giovedì 21 marzo 2013

Missione (quasi) compiuta

Ciao a tutti, vi starete chiedendo a che punto e' la mia mission impossible: riusciro' a tornare a vivere negli Stati Uniti