sabato 31 marzo 2018

Take your pills

Una delle prime cose che notai appena arrivato negli Stati Uniti fu la passione degli Americani  per pillole e vitamine. Durante le prime settimane  me ne andavo in giro ad esplorare i loro "monumenti commerciali": Walmart, Starbucks, Home Depot, McDonald's, Dunkin Donuts. Erano a me sconosciuti e quindi entravo per esplorare e capire cosa venisse venduto al loro interno. Tra questi negozi mi incuriosì uno un pò meno diffuso, ma comunque presente in molte città: Vitamin Shoppe. Entrai e c'erano  centinaia di scaffali pieni di barattolini di pillole e vitamine, di ogni tipo e per qualsiasi problema. Un tipo di negozio che non avevo mai visto in Italia nel lontano 2004. E mi stupì perché non riuscivo a capire come potesse sopravvivere un negozio dedicato a quei soli prodotti. Ma ero un ingenuo e non conoscevo bene la mentalità americana.
A parte il negozio, nei giorni successivi mi stupì il fatto che ogni mattina, conoscenti e parenti, assumevano pillole e vitamine in grande quantità. In Italia avevo al massimo preso delle aspirine per il mal di testa non avevo mai considerato di prendere vitamine ma qui tutti ma proprio tutti ne facevano un largo uso quotidiano.

Ma la cosa che mi ha incuriosì più di tutte fu l'ADD e l'ADHD. Non ne avevo mai sentito parlare prima in Italia ma qui ogni tanto tirava fuori queste due parole, in particolare modo l'ADD.
Un giorno, dopo aver dimenticato delle chiavi in casa, una zia per prendermi in giro mi disse: Mi sa che tu hai l'ADD! Al che le chiesi: Scusa zia, ma cosa è precisamente questa ADD di cui parlano tutti? E mi spiegò che è un disturbo dell'attenzione che hanno molti bambini e anche gli adulti.
Per la precisione l'ADD è un disturbo dell'attenzione (Attention Deficit Disorder) e l'ADHD è un disturbo dell'attenzione connesso all'iperattività (Attention Deficit Hyperactivity Disorder).
Pochi giorni dopo trovai a casa di questa zia un libro sull'ADD e mi misi a sfogliarlo.
La cosa che mi sorprese furono i sintomi di questo disturbo: Dimentichi le chiavi in casa? Potresti avere l'ADD. Dimentichi il nome di una persona conosciuta a una festa la sera prima? Potresti avere l'ADD. Dimentichi cosa hai mangiato a pranzo? Potresti avere l'ADD. Tuo figlio non ha voglia di fare i compiti e preferisce giocare a PlayStation? Potrebbe avere l'ADD.

Insomma sei un pò distratto? Non riesci a concentrarti bene? Hai il disturbo dell'attenzione e dovresti curarti...acquistando le pillole magiche che risolvono il problema. Quando iniziai a dire che io "non credevo" in questa malattia molti Americani mi guardavano male dicendo che l'ADD è una malattia seria, che ce l'hanno tanti bambini, e che dovrei essere più rispettoso verso questo problema.
Io rincaravo la dose dicendo che a me sembrava un disturbo creato da qualche ufficio marketing ma loro non la prendevano tanto bene. Insomma non c'era verso di fargli cambiare idea o per lo meno di fargli prendere in considerazione che forse in Usa le pillole vengono overprescribed, come dicono qui. Negli anni seguenti cercai di non toccare l'argomento perché gli Americani possono diventare molto suscettibili se contrasti alcune certezze. Ma pochi giorni fa mi è capitato di vedere il documentario Take your Pills e mi si è riaperto un mondo e tutto quello che ho sempre pensato mi è  finalmente apparso su uno schermo, ben documentato con dati interessanti.

Il documentario fa luce su come disturbi del genere siano stati se non proprio creati sicuramente "pompati" ed esagerati dai media. E ciò è stato possibile proprio grazie a una certa mentalità americana volta alla competitività estrema. Sono riusciti a fare il lavaggio del cervello a far passare il messaggio che una pillola può risolvere tanti problemi e questa pillola si chiama Adderal. E' uno stimolante e può creare dipendenza. Viene assunta regolarmente da atleti, ingegneri, artisti, impiegati di Wall Street, ragazzi delle superiori e delle università e il suo uso negli anni è salito alle stelle.

