domenica 12 maggio 2013

Alitalia e Delta: Italia e America a confronto

Cari lettori, me lo ripeto sempre piu' spesso: devo assolutamente emigrare. Vi spiego. L'avvocato americano che mi sta facendo le pratiche per il work visa deve inviare alcuni documenti che mi riguardano all'immigrazione americana. Poiche' ho gia' vissuto e lavorato in Usa fino al 2010 vuole mostrare che nel 2010 sono andato via dagli Usa per tornare a vivere in Italia. Unico modo per farlo e' ottenere una copia del biglietto aereo o del boarding pass. Poiche' dopo averlo usato gettai via quel biglietto e il boarding pass e cancellai anche l'email con il pdf, l'unica soluzione possibile e' contattare Alitalia per richiedere un duplicato del biglietto acquistato, magari lo stesso biglietto in pdf che mi inviarono via email. Quindi stamattina contatto Alitalia e un operatore mi dice che e' impossibile ottenere una copia del biglietto perche' e' gia' stato usato e non ne hanno piu' traccia. Conoscendo Alitalia, chiudo il telefono e richiamo per parlare con un altro operatore, magari sono piu' fortunato, come una lotteria: trova l'operatore fortunato. In effetti l'altro operatore mi da' gia' una risposta leggermente differente: non e' possibile avere una copia del biglietto perche' e' stato gia' usato. Ma si puo' chiedere una "certificazione di volato". Bene, come procedere? -chiedo- mi servirebbe al piu' presto possibile. L'operatore risponde che devo inviare un fax con documentazione varia dopodiche' potranno aprire il fascicolo, fare ricerche e darmi una risposta solo dopo "molte settimane"! Molte settimane?-penso-ma oggi e' tutto computerizzato, cosa ci vuole a ripescare due dati e inviarmeli? Niente da fare: molte settimane. Chiudo e cerco altre strade e noto che Alitalia risponde alle richieste dei clienti anche via Facebook. Rispiego la mia situazione e la mia urgenza e mi dicono che si mettono subito all'opera per vedere cosa possono fare per accelerare i tempi. Bene, mi danno qualche speranza. Dopo un po' mi dicono che il volo era Alitalia ma e' stato operated by Delta ai quali hanno esposto la mia richiesta e dai quali stanno aspettando una risposta.  Poi a un certo punto probabilmente si stancano per il troppo lavoro e la troppa pressione psicologica, e' pure domenica no?, e mi rimbalzano prontamente a Delta. Devo rivolgermi direttamente a loro. Si ma io il biglietto lo ho acquistato da Alitalia. Non dovrebbero essere loro ad aiutarmi? Niente da fare, si tirano indietro e mi danno il numero di telefono del customer service Delta Italia, che ovviamente e' contattabile solo dal lunedi' al venerdi'.
Delta pero' e' una compagnia americana, penso, e hanno il customer care italiano ma anche quello americano. Magari lavorano anche di domenica. Quindi vado sul sito americano e vengo a sapere che hanno un customer service che risponde anche su Twitter. Incredibile, sono avanti! Mi iscrivo a Twitter, trovo Delta Assistance, espongo il mio caso e spiego la mia urgenza. Mi aspetto che anche loro mi dicano che occorrono molte settimane per soddisfare la mia richiesta ma mi dicono che occorrono fino a 14 giorni. E bisogna pagare $20. Ok, sono Americani, ovvio, si fanno pagare anche l'aria ma va gia' meglio perche' ho urgenza e comunque "fino a 14 giorni" e' gia' meglio di "molte settimane". Ci provo, insisto e spiego che mi servirebbe una risposta entro un paio di giorni. La ragazza molto gentile e paziente che mi sta rispondendo con i suoi twit (che strano!) mi chiede di darle la mia email in privato e mi dice che cerchera' di vedere cosa puo' fare. E cosi' resto a meta' tra la speranza e il timore pero' che questo potrebbe essere solo un modo per tenermi tranquillo per un po' di giorni. Poi all'improvviso, apro le email e vedo l'email di Delta con il documento di cui avevo bisogno, presa dai loro records del 2010! Niente fax, niente burocrazia, niente "molte settimane". Poche ore di Delta contro le molte settimane di Alitalia. Lo so che potrei risultare antipatico quando lo dico ma questa e' un'ulteriore dimostrazione che l'efficienza americana e' anni luce superiore rispetto a quella italiana. Devo assolutamente emigrare.

12 commenti:

  1. A me queste cose fanno incazzare tantissimo, se fossi rimasta in Italia sarei morta d'infarto anni fa.

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  2. Ti invio un'altra testimonianza della burograzia USA:

    Anno 1980, sono a NYC ed ho bisogno del SSN (il nostro libretto di lavoro), invio ad Albany una lettera (ancora le email non esistevano) con dentro la richiesta e 10 dollari.
    Dopo 2 settimane mi arriva una lettera con dentro IL SSN e 2 dollari e 30 cent di resto!!

