venerdì 28 febbraio 2020

Io odio il sistema sanitario americano - Parte 8

Cari lettori, questa altra sulla sanità americana ve la devo raccontare. Forse è la più divertente di tutte. Risale a qualche settimana fa quando andai dal dentista per una semplice pulizia ai denti. La mia assicurazione ne copre ogni anno due, al 100%.Ed ecco cosa è successo. Il giorno dopo la pulizia, come di consueto, il dentista manda il conto all'assicurazione. Dopo qualche giorno, per curiosità vado sul sito della mia assicurazione, faccio il login per accedere ai miei dati e vedo che l'assicurazione ha coperto, come pensavo, la pulizia al 100% o meglio il dentista ha chiesto $175 ma è la cifra standard che farebbero pagare a chi non ha l'assicurazione. La mia assicurazione ha pagato $65 perchè quella è la cifra per la pulizia e io non devo niente. Perfetto. 

Vedo però un'altra riga. Una riga a sorpresa. Il dentista ha chiesto anche $75 per "Oral Hygiene Instructions". E che diavolo sarebbe? Mi informo un attimo e capisco che il dentista vuole $75 dall'assicurazione perchè l'igienista mi avrebbe dato istruzioni su come pulire i denti. Istruzioni non richieste ma che tra l'altro si sono svolte così.
Igienista: How often do you floss?
Io: Once a day.
Fine. Queste sarebbero le istruzioni.

Ma se anche mi avesse dato istruzioni su come pulire i denti (eh che, c'è bisogno di istruzioni?) si possono chiedere $75 per Oral Hygiene Instructions? La mia assicurazione ha scritto che non paga questi $75 e sono quindi a carico del paziente. 

Così contatto il dentista e gli spiego che questa cosa è ridicola, che io non ho mai chiesto "istruzioni" e comunque una domanda di un secondo "How often do you floss?" non può costare $75! 
Mi ha detto che va bene se non pago anche se è loro compito spiegare sempre al cliente queste cose.

Mi sono poi informato su Nextdoor.com il social dei vicini di casa e decine e decine di americani mi hanno detto che si tratta di una cosa assurda anche se un paio di dentisti mi hanno detto che è un nuovo modo poco etico che usano alcuni dentisti per cercare di spillare più soldi all'assicurazione che poi gira il conto al paziente.

La cosa interessante è che tutti su Nextdoor mi hanno chiesto il nome di quel dentista e io glielo ho dato in privato. Oltre 150 persone che cercheranno di evitare quel dentista e che lo diranno a tutti i loro conoscenti.
E io nel frattempo ho deciso di cambiare di nuovo dentista.
Quando vado dal prossimo dirò: per favore non parlate. Oppure va bene, parlatemi pure ma sappiate che se voi mi fate pagare per le Oral Hygiene Instrucions anche io mi faccio pagare per dirvi Good Morning. Fanno $50 a parola.

Ma cose da pazzi. Only in America:

I am not responsible!

A volte possono capitarti dei piccoli episodi quotidiani che ti rivelano l'America.
Qualche sera fa torno dal lavoro, entro nell'atrio ascensore e prima che possa premere il pulsante dall'ascensore esce fuori una signora che trascina una grossa scatola di cartone.

"Do you need help?" - chiedo, mentre le apro la porta dell'atrio che dà fuori.
"No thank you I got it, I got it." (Non grazie, ce la faccio, tutto sotto controllo).
Ma la vedo in difficoltà e quindi per gentilezza continuo a tenerle la porta aperta così può uscire più agevolmente. La scatola è molto lunga e teme che mi possa sfiorare.
"Watch you head!" mi dice, e poi aggiunge "I am not responsible!"
Riesce ad uscire fuori, chiudo la porta e prendo l'ascensore.

Poi però ci ripenso. Ha detto davvero I am not responsible?
Ma che voleva dire?

Una frase detta in modo così deciso, come un riflesso incondizionato.

E ho pensato: cosa sarebbe accaduto nella stessa situazione in Italia?
Opzione 1 - La signora avrebbe detto: Grazie, sei veramente gentile.
Opzione 2 -  La signora avrebbe detto: Grazie, sei molto gentile. Stai attento alla testa.

L'opzione (guarda che se ti fai male) non sono responsabile non sarebbe mai avvenuta. Quel I am not responsible vuol dire che qui esiste gente che ti aiuta di sua iniziativa ma se si fa del male non esita ad accusare la persona che ha deciso di aiutare.