Diverse categorie di persone quindi assumono l'Adderal per un unico scopo: competere meglio, avere un vantaggio, aumentare le prestazioni fisiche e mentali. Una ragazza universitaria sostiene ad esempio che va a fare un test "senza aiuto" potrebbe prendere B. Ma se prende l'Adderal si concentra meglio e può prendere A e quindi perché no? Inoltre prenderla è quasi un obbligo per non rimanere indietro perché se tutti l'assumono è bene che lo faccia anche lei.
E gli effetti collaterali? Ci sono, certo, la dipendenza può provocare insonnia, perdita dell'appetito, paranoia ma è il prezzo da pagare per competere al meglio.  

Il documentario ha in sostanza confermato le mie tesi. Sembra esserci stato un lavaggio del cervello negli ultimi anni e ora milioni di Americani reputano normale assumere pillole per ogni problema e tra queste una delle più amate è l'Adderal che viene prescritta con troppa facilità dai medici.

La cosa curiosa è ascoltare molti ragazzi che fanno discorsi (giustamente) severi contro il fumo e i fumatori ma allo stesso tempo poi si distruggono il cervello con queste "pillole per la competizione". Forse un giorno vedranno queste pillole per ciò che sono davvero? Un facile e pericoloso surrogato, una scorciatoia di cui non avrebbero bisogno e che fa solo arricchire le case farmaceutiche.

Concludo con un paio di dialoghi di Take your Pills che mi hanno fatto sorridere e riflettere.
Il primo è tra una madre e sua figlia e il secondo tra un neurologo e l'intervistatrice.

Madre: Ora che andrai al college ti servirà una cassetta di sicurezza.
Figlia: Per cosa?
Madre: Per le tue pillole.
Figlia: Ma che dici, chi mi ruberebbe mai le pillole?
(Illuminante come la figlia non dica: Ma che dici, a cosa mi servono le pillole? ma Chi mi ruberebbe mai le pillole? Perché è normale, chiunque vada al college deve assumere le pillole).

Neurologo: A volte scherzo sul fatto che quando ero all'università le persone assumevano droghe per evadere e ora lo fanno per non farsi escludere. E questo la dice lunga sulla nostra cultura odierna.
Intervistatrice: E cosa ci dice? Io lo trovo un pò deprimente.
Neurologo: (Ride) Probabilmente ci sono dei farmaci apposta. 
(Per non provare sensazioni deprimenti)

28 commenti:

  1. Io penso semplicemente che l'ADD non esista, senza se e senza ma (a parte particolarissimi casi)

    Ma ho un dubbio: mi chiedo se le star dello sport (gli atleti di cui parli sono le star dello sport o solo aspiranti tali ?) e del cinema multimilionarie facciano uso delle pilloline o si godano la vita, la villa con piscina e i soldi che hanno...
    Stessa cosa per gli amministratori delegati di grandi aziende ormai straricchi, chissà se prendono pilloline per restare al top o delegino ad altri...
    Sarebbe interessante vedere se chi le produce le usa...

    Se la risposta è si, trovo che gli americani siano un pò scemi, a quanto ne so fanno male pure al cuore
    Se la risposta è no, allora è una cosa più inquietante, per una serie di motivi lunghi da spiegare (anche senza la faccenda delle pillole) trovo che gli USA siano diventati abbastanza 1984 di Orwell, dove devi avere certe opinioni politicamente corrette e spinte dall'alto e chi non si conforma è socialmente escluso, per non dire annullato

    Ti prego non fraintendermi, non intendo offendere

    Ammetto che per carattere io sono totalmente incapace di non difendere le mie idee, contro tutto e tutti (in maniera civile, ovviamente).
    Certo non andrei volutamente a provocare, ma se l'argomento pillole esce fuori in una conversazione che mi importa se le mie opinioni disturbano qualcuno ?
    Tu sei ormai americano: non trovi che evitando certe questioni per non urtare la loro sensibilità su certe certezze ci si renda partecipi di un certo stato di cose ?
    Perchè questa "paura" di andare contro l'opinione della massa ?

