domenica 30 giugno 2013

Dunque, dove eravamo rimasti?

Dunque, dove eravamo rimasti? Potrei dire moltissime cose e ne dirò poche. Una me la consentirete: molta gente ha vissuto con me, ha sofferto con me questi anni. Molta gente qui in America mi ha offerto quello che poteva, per esempio ha pregato per me, mi ha dato ospitalita', mi ha prestato l'auto e io questo non lo dimenticherò mai. E questo "grazie" a questa cara, buona gente, dovete consentirmi di dirlo. Sarò qui, resterò qui, anche per loro. Ed ora cominciamo, come facevamo esattamente una volta.

Ehm, scusatemi per l'epicita' delle parole che avete appena letto. Mi sono divertito a parafrasare un celebre discorso di Enzo Tortora adattandolo alla mia situazione attuale. Due anni e mezzo fa quando decisi di lasciare gli Stati Uniti per tornare a vivere in Italia ero convinto non sarei piu' tornato in Usa, mi sarei trovato bene in Italia, avrei trovato un buon lavoro e avrei vissuto vicino ai miei genitori, ai miei fratelli e agli amici di una vita. Ma la situazione lavorativa italiana si e' dimostrata essere tragica, la ricerca di lavoro e' stata frustrante, centinaia di CV inviati e pochissime risposte, per non parlare delle due, tre brevi esperienze lavorative ai limiti del ridicolo. Insomma anche se non e' stato facile lasciare nuovamente la mia famiglia sono convinto di aver fatto la scelta giusta e per qualche anno vivro' benissimo qui...e il destino fara' il resto. Cosa dire, l'Italia, che e' e resta il mio Paese, mi ha sbattuto la porta in faccia. Gli Stati Uniti mi hanno riaccolto a braccia aperte.
Ed ora cominciamo, come facevamo esattamente una volta.

4 commenti:

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  2. Hai sicuramente fatto la scelta giusta.. Sei andato in quella parte del mondo dove qualcosa ancora funziona !!!

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  3. "C'è solo un modo per amare l'Italia: starne lontani..."

    Bentornato


    d.

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