venerdì 28 febbraio 2020

L'acquisto del mio condo americano (4): Closing e nuova vita

E cosi', una volta approvato il mutuo, il mio avvocato ha fissato l'appuntamento per il closing. L'aspetto particolare è che neanche in occasione della giornata più importante ho visto il volto del proprietario. Praticamente non ho idea di chi mi ha venduto l'appartamento. Quasi come se non volesse essere visto. Forse qui si usa così.

In Italia, se non erro, proprietario ed acquirente si incontrano più di una volta durante le trattative o comunque per le firme finali dal notaio. Nel mio caso invece il mio avvocato ha incontrato prima me e poi il proprietario con il suo avvocato e, credo, il suo agente.

Dall'avvocato ho firmato una ventina di documenti. Mentre leggevo è arrivato anche Max, il mio agente immobiliare. E dopo alcune battute tra noi, l'avvocato ha pronunciato la fatidica frase: Congratulations you are now a homeowner! Il mio agente mi ha stretto la mano, mi ha dato le cavi di casa e anche un regalo: una bottiglia di vino bianco californiano e una bottiglia di Prosecco. Ora sono davvero proprietario di una casa in America, ho pensato. Non ci posso credere ma è così.

Come è il palazzo e come sono i vicini?

Il palazzo ha 5 piani e 8 appartamenti per piano. I vicini, ne conosco qualcuno di vista. C'è da dire che dei 40 appartamenti, una quindicina sono in affitto e quindi ci sono inquilini che vanno e vengono. Gli altri sono proprietari. Al 5 piano ci sono alcune vecchiette in pensione. Negli altri piani la composizione è più varia. Diciamo che ci si conosce sopratutto per piani.

La mia vicina di casa, Keyla, ha un cagnolino che mi abbaia sempre contro, ma a quanto ho notato lo fa con tutti. Il primo giorno Keyla si è scusata tantissimo e un giorno mi ha anche lasciato un bigliettino di scuse sotto la porta. Io sono andato a bussare alla sua porta per dire di non preoccuparsi ma poiché non era in casa le ho lasciato un bigliettino a mia volta. Ogni tanto la vedo ma torna a casa tardi. Credo che faccia la babysitter durante il weekend perché si sentono sempre voci di bambini.

Poi c'e' una coppia di giapponesi di in pensione. Sempre sorridenti e simpatici. Li incontro spesso in ascensore. Poi ci sono un ragazzo e una ragazza con un cagnolone simpatico,  e questo per fortuna non mi abbaia contro anzi si fa accarezzare volentieri.

Poi, c'è qualche personaggio misterioso.
Una madre anziana che vive con il figlio che avrà sui 50 anni. Quasi ogni sera si sentono urla dal loro appartamento. Il figlio litiga con la madre e la tratta a male parole. Credo che il figlio si senta un fallito e credo che abbia il vizio del bere. Spesso urla alla madre: What do you want me to do? Ok, maybe I am loser but you are stupid, you are fucking stupid! Ma la madre sopporta e a volte risponde a tono lei risponde a tono. Voglio immaginare che sia un modo per tenersi compagnia perchè ogni sera sembra che recitino lo stesso copione ma per fortuna prima delle 10pm, l'orario in cui è richiesto di abbassare il volume i litigi finiscono all'improvviso.

Poi c'è un tizio che non ho mai visto ed è proprio quello che abita accanto al mio appartamento. E  credo che la sua camera da letto sia dall'altro lato della mia, divise da un muro. E' molto silenzioso infatti non sento mai TV, e non lo sento mai parlare, quindi vivrà da solo. Lo sento solo qualche volta di notte che fa qualche colpo di tosse. Un giorno forse lo vedrò.

I primi giorni ero in realtà tentato dal presentarmi ai vicini ma alcuni amici americani mi hanno detto che sarei sembrato strano e invadente e quindi non lo ho fatto.

Comunque in definitiva questo acquisto è stato un grande passo avanti con delle buone comodità come il posto macchina al coperto e la vicinanza alla stazione. E' letteralmente a 5 minuti a piedi. Quindi non uso più la macchina, non devo più pagare per parcheggiare e andare a lavorare a New York non mi pesa poi tanto. In 5 minuti sono in treno e in 50 minuti sono a Grand Central. Not bad, we are making progress.

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