    E' un problema anche italiano, ma da quello che sento e leggo in USA ha raggiunto livelli molto preoccupanti

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    1. Non è tutti gli atleti usano queste pillole, nel documentario c'è la storia di un giocatore di football importante che ne faceva uso e che fa pensare che siano in tanti ad usarla. Non si parla però di attori di Hollywood quindi non saprei se loro ne fanno largo uso o meno. O magari usano altre sostanze. O magari nessuna. Io penso che gli amministratori delegati delle grandi case farmaceutiche non ne facciano uso. Sai cosa faceva Steve Jobs e altri dirigenti importanti del settore high tech? Sostanzialmente conoscevano i rischi della dipendenza dagli iPhone, tablet, computer e limitavano l'uso per se e per i loro figli. Solitamente chi vende oggetti o sostanze che creano dipendenze e possono creare effetti collaterali, disturbi fisici o mentali, ne sta ben lontano. Vende queste "dipendenze" ad altri ma non ne fa uso.

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    2. uhm...
      io lo trovo molto molto grave
      Allora non è più una estremizzazione di iper-competitività, ma una minoranza che dirige una maggioranza come un gregge creando bisogni artificiali per dirigerla dove vuole

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    3. Secondo me sono entrambe le cose. Una minoranza riesce a guidare una maggioranza grazie alla mentalità dell'iper-competitività. In realtà però non ho mai creduto a gruppi di malvagi misteriosi che si riuniscono in qualche caverna segreta per decidere come guidare le masse. Diciamo che sono le masse che a volte vanno a consegnarsi nelle mani dei pastori.

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  2. Alex, scusami, secondo me non hai capito bene quando ho scritto che non voglio tirare fuori l'argomento per non creare troppe polemiche. Se si parla di pillole e ADD è ovvio che esprimo le mie idee liberamente ma ora cerco di farlo in un certo modo dicendo che secondo me questo disturbo non esiste o comunque è stato esagerato dai media per far guadagnare le case farmaceutiche e magari aggiungo che ho visto recentemente un documentario interessante e gliene parlo. Non vado ad esempio a dire a un parente che prende Adderal o le fa prendere al figlio: ma sei proprio un idiota, ma non ti rendi conto che su questo disturbo ti hanno fatto il lavaggio del cervello? (Anche perché io penso che il disturbo esista ma ne siano affetti pochissime persone quindi non so mai se chi prende le pillole ne è affetto davvero o no). Non vado a provocare o a tirare fuori l'argomento anche se ultimamente in realtà sto tirando fuori l'argomento sui social con molti video e link. Secondo me hai un pò di antipatia verso gli Usa e ti costruisci a volte alcune idee sbagliate. Qui non è 1984, in confronto all'Italia c'è una libertà di opinione che non ti immagini. Chiunque può dire tutto ciò che vuole. Non dimentichiamoci che qui non esiste l'ordine dei giornalisti e quindi chiunque, anche un fruttivendolo, può fondare un giornale ed esprimere le proprie idee, poi se non vende chiuderà ma intanto non c'è quel retaggio fascista. E' un discorso lungo. Certo esiste il politically correct che io odio, ma su tanti argomenti non esiste anche in Italia e in ogni altro luogo al mondo?

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    1. Ciao Luca,

      post interessante come sempre, perchè decodifica la vita usa secondo gli occhi di un italiano.

      Per me gli USA non sono 1984. Gli USA sono molto più simili a Brave New World di Huxley. L'edonismo e l'individualismo ai massimi livelli, la persona che si preoccupa solo del proprio giardino e si disinteressa del prossimo, ed è brainwashato totalmente, per cui se evidenzi le storture del sistema reagisce per difendere l'idea pre-esistente, che è quella con cui è stato formato.

