martedì 22 luglio 2014

Aria Fritta (di Dario Celli) e la lettera al datore di lavoro italiano

Dopo aver letto questo mio post di qualche mese fa il giornalista di Rai2, Dario Celli, che mi segue da tempo, ha scritto una bella lettera ispirandosi liberamente alla storia degli ultimi miei anni: il ritorno in Italia, i colloqui di lavoro ai limiti dell'assurdo, la decisione di tornare in America, i colloqui di lavoro americani, l'assunzione da parte di un'azienda americana. E' una lettera che gia' lui mi consiglio' di scrivere, ma poi non lo ho mai fatto...perche' e' meglio dimenticare alcuni personaggi italiani ma in realta' come me potrebbero scriverla tanti altri giovani italiani, sfruttati in Italia e valorizzati all'estero. Cosa dire, mi fa molto piacere che un giornalista della Rai si sia basato sulla mia storia per scrivere questa lettera.
Chi vuole puo' andarla a leggerla direttamente sul suo blog, seguitissimo, in cui e' evidente il suo amore per New York, gli Stati Uniti e le storie americane: Su un colloquio di lavoro, l'amarezza e il brindisi di un giovane italiano
Grazie, Dario Celli.

3 commenti:

  1. Io ho soltanto raccontato.
    E' la sola che so fare. (E non sai quanto mi piacerebbe raccontare l'America, ma sai come funzionano le cose in Italia, no?...)
    Sei tu che sei in gamba, Luca.
    Un abbraccio

    d.

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    Risposte
    1. Salve Dario
      avrei bisogno di chiederti delle informazioni che mi lasciano perplesso inerente alla mia iscrizione per la Green Card Lottery di questo anno.
      mi dica dove posso scriverti per farti alcune domande?

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    2. Ciao, non ho capito bene, vuoi chiedere a Dario che ha il blog Aria Fritta? O a me che scrivo il blog Torno a Vivere in America? Se vuoi chiedere a Dario dovresti contattarlo sul suo blog perche' magari non ha letto questa tua richiesta qui sul mio blog. Ciao.

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