Ogni sera che arrivo a casa faccio un breve tratto in macchina di venti minuti (dalla stazione a casa). In quell'intervallo di tempo solitamente mando qualche messaggio audio su whatsapp ad amici e parenti. Oggi ero fermo al semaforo e stavo registrando un audio messaggio quando il conducente della macchina alla mia sinistra abbassa il finestrino per dirmi qualcosa.
E che vuole ora da me questo? - mi chiedo - mentre abbasso il finestrino.
Don't text and drive, buddy!
I was not texting - rispondo.
You were reading on your phone - mi fa.
Poi il semaforo è diventato verde e siamo ripartiti.
Il tono del suo rimprovero non era antipatico o arrogante. Era un signore distinto sulla cinquantina che ovviamente non poteva sapere che stavo solo registrando un audio ma in effetti avevo il cellulare nella mano destra e la sola mano sinistra sul volante e quindi il suo appunto aveva una sua ragione d'essere e non me la sono presa. Anzi mi sono stupito con me stesso per il modo in cui l'ho recepito. Onestamente per un secondo mi ha dato fastidio ma poi ho subito pensato: beh si in effetti ha ragione.
Tempo fa, credo di averlo raccontato in un altro post, ero con un amico in una carrozza silenziosa di un treno diretto a New York. Non notiamo il cartello "quiet car" e iniziamo a chiacchierare a voce alta al che un signore ci fa notare che ci trovavamo in una carrozza silenziosa, e dopo un attimo di stizza Ma guarda te, adesso non si può neanche parlare in treno abbiamo capito il rimprovero e siamo stati praticamente in silenzio fino all'arrivo. La stessa scena l'ho vista poche settimane dopo sempre in treno: mamma e figlia si siedono di fronte a un signore e iniziano a mangiare e a parlare ad alta voce. Il signore gli fa notare che si trovavano in una carrozza silenziosa e gli mostra il cartello, e mamma e figlia, che non ci avevano fatto caso, chiedono scusa e vanno in un'altra carrozza (non quiet car) in cui si può parlare.
Questi esempi per far notare una caratteristica diffusa e che fa molto piacere. Nonostante sia un Paese con molta violenza, un sistema sanitario assurdo, l'università accessibile solo ai più ricchi gli Stati Uniti sono un luogo in cui si vive bene la quotidianità perché che c'è un alto senso civico e il controllo sociale viene dal basso. Se una persona fa qualcosa di sbagliato, sono le altre persone attorno a farglielo notare. Gli Americani, infatti, non aspettano l'intervento delle forze dell'ordine, del vigile, del controllore. Agiscono in prima persona senza troppe esitazioni. E poiché il rimprovero arriva dalle persone comuni, da pari a pari, coglie subito nel segno. Diciamo la verità, quanti di noi in Italia avrebbero il coraggio di abbassare il finestrino e di dire a uno sconosciuto che non dovrebbe mandare messaggi al volante? E quanti di noi farebbero notare alle persone rumorose di abbassare la voce perché sono in una carrozza silenziosa? Dobbiamo ammettere che noi Italiani, per quieto vivere, preferiamo farci i fatti nostri e sopportare forse perché verremmo aggrediti, o forse perché in realtà non abbiamo davvero uno spiccato senso civico. Passiamo sopra alle cose e attendiamo un intervento "dall'alto". Ci sentiamo spettatori e non parte attiva della società e deleghiamo.
Ecco, devo dire che sono contento di vivere in un Paese in cui il controllo sociale viene dal basso e ogni giorno ti insegnano a rispettare gli altri, anche con dei rimproveri che magari al momento possono non piacere. E credo che questa mentalità derivi da una consapevolezza più grande ovvero ogni persona qui si sente artefice del proprio destino, parte integrante della società, e quindi anche i piccoli problemi vanno risolti all'istante per il bene comune, con spirito pragmatico. Anche perché se si aspettano gli aiuti dall'alto, questi aiuti potrebbero non arrivare o arrivare troppo tardi. E i problemi qui li risolvono alla radice. Here and now. Senza aspettare.