      Luca tu fai queste riflessioni perchè sei italiano, ed hai un background diverso. Ma gli americani sono fregati, di fatto vivono in un regime ma non se ne rendono conto, perchè è mascherato dalla retorica della libertà.

      È libertà morire se non hai un'assicurazione sanitaria e sei povero?
      È libertà essere sparato in faccia da uno psicotico che ha accesso facile alle armi?
      È libertà dover fare magari 2 lavori per tirare a campare quando ci sono manager che prendono in un mese quanto un lavoratore guadagna in una vita.
      È libertà non poter accedere a università prestigiose perchè magari non te lo puoi permettere?
      Secondo me no.

      Purtroppo il livello medio è molto basso e nessuno è più in grado di far niente.

      La penultima volta sono venuto a Gennaio 2018 in Florida. In un fastfood il tipo ci fa "avete un accento straniero, di dove siete?"
      e il mio collega (olandese) "veniamo dall'europa, da Olanda e Germania". e il tipo "non so di cosa tu stia parlando".

      ...

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    2. Rispondo alle tue domande magari in un altro post. Ci sono spunti interessanti che mi danno occasione di dire cosa non amo degli Usa, quali delle tue domande nascondono qualche piccolo luogo comune trasmesso dai media italiani, su cosa invece concordo e perché alla fin fine ho deciso di vivere in America.

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    3. Per l'episodio del fast food, è vero, molti Americani non si interessano a ciò che è fuori dagli Usa. Molti non conoscono l'Europa e per loro il mondo è solo ciò che è all'interno dei confini americani. Molti non hanno un passaporto e non hanno mai viaggiato. Ne conosco tanti che non sono neanche mai usciti dal proprio Stato. Ma detto questo si tratta di un Paese di 300 milioni di persone e gente poco istruita la trovi ovunque. Io ho conosciuto tantissimi Americani colti, istruiti, aperti al mondo, interessanti e open minded. Forse ho la fortuna di vivere nella East Coast dove normalmente le persone studiano, si informano, viaggiano e hanno una mentalità molto europea per così dire. Non è facile descrivere l'Americano. 300 milioni di abitanti provenienti da ogni angolo del mondo...

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    4. E vorrei vedere che dici ai tuoi parenti che sono idioti perchè prendono le pillole! :D :D
      Scusa ma se scrivi "Negli anni seguenti cercai di non toccare l'argomento perché gli Americani possono diventare molto suscettibili se contrasti alcune certezze.", in italiano significa che cerchi di parlarne meno possibile per non entrare in attrito con l'interlocutore
      Poi ovvio che se qualcuno ti fa una domanda non fingi di essere muto! :D

      Non mi fare...
      ...l'americano! che non intendevo certo offendere ;)

      I preconcetti verso l'America...
      Tutti abbiamo preconcetti sicuramente anche io ce ne ho...
      Non considero gli USA il demonio, ma nemmeno la terra delle libertà, non più perlomeno
      Penso sostanzialmente che chi vive in una nazione non vede certi difetti come li notano che sta "fuori"

      A te non piace il retaggio fascista dell'ordine dei giornalisti (e non hai torto), io trovo fascista (e senza retaggio) che in USA una persona possa essere annullata per una accusa di molestia di 20 anni prima senza prove!
      So che qualche network (Netfilx ?) ha cancellato una serie con Kevin Spacey per via di un accusa non provata molti anni prima

      Come trovo assurdo che ci siano americani che giustificano minimizzando se parli di queste cose, invece di condannare senza se e senza ma
      molto istruttivo questo: http://www.linkiesta.it/it/article/2017/11/11/molestie-cosi-i-media-sfruttano-lindignazione-per-fare-soldi/36137/

      Cioè si sta facendo quello che faceva Stalin negli anni '30 quando faceva scomparire nelle foto i dirigenti caduti in disgrazia (o finiti molto peggio)

      Libertà d'opinione ?
      Sono perplesso...
      Si posso fare un mio giornale nel paesino sperduto del Texas dove dico che il #Metoo è la più grande idiozia fascista tale e quale il maccartismo, tanto non lo legge nessuno...
      Ma se una cosa del genere la dicesse senza se e senza ma un personaggio pubblico molto conosciuto in USA ?
      Pensi non sarebbe poi osteggiato in tutti i modi con carriera finita ?