In Italia può anche capitare che chi aiuta una persona in difficoltà si faccia male ma in mente sua non esiste il processo mentale per cui possa prendersela con la persona aiutata. Scivolo? Quindi nessuna persona che riceve aiuto direbbe I am not responsible.
Quale è la paura? Non lo so ma forse ho capito...la paura che chi si fa male debba andare al pronto soccorso o peggio ancora in ospedale il che in Usa vuol dire migliaia di dollari. E quindi a scanso di equivoci, va bene sei gentile ma è meglio che non mi aiuti, ce la faccio da solo, I got it, I got it...bada bene, sei tu che ti sei offerto di aiutarmi, se ti fai male e vai in ospedale, non mi chiederai di pagarti le spese, vero? A scanso di equivoci te lo dico subito, non ho bisogno di aiuto ma se proprio vuoi aiutarmi, qualsiasi cosa ti possa accadere...I am not responsible. 
Indirettamente il sistema sanitario condiziona anche la disponibilità delle persone. Ma come tutte, anche questa è solo una mia ipotesi.

L'acquisto del mio condo americano (4): Closing e nuova vita

E cosi', una volta approvato il mutuo, il mio avvocato ha fissato l'appuntamento per il closing. L'aspetto particolare è che neanche in occasione della giornata più importante ho visto il volto del proprietario. Praticamente non ho idea di chi mi ha venduto l'appartamento. Quasi come se non volesse essere visto. Forse qui si usa così.

In Italia, se non erro, proprietario ed acquirente si incontrano più di una volta durante le trattative o comunque per le firme finali dal notaio. Nel mio caso invece il mio avvocato ha incontrato prima me e poi il proprietario con il suo avvocato e, credo, il suo agente.

Dall'avvocato ho firmato una ventina di documenti. Mentre leggevo è arrivato anche Max, il mio agente immobiliare. E dopo alcune battute tra noi, l'avvocato ha pronunciato la fatidica frase: Congratulations you are now a homeowner! Il mio agente mi ha stretto la mano, mi ha dato le cavi di casa e anche un regalo: una bottiglia di vino bianco californiano e una bottiglia di Prosecco. Ora sono davvero proprietario di una casa in America, ho pensato. Non ci posso credere ma è così.

Come è il palazzo e come sono i vicini?

Il palazzo ha 5 piani e 8 appartamenti per piano. I vicini, ne conosco qualcuno di vista. C'è da dire che dei 40 appartamenti, una quindicina sono in affitto e quindi ci sono inquilini che vanno e vengono. Gli altri sono proprietari. Al 5 piano ci sono alcune vecchiette in pensione. Negli altri piani la composizione è più varia. Diciamo che ci si conosce sopratutto per piani.

La mia vicina di casa, Keyla, ha un cagnolino che mi abbaia sempre contro, ma a quanto ho notato lo fa con tutti. Il primo giorno Keyla si è scusata tantissimo e un giorno mi ha anche lasciato un bigliettino di scuse sotto la porta. Io sono andato a bussare alla sua porta per dire di non preoccuparsi ma poiché non era in casa le ho lasciato un bigliettino a mia volta. Ogni tanto la vedo ma torna a casa tardi. Credo che faccia la babysitter durante il weekend perché si sentono sempre voci di bambini.

Poi c'e' una coppia di giapponesi di in pensione. Sempre sorridenti e simpatici. Li incontro spesso in ascensore. Poi ci sono un ragazzo e una ragazza con un cagnolone simpatico,  e questo per fortuna non mi abbaia contro anzi si fa accarezzare volentieri.

Poi, c'è qualche personaggio misterioso.
Una madre anziana che vive con il figlio che avrà sui 50 anni. Quasi ogni sera si sentono urla dal loro appartamento. Il figlio litiga con la madre e la tratta a male parole. Credo che il figlio si senta un fallito e credo che abbia il vizio del bere. Spesso urla alla madre: What do you want me to do? Ok, maybe I am loser but you are stupid, you are fucking stupid! Ma la madre sopporta e a volte risponde a tono lei risponde a tono. Voglio immaginare che sia un modo per tenersi compagnia perchè ogni sera sembra che recitino lo stesso copione ma per fortuna prima delle 10pm, l'orario in cui è richiesto di abbassare il volume i litigi finiscono all'improvviso.

Poi c'è un tizio che non ho mai visto ed è proprio quello che abita accanto al mio appartamento. E  credo che la sua camera da letto sia dall'altro lato della mia, divise da un muro. E' molto silenzioso infatti non sento mai TV, e non lo sento mai parlare, quindi vivrà da solo. Lo sento solo qualche volta di notte che fa qualche colpo di tosse. Un giorno forse lo vedrò.

I primi giorni ero in realtà tentato dal presentarmi ai vicini ma alcuni amici americani mi hanno detto che sarei sembrato strano e invadente e quindi non lo ho fatto.

Comunque in definitiva questo acquisto è stato un grande passo avanti con delle buone comodità come il posto macchina al coperto e la vicinanza alla stazione. E' letteralmente a 5 minuti a piedi. Quindi non uso più la macchina, non devo più pagare per parcheggiare e andare a lavorare a New York non mi pesa poi tanto. In 5 minuti sono in treno e in 50 minuti sono a Grand Central. Not bad, we are making progress.