sabato 17 settembre 2016

Shhhhhh, carrozza silenziosa!

Qualche giorno fa sono andato a New York in treno, con un amico. Era mattina di un giorno lavorativo e il treno era pieno di pendolari. Appena trovati due posti io e il mio amico ci siamo messi a chiacchierare ma dopo neanche due minuti un signore seduto alla nostra sinistra si è rivolto a noi chiedendoci di stare in silenzio indicandoci questo il cartello:


Eravamo infatti una carrozza "silenziosa" e non avevamo notato il cartello. In realtà poiché vado a New York o in macchina o in treno ma solo al weekend, non ero neanche a conoscenza delle carrozze silenziose. Ma quindi basta che un controllore si svegli la mattina e scriva con un pennarello su una lavagnetta che a quell'ora nella carrozza non si parla e tutti rispettano quella regola? Wow. 
Io e il mio amico abbiamo fatto un paio di battutine ma poi ovviamente ci siamo adeguati e siamo rimasti in silenzio per l'intera durata del viaggio, sonnecchiando o ascoltando un po' di musica in cuffia. L'atmosfera alla fine non era neanche tanto male e capivo il desiderio di quei pendolari che volevano semplicemente rilassarsi prima di iniziare una nuova frenetica giornata lavorativa nella Big Apple. C'era chi dormiva, chi leggeva un libro, chi ascoltava musica.  
Io durante il viaggio continuavo a pensare con stupore che qui basta un semplice messaggio di buon senso su una lavagnetta per far sì che tutti rispettino la regola e facevo ovvi paragoni con il mio Paese d'origine. E pensavo anche al signore che aveva indicato il cartello. In realtà stava ascoltando musica in cuffia e quindi a lui neanche davamo fastidio ma ha voluto intervenire affinché vedessimo il cartello e non dessimo fastidio agli altri passeggeri, in poche parole, solo per il bene degli altri.
Dico spesso che la prova con cui riesco a capire se un popolo ha senso civico è osservarlo nei piccoli comportamenti quotidiani in cui possono anche trasgredire le regole di buon senso civico perché non vengono osservati e non rischiano multe, rimproveri o reprimende. Esempio principe: automobilisti e pedoni. Se gli automobilisti danno la precedenza ai pedoni e li fanno passare sulle strisce pedonali, siamo in presenza di un popolo civile. Se non li fanno passare probabilmente siamo in presenza di un popolo con scarso senso civico.
Da oggi potrei aggiungere un altro pezzetto della mia teoria. Un Paese è civile quando i propri cittadini prima di rivolgersi alle varie autorità, poliziotti, vigili, controllori, intervengono di prima persona  per far rispettare le regole rimproverando il cittadino, pari loro, se non le stanno rispettando. Saranno anche fastidiosi a volte questi cittadini che dal punto di vista di molti di noi "non si fanno gli affari propri" però alla fine si vive meglio in una società in cui il controllo  sociale viene anche dal basso, dai cittadini come noi, da pari a pari.

Credevo che la carrozza silenziosa non esistesse in Italia, ho chiesto ad alcuni amici che vivono in Italia e mi hanno detto che non ne hanno mai sentito parlare. Forse non è molto diffusa, almeno non sui treni comuni come i regionali, e non su quelli del mio caro Sud Italia, ma ho fatto un pò di ricerca e ho scoperto che su alcuni treni esiste...beh insomma leggete qui: Area silenzio sul Frecciarossa. Silenzio...si parte! 

2 commenti:

  1. Nei treni locali italiani — quelli dei pendolari, solitamente pieni come carri bestiame — la carrozza "silenziosa" non è mai esistita. Mi era invece capitato di prenderla su un paio di treni nazionali, sia FS che Italo. Ricordo che bisognava chiederla esplicitamente al momento della prenotazione; non ho idea se ora il meccanismo sia cambiato o se queste carrozze siano state abolite del tutto. Non c'era sovrapprezzo, ma il problema è che spuntava sempre qualcuno che parlava al cellulare, con conseguenti proteste — e ulteriore chiasso — da parte di altri passeggeri. Insomma, tipica situazione all'italiana. Comunque, nel complesso c'era meno rumore rispetto al resto del treno.

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  2. Nei regionali italiani è impossibile, proprio perché sono sottodimensionati al suo bacino d'utenza, per cui soprattutto in certi orari si riempiono fino ai limiti della legalità. In una situazione di simile caos anche solo logistico, pensare di trasformare una di quelle carrozze in silenziosa sarebbe inconcepibile, se non altro perché sarebbe impossibile (e forse anche "pericoloso") chiedere ai passeggeri di imprecare e bestemmiare in silenzio.

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