      Tu vivi lì e certe cose le saprai meglio di me, ma permettimi di dubitarne, conosco personalmente ragazze che hanno lavorato o studiato in USA che mi dicono sia pieno di gente che per vendetta o arrivismo si inventa violenze in college o molestie in ascensore mai successe per avere grossi risarcimenti, tanto sei colpevole per principio...

      Come vedi ognuno ha le sue rogne, anche gli USA
      https://www.youtube.com/watch?v=kcRlZi3V0CQ

      Spero che tu non faccia ...l'americano e non ti offenda per questa critica (e no, non faccio parte della cricca anti-USA che incontravi all'università, mai stato di sinistra)


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    5. Ciao Alex, nessun problema! Sai in un post a volte non si è molto chiari ma comunque ho spiegato meglio cosa intendevo dire quando ho scritto che ho cercato di non toccare l'argomento pillole e ADD.

      Concordo su molte cose che dici, infatti è curioso notare che a volte molte persone che vivono in Italia pensano che io difenda al 100% gli Usa ma poi rimangono sorpresi quando dico loro tutte le cose che a me non piacciono di questo Paese (che comunque mi ha accolto molto bene) e concordo spesso con loro. E' vero che vivere fuori dagli Usa ti fa vedere meglio gli Usa, così come vivere fuori dall'Italia ti fa vedere meglio l'Italia.

      Per le accuse di molestia usate per far cadere personaggi scomodi con me sfondi una porta aperta. A me non è piaciuto per niente il movimento di Asia Argento e tutte quelle attrici che hanno accusato Weinstein dopo aver goduto dei vantaggi. Lui era probabilmente un maiale ma il tango si balla in due...E oggi basta una accusa di molestia per puntare a distruggere un personaggio pubblico. Ti dico la verità, mi hanno anche infastidito a proposito tutte quelle signore che sono uscite allo scoperto a poche settimane dalle elezioni per accusare Trump. Come mai per anni sono state in silenzio?

      Gli Usa sono un Paese che ha tratti di finto moralismo e fa figo soprattutto alla sinistra hollywoodiana ergersi a paladini della moralità. E così alle star della musica, alla varie Madonne e Lady Gaghe. Poi vai a scavare nelle loro vite e vedi che era tutta ipocrisia e infatti si è scoperto che molti attori, attrici e registi sapevano di Weinstein ma hanno tenuto nascosto tutto per le loro carriere e anzi pur sapendo veneravano il maiale in pubblico e in privato.

      Quindi vedi, la pensiamo al 90% in modo simile. Io però che ho conosciuto bene l'ambiente fazioso della sinistra anti americana resto un pò perplesso quando le giuste critiche contro le storture americane sconfinano nell'odio fazioso. Non è il tuo caso ma ho notato che molto spesso non ci si ferma a una sana critica ma si va oltre, verso un anti-americanismo acritico e fazioso.

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    7. Alex, per il video che hai postato...si lo ho vidi già tempo fa. Anche a me da molto fastidio quando qui dicono che America is the greatest country in the world. Molti lo dicono così come dire che sono felici di vivere qui ma quando la pronunciano non pensano ai paragoni con altri Paesi, pensano solo: sono felice e orgoglioso di vivere qui. Quindi è sano patriottismo e va bene. Molti altri davvero pensano che l'America sia il Paese migliore al mondo ma le caratteristiche di libertà etc sono presenti anche in Italia, Spagna, Francia e centinaia di altri Paesi, come dice il tizio del video. Su 300 milioni di Americani quanti pensano davvero che l'America sia il Paese migliore di tutti gli altri? Non lo so, se lo pensano peccano di presunzione. E' anche vero che non è il Paese peggiore al mondo come tanti descrivono. E' un Paese come tanti, con tanti pregi e tanti difetti. Magari scriverò un post su quali sono i motivi per cui ho deciso di vivere qui nonostante non sia il Paradiso.

