. Un'ammissione di colpa dei costi fuori controllo nel sistema americano. È il libero mercato...this is America. 

Covid-19: 

Sul virus il copione è sempre lo stesso. Biden dice che Trump ha sottovalutato il pericolo e ha aspettato troppo per prendere decisioni. Trump non accetta le critiche e dice di aver fatto un ottimo lavoro. In realtà inizialmente quando Trump chiuse le frontiere con la Cina, se ricordo bene, venne accusato di razzismo. Però è anche vero che ha minimizzato i pericoli del Covid e sta continuando a farlo. Però penso che sia quasi naturale almeno in una fase iniziale minimizzare i rischi come hanno fatto tanti Paesi. È nella natura umana dire: è successo altrove, non succederà da noi. Salvo poi correre ai ripari quando la previsione si rivela sbagliata. Comunque in questo caso la differenza è palese: Trump è per lasciare aperto tutto o quasi per proteggere l'economia. Biden è più propenso a chiudere. 

Economy

L'economia si sta riprendendo? E il tasso di disoccupazione? Unemployment rate? L'economia prima della pandemia sembrava andare oggettivamente bene e la disoccupazione era ai minimi. Certo bisogna anche considerare quali erano i tipi di lavoro e i salari di questa economia. Non dimenticherei che i salari di molte categorie sono quasi fermi da molti anni. Qualcuno potrebbe dire che forse Trump stava raccogliendo ciò che aveva seminato Obama? Difficile da dire però l'economia prima della pandemia andava bene. Criticare Trump per i posti di lavoro persi durante la pandemia, mi pare un pò ridicolo. 

L'intervistatore chiede a Trump se è vero che ha pagato solo $750 in Income Tax di Trump. La notizia è uscita sul NY Times qualche giorno fa e se fosse vera è davvero scandalosa. Un milionario come Trump che sostanzialmente ha dichiarato più perdite che guadagni e che ha pagato per anni meno tasse di milioni di americani della classe media? Dovrebbe far indignare tutti ma più che altro la riflessione che fanno in molti è che abbia semplicemente approfittato di un sistema che consentiva di farlo. Ma è possibile che i ricchi e potenti possano avere vita così facile con il fisco? Sembra davvero incredibile. Trump ovviamente nega ma finora non ha mai mostrato i suoi Income Tax Returns.

Si continua a parlare di tasse. Trump ha tagliato le tasse alle grandi corporations.  Biden se venisse eletto, dice, le porterà dal 21% al 28% e aumenterà le tasse agli individui che guadagnano oltre 400 mila dollari l'anno, sostanzialmente ai super ricchi (per me può considerarsi ricco già chi guadagna oltre i 150mila l'anno). 

Race issues:

Questo argomento non mi appassiona molto perché onestamente ci vedo molta retorica da entrambi gli schieramenti e non ho mai capito se gli African-Americans siano davvero compatti a favore dei democratici o sia una mezza leggenda metropolitana.  Quello che mi pare certo è l'esistenza del systemic racism per cui dall'abolizione della schiavitù in poi è rimasto sempre difficile per le persone di colore emanciparsi dalle condizioni precarietà. Le posizioni lavorative che portano un certo benessere passano quasi sempre da un buon college e non è facile per dei genitori di colore mandare i figli a un college da 60mila dollari l'anno. Molto più facile per genitori bianchi che di generazione in generazione hanno messo da parte una fortuna o che comunque hanno molta più facilità di accesso a lavori ben remunerati e prestiti bancari che possono agevolare l'entrata al college dei propri figli. Quando andai a Yale anni fa per vedere l'atmosfera il giorno prima degli inizi dei corsi, restai sorpreso nel constatare la totale assenza di studenti di colore. Solo bianchi e asiatici accompagnati ai campus da genitori in Porsche o 4x4 costose. E quindi è un'America a doppia velocità, i bianchi sempre e comunque ai posti di comando e i neri che arrancano. Devo dire però che quando si parla dell'uccisione di Floyd e di tutto ciò che ne è seguito non mi sono piaciuti molto i movimenti incoraggiati dall'estrema sinistra che chiedevano a gran voce e hanno spesso ottenuto il "defund the police.  Per alcune mele marce non si possono togliere fondi alla polizia e indebolirla.  Comunque Trump e Biden dibattono brevemente anche sulle proteste che hanno visto molte città devastate e la differenza è chiara.  Trump è più radicale con il suo Law and Order, Biden sembra più soft. Trump comunque non riesce a condannare i white suprematists mentre Biden sembra minimizzare la pericolosità di alcune frange del gruppo Antifa, anche loro non certo dei bravi ragazzi. 

Perché dovrebbero votare per lei?

A questa domanda come da copione Trump risponde che ha fatto più di tutti nel giro di pochi anni e tira fuori una bella dose di narcisismo. Biden risponde che con Trump siamo diventati più poveri e divisi. Poi all'improvviso qualche colpo basso di Trump che tira in ballo il figlio di Biden che avrebbe preso soldi dal sindaco di Mosca e che ha avuto problemi di droga in passato. Un attacco onestamente sterile e disgustoso. Tirare in ballo figli e familiari non è il massimo della correttezza. L'atmosfera si riscalda ma per fortuna si passa ad un altro argomento.

Climate change: 

Come sapete Trump è uscito fuori dagli accordi di Parigi. Ma non si capisce bene cosa pensa del climate change. Crede alla scienza e crede sia un problema reale?  Sembra dire si ok non nego il climate change però alla fine va tutto bene. Poi fa un discorso strano sui boschi che devono essere controllati meglio perché altrimenti da una sigaretta si può provocare un grandissimo incendio come spesso accade in California. E aggiunge che dobbiamo controllare meglio le foreste. Si ok va bene, ma il climate change? me lo risolvi tutto con il controllo dei boschi in California? Biden sembra aver capito meglio il problema, su questo sembra più concreto, vuol creare green jobs ed è a favore delle energie rinnovabili. E se vince vuole ritornare agli accordi di Parigi. 

Election integrity: 

La domanda dell'intervistatore è fondamentalmente se chi perderà accetterà il responso delle urne e legittimerà la vittoria dell'avversario. Biden dice di si ma Trump ha qualche dubbio. Se vince lui, bene, se perde teme che potrebbe essere a causa di frodi anche perché a causa del Covid-19 molti americani voteranno per posta e quindi il controllo sarà più difficile. 

Insomma un dibattito caotico in cui si sono sviluppati poco i temi importanti sul tavolo ma si sono comunque intraviste le differenze tra i candidati. Devo dire che è stato molto più piacevole e informativo il dibattito tra i vice Harris e Pence, una settimana dopo (ma non potevano essere loro i due candidati alla presidenza?) ai quali potrei dedicare un post. 

Per avere le idee più chiare non ci resta altro che attendere i prossimi due dibattiti presidenziali. 


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