mercoledì 17 novembre 2021

Voci di Italiani in America - Intervista a Mirko Bonet (Mirkojax)

Vivo a: Jacksonville Florida

In Usa dal: 1999

Professione: Web Developer

Canali: Mirkojax America - https://www.youtube.com/c/CoseDiOggi

 

Racconta la storia che ti ha portato dall’Italia agli Usa

Sono arrivato in usa nel 1999 con un visto da turista di un anno per stare con mio fratello che era pilota militare a Pensacola, Florida. Visto che praticamente era impossibile rimanere senza un visto di lavoro, mi sono iscritto al scuola per ottenere una laurea che mi sarebbe servita per fare domanda per il visto di lavoro H1-B. Ottenuta la laurea, ho quindi potuto chiedere il visto di lavoro ed iniziare a lavorare, poi successivamente ho ottenuto la green card, ed infine la cittadinanza americana nel 2020...In pratica ci sono voluti circa 20 anni per tutto il processo. 

 

Di cosa ti occupi qui negli Stati Uniti?

Primariamente Web Developer (Sviluppatore siti web), ma anche graphic designer e video making.

 

Le prime impressioni da Italiano in Usa e le prime differenze che hai notato rispetto alla vita in Italia? 

Le mie prime impressioni quando arrivai nel 1999 furono gli ampi spazi, strade larghissime, clima mite anche d'inverno, gentilezza degli americani, auto enormi; la mia prima auto infatti fu una 1980 Mercury Grand Marquis da 5mila di cilindrata.

 

Cosa hanno detto parenti e amici quando hai detto che saresti andato a vivere negli Usa? E cosa ti dicono oggi?

Molti amici del lavoro mi sconsigliarono la decisione ed erano sicuri che sarei ritornato a casa a breve.

 

Cosa ami e cosa non ami degli Usa? Come ti sembrano gli Americani, amici, conoscenti, colleghi?

Amo tutto tranne solo il sistema sanitario americano, dove tutto ruota intorno ai soldi, e la facilità di possesso ed uso delle armi.

 

Uno o più episodi che ti hanno fatto esclamare: “Siamo proprio in America!”

Andai all'ospedale perché mi faceva male la pancia e il dottore mi disse subito che si trattava di appendice e che bisognava operare, anche se in realtà non mi faceva cosi male. Mi fecero subito tutti gli esami ed anche una TAC e a mezzanotte mi operarono. Dopo qualche settimana arrivò una parcella di 17mila dollari.  Fortunatamente a quell'epoca avevo una assicurazione tramite la scuola e riuscirono a cancellarmi l'intero costo. Si siamo proprio in America! 

 

Cosa ti mancava i primi tempi in Usa e cosa ancora ti manca dell’Italia?  

Fare quattro chiacchiere in italiano, e quando arrivai nel 1999 internet non era un granché, Facebook e YouTube neanche esistevano. Al giorno d'oggi non mi manca quasi niente.

 

Quando torni in Italia provi il reverse culture shock ovvero noti qualche aspetto che ti colpisce che non avevi mai notato quando vivevi in Italia perché ti sembrava normale?

Noto che molta gente in Italia non è gentile ne tantomeno onesta o educata.  Quando mai in Italia qualcuno ti tiene la porta quando si deve entrare in un negozio? O ti saluta quando lo incroci su un marciapiede? O un bambino che ti chiede scusa o grazie e non dice quattro parolacce nel mentre?

 

Pensi che rimarrai a vita negli Usa o un giorno tornerai in Italia?

Se il sistema sanitario non migliora, ritornerò in Italia. Non si riesce a vivere sereni se per ogni cosa si deve avere la preoccupazione di quanto si spenderà per le cure mediche.

 

Quali consigli vuoi dare agli Italiani che sognano di trasferirsi in America?

Non voglio scoraggiare nessuno, ma la gente, soprattutto italiani o europei, dovrebbe smettere di immaginare gli USA come un paradiso terreste, l'unica via di salvezza per scappare dall'Italia, e magari pensare che andare vivere in USA sia come vincere alla lotteria.  Si, ci sono grandi opportunità e facilitazioni per creare una propria attività e anche da dipendente si può far carriera grazie alla meritocrazia, ma bisogna saperci fare, essere intraprendenti e avere tanta fortuna.  Conosco persone che hanno vinto la lotteria della green card. Forse pensavano che sarebbe stata la svolta a tutti i problemi e sarebbero diventati ricchi, ed invece si sono ridotti a lavoricchiare in ristoranti italiani al minimo salariale. Quindi il consiglio che posso dare è imparare un buon lavoro o ottenere un laurea in Italia, perché altrimenti, eccetto rare eccezioni, sarete limitati a fare i lavori meno retribuiti e a lungo andare non vedrete l'ora di tornare a casa.

 

Foto 1: Classici uragani della florida che ogni anno arrivano. 



















Foto 2: Mi piace la natura a volte ancora selvaggia della Florida. Ecco un Opossum, uno degli animali strani della florida. 



















Foto 3: La mia città Jacksonville, FL.



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