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    8. Pienamente d'accordo...
      Il bravo progressista per contratto deve essere anti-USA, anti-Israele, e anti-Vaticano...
      Ovviamente a volte queste entità sono criticabili per quel che fanno agli altri o al loro interno, ma da qui a condannarli a prescindere ce ne passa

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    9. Luca ti assicuro che io non ragiono per preconcetti, perchè a me gli USA piacciono per molte cose e li trovo pessimi per altre, e le mie idee sono il risultato dei miei diversi viaggi lì, in diverse zone degli States.

      Sulla east coast per i motivi che citavi tu questi effetti li vedi meno ma ci sono.

      Ti faccio un altro esempio: nel mio ultimo viaggio tornavo da San Diego in Germania, dove vivo. Al check-in il tipo di Delta Airlines non voleva darmi la carta di imbarco perchè voleva vedere "la carta di residenza in Germania".

      E io " io sono cittadino EU, non ho bisogno di nessuna carta di residenza per andare in Germania, ed infatti non ce l'ho, perchè non esiste".

      Lui risponde che non sa cosa sia l'unione europea, e mi tiene lì 20 minuti mentre lui fa telefonate per capire se possa farmi imbarcare o meno.

      Per uno che lavora all'aeroporto io l'ho trovato aberrante. (Nota che gli avevo detto di guardare sul passaporto, perchè ero stato in Florida tre settimane prima, e non mi avevano fatto alcun problema, niente da fare, manco ha guardato).

      Alla fine s'è arreso all'evidenza (qualcuno evidentemente sapeva che da qualche parte esiste una cosa chiamata Unione Europea) e m'ha fatto passare.

      In ogni caso ripeto: a me i tuoi post piacciono, per cui se critico le cose che vedi è per scambiare opinioni tra expats, e non per giudicare te che hai deciso di vivere lì, cosa che per un periodo farei anche io volentieri come esperienza.


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    10. Puntualizzo però che lo scandalo sessuale per eliminare un politico importante esiste dai tempi di Giulio Cesare...
      Qui non mi pare un problema di questo tipo ma uno molto più grosso che riguarda la democrazia in sè
      Infatti succede anche alle persone comuni, nei college per esempio http://www.tempi.it/ero-una-femminista-convinta-paladina-dei-diritti-delle-donne-un-mese-fa-ho-capito-che-e-unideologia-orrenda
      ne ho sentito parlare più di una volta di queste cose

      Oppure in ufficio dove una mia amica ha lavorato per un certo periodo negli USA: all'inizio non capiva perchè tutti si rifiutassero di salire con lei in ascensore e ci restava male, poi ha saputo che basta una accusare di molestia sessuale senza prove che sale con te...
      Non serve che l'accusa sia vera, basta sia verosimile e sei fregato

      Il maccartismo negli anni '50 crollò perchè la tv incominciava a entrare in massa nelle case degli americani e questi si resero conto in diretta di quale violazioni dei diretti e della dmemocrazia si trattava, oggi il politically correct sembra sia normale con tutte le sue storture. ci si limita a dire che qualcosa non va tra amici o protetti dall'ano9nimato dei blog, ma chi lo dice in pubblico viene mediaticamente linciato a quanto ne so

      Sono un figlio degli anni '80 cresciuto con Chips,Hazzard, Riptide, Automan, Ralph supermaxieroe...
      Quella era l'America che vedevo e sognavo, oggi mi sembra enormemente diversa

      Almeno la cugina Duke non ti denunciava per stress mentale (eh ???) se le guardavi i jeans strappati :D :D

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    12. Ciao Alex, spunti interessanti. Ne parlero' in qualche altro post. Il sexual harassment e' un argomento interessante. Questa storia dell'ascensore l'ho sentita piu' volte, secondo me e' vera, ma si tratta anche di persone paranoiche che hanno paura di essere denunciati ingiustamente. Qualcosa di vero c'e' se poi nascono queste paranoie. A volte bisogna fare attenzione anche a fare un complimento a una collega o a raccontare una barzelletta "piccante".

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    13. Arthur, sei stato un pò sfortunato eh. Però è vero, molti Americani hanno un'ignoranza che si può tagliare a fette, lo ho notato anche io in molte occasioni. Forse se tu avessi vissuto qui per qualche anno però avresti fatto una media diversa, pochi episodi sfortunati da turista possono dare un'idea un pò sfalsata, non di molto ma un pò si. Però credimi...anche molti Italiani. Ho ascoltato cose che voi umani non potreste mai immaginare...Poi devo dire che ho conosciuto anche Americani che citavano passi della Divina Commedia o altri che conoscono l'arte italiana meglio dell'Italiano medio. Per non parlare di ragazzi che hanno studiato a Yale, Harvard etc che se da un lato mi hanno stupito per la loro poca cultura generale, dall'altra mi hanno stupito per alcune loro conoscenze approfondite sulla storia e la politica europea etc. Quindi non so, sarà perché vivo nella East Coast, New York, il Connecticut, Boston non sono il paesino sperduto nel Nebraska ma insomma di gente colta e interessante se vivi qui da oltre 10 anni ne troverai a migliaia.

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  3. "È libertà dover fare magari 2 lavori per tirare a campare quando ci sono manager che prendono in un mese quanto un lavoratore guadagna in una vita."

    Su questo non è che l'Italia abbia molto da insegnare agli altri… Si vedano i vari Montezemolo ecc. tra l'altro pagati anche con vagonate di soldi pubblici per fare solo danni. La differenza è che il 99% delle persone fa fatica a trovare mezzo lavoro, altro che 2…

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    1. Concordo. In Italia si fatica a trovarne uno e quando lo trovi vieni sottopagato. In Usa magari non ci sono limiti agli stipendi dei ricchi ma almeno hanno il minimum wage. In Italia riescono a dare stipendi tipo 500-600 euro al mese (molti miei amici mi raccontano di quanto poco guadagnano) e quindi si creano ogni giorno nuovi poveri sfruttati ed è chiaro perché ogni anno centinaia di migliaia di giovani vanno a vivere all'estero. Con qualche controllo in più come fanno in Usa, non ci sarebbe questo sfruttamento ridicolo. Io tornai a vivere in Usa proprio a seguito di un'offerta di lavoro in Italia da 500 euro al mese...

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  4. È l'ennesima trovata commerciale. Gli integratori a base di vitamine ecc. hanno sempre avuto terreno fertile negli USA — indovina un po' cosa mi riportarono per regalo, 25 anni fa, da Miami? Una confezione di vitamine! (di cui non sapevo che farmene) — ora l'unica "novità" è l'esistenza di questa patologia, a loro dire diffusa, che guarda caso fa impennare le vendite del prodotto.

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  5. Caro Giuseppe Macario, sicuramente anche in Italia ci sono problemi, ma la dimensione di queste differenze sociali sono molto più alte negli USA. E questo si traduce in degrado sociale. Sulla east coast l'ho visto un po' meno, ma vatti a fare un giro a LA downtown, o a San Diego nel gaslamp district e vedrai che ogni 10 m c' è un barbone che forse una volta era una persona normale.

    L'Italia è strapiena di problemi, ed io stesso me ne sono andato 10 anni fa, ma io ci penserei due volte a sposare il sistema americano (cosa che purtroppo sta succedendo comunque anche in Europa).

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    1. Arthur, so che in alcune città della California ci sono moltissimi barboni per le strade. A tale proposito restai stupito quando andai a Washington e vidi anche li molti barboni per le strade. Però io posso dire di conoscere bene i giovani tra i 20 e i 40 anni in Italia e credimi sono davvero sfruttati, non sono barboni perchè hanno la fortuna di potersi appoggiare ai propri genitori e quindi hanno un tetto sopra la testa. Ma mi dici tu come si fa a vivere con stipendi da 500-600-700 euro al mese? Seriamente non sono questi i nuovi poveri, sfruttati, schiavizzati? Ogni anno vanno via migliaia di giovani dall'Italia. Dall'America non vanno via i giovani. Ci sono gli estremi e la povertà ma la condizione dei giovani è di un altro pianeta. E posso descrivere bene anche quella dei giovani americani. Per come è strutturata l'università a 22 anni sono già laureati e a 23 già lavorano! Cosa impossibile in Italia. Qui il giovane vive già bene a 23 anni, indipendente, paga un affitto e guadagna stipendi che i giovani italiani si sognano, purtroppo. Dopo oltre 10 anni in Usa questa è la cosa che ho notato meglio e che mi fa anche un pò rabbia e tristezza. Il giovane americano inizia a vivere serenamente almeno 10 anni prima di noi italiani che forse solo sui 30-32 raggiungiamo una minima serenità. Su questo siamo indietro, molto indietro.

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    2. Però mi sa che non è tutto bello come sembra, ho dei dubbi che magari tu puoi chiarirmi vivendo da parecchi anni lì...
      In USA c'è (a parole no,concretamente mi pare di si) ancora una forte discriminazione razziale
      Si ok, Obama presidente, Beyoncè, Eddy Murphy, i neri del basket...
      Tutti neri di successo, ma mi sembrano eccezioni
      I carcerati in USA sono molti in proproezione alla popolazione e in gran parte neri, o ispanici
      Il 10% dei neri adulti in America stanno al gabbio e un terzo dei ventenni di colore è in prigione o in libertà vigilata (e sono dati ufficiali)
      Mi chiedo pure i cinesi delle varie chinatown che possibilità abbiano fuori dal loro ghetto...
      Non voglio fare il "sinistro" di rito ma, con le dovute eccezioni che ci sono sempre, quanto l'America va bene per i bianchi "europei" e quanto per orientali, neri e ispanici ?
      Non è che i giovani non espatriano perchè essendo gli USA un paese geograficamente enorme, semplicemente cambiano zona del paese ?

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  6. Ma luca sul fatto dello sfruttamento dei giovani con me sfondi una porta aperta. Io trovo la situazione in Italia aberrante. A me da neolaureato in ing aerospaziale con 110/110 con lode e menzione d'onore della commissione la più grossa azienda italiana del settore offri 600 euro lordi per vivere a Roma. Li mandai serenamente a fanculo. E fu la cosa migliore della mia vita, perché da lì me ne andai in Spagna e poi in Germania. Se avessi detto di sì mi sarei probabilmente impantanato in quella logica del 600 euro che dici tu.

    Io dico solo che non ci sono solo il modo americano o quello italiano, ma c'è quello europeo che dà indipendenza economica molto presto senza per questo avere le storture americane. E temo che anche quel sistema sarà presto smantellato in nome del profitto. Perché è di questo che stiamo parlando. Solo ed unicamente di soldi, che si accentrano sempre più nelle mani di pochi. Il pregresso delle condizioni dei lavoratori sta tutto lì.

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    1. Confermo.
      Ho diversi amici che vivono all'estero e se la passano economicamente bene
      Per quanto conosco direttamente o leggo altrove, l'indipendenza economica trovata presto ce l'hai pure in Francia, Inghilterra, Germania, Svezia, Norvegia, Danimarca, Islanda, Olanda, Canada, Giappone, Corea, Australia (ma qui non ci andrò mai, girano ragni grossi come gatti, a me fanno impressione :D :D)

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    2. Infatti Alex, la cosa triste e' che come esci dall'Italia vedi che le condizioni lavorative dei giovani sono nettamente migliori. Ho vissuto e lavorato anche in UK e anche li' si vive meglio. Io sono affezionato agli Usa ma non li idolatro. Preferisco vivere qui che in UK (la prova di vita qui e' durata un anno) o altri Paesi...pero' sicuramente in tanti Paesi europei si vive molto bene e per molti aspetti meglio che in Usa...come ad esempio la sanita', i giorni di vacanza etc. Ma io sono affezionato agli Usa con tutti i loro pregi e difetti, che ce devo fa? :) Si gli animali in Australia spaventano anche me. Ahah

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