    Resto allibito

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  3. Sul fronte italiano nessuna novità :)

    Mi lascia però un pochino perplesso il fatto di dover avere quel biglietto...
    Non capisco perchè, dato che lo possono vedere sul passaporto e dalla scadenza del visto, che sei tornato in Italia.
    Cosa dovrebbero verificare? Che tu non sia clandestino in Usa?
    Misteri della burocrazia :)

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. @ Mario, hai ragione. Diciamo che e' l'avvocato ad essere un po' pignolo perche' sicuramente l'immigrazione americana ha in memoria tutte le mie entrate ed uscite e se fanno un controllo vedono che io sono uscito dagli Usa a fine 2010 e non sono rimasto li. L'avvocato mi ha chiesto una copia del biglietto per non dare "troppo fastidio" all'immigrazione e non fargli fare ricerche etc. perche' potrebbe rallentare i tempi. E quindi piu' gli agevoliamo il compito e meglio e'. Dal passaporto non si vede che sono tornato a vivere in Italia perche' ne quando parti dall'aeroporto americano ne quando arrivi all'aeroporto italiano ti mettono un timbro. Registrano solo i dati sul loro computer quando ti danno la boarding pass. E sono certo che quei dati ce li ha anche l'immigration in memoria da qualche parte.

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  6. Turkish Airlines mi disse di andare in ufficio a Capodichino, quando volevo, per ottenere una dichiarazione di volato. Roba di pochi minuti.
    Il "bug" siamo noi, il "bug" è Alitalia, Telecom, Pubblica Amministrazione, Poste Italiane...

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  7. Per correttezza devo aggiungere che oggi Alitalia mi ha inviato la sua risposta.
    In pratica ho pressato su due fronti, Delta e Alitalia. In realta' avrebbe dovuto darmi tutto Alitalia ma hanno preferito sbolognarmi a Delta che ha fatto la sua parte molto velocemente. Ho pressato anche Alitalia e oggi mi hanno dato la loro risposta. PERO' con Alitalia bisogna sempre telefonare piu' volte e parlare con piu' operatori perche' ognuno ti da una risposta differente. Se mi fossi fermato ai primi operatori Alitalia che mi hanno detto che cio che mi serviva era impossibile da ottenere o richiedeva molte settimane ora non avrei avuto documentazione. Invece tentando e ritentando ho capito che gran parte di cio' che mi serviva me lo avrebbe potuto dare Delta Usa e pressando ancora Alitalia ho ottenuto anche il resto dell'informazione. Uff che fatica e quanto tempo perso.

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  8. Ho sentito da più fonti che il customer care AZ via Facebook è più efficiente del call center ma, non avendo Facebook, non ho esperienza diretta.

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  9. Infatti e' proprio il customer care Alitalia via facebook che e' riuscito ad aiutarmi perche' se avessi ascoltato solo gli operatori telefonici ora starei ancora a maledirle per il loro: ci vogliono molte settimane. Con le compagnie italiane bisogna sempre chiedere a piu' impiegati perche' nessuno sa niente e tentando si trova chi riesce ad aiutarti. Ma quanta perdita di tempo e quanta gente che sta li solo a riscaldare la sedia!

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  10. Dunque... vi racconto la mia esperienza con Delta (vettore per Alitalia) di qualche mese fa.
    Partenza Malpensa, con Boeing.
    Mi siedo e mi trovo lo schienale del passeggero di fronte praticamente negli occhi, spazio per le gambe scarso, quello di fianco a me (per fortuna una persona gentile) ha compreso che dovevamo condividere lo spazio da galeotti fino al JFK, per cui siamo diventati subito compagni di cella.
    Servizio ranci(d)o all'americana, ovvero uno schifo, gentilezza delle hostess (molto belle però) al limite del vaffanculo, infatti si lamentavano tutti.
    Odore di latrina profuso per mezzo viaggio, vibrazioni aeromobile notevoli.
    Quando siamo arrivati al JFK e si sono congedati augurandoci che viaggiassimo ancora con loro, c'è stata una risata generale.

    Ritorno, Airbus Alitalia.

    Aereo spettacolare, forse nuovo, visto che odorava di concessionario... bellissimo, un peccato scendere all'arrivo.
    Hostess e Stuart al limite dell'eccessiva gentilezza e professionalità, era tutta personale maturo, e si vedeva.
    Siamo stati coccolati per tutto il viaggio, abbiamo mangiato benissimo, ci davano quello che volevamo, potevamo andare in coda all'aereo a rifornirci gratuitamente, e la mia vicina di posto non mi sono neppure accorto che c'era, tanto si stava bene.
    Avranno pure un servizio clienti non perfetto come gli americani, ma sulla qualità e sulla professionalità dove conta, ovvero a bordo non c'è paragone... prossima volta che volo mi assicurerò di poter evitare per quanto in mio potere di viaggiare con Delta.

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  11. Io purtroppo non ho mai avuto il piacere di andare in America, ma ci andrei anche col Tupolev :)
    Le mie esperienze di volo si limitano a tragici charteroni diretti in Tunisia o Egitto....
    Quindi una cosa del genere:
    http://www.youtube.com/watch?v=F3DJbR_QtZ0

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  12. Sul fatto delle compagnie aeree non c'è storia tra compagnie americane ed europee. Tutti sanno che le americane sono peggiori in termini di servizio e spesso anche aeromobili. Tuttavia una cosa che gli americani sanno fare è il Customer Service. Il loro decalogo si esaurisce in "terere il cliente" mentre il nostro, per troppo tempo, è stato "tanto siamo monopolisti". Ad ostacolare il recupero di Alitalia, che ora offre una flotta nuovissima, prodotti buoni ed equipaggi molto migliori, è il solito prezzo del carburante e la concorrenza degli Hub europei. Spero che anche nel lato customer si abbia più omogeneizzazione. Troppe diversità tra risposte, come anche in Vodafone o in altri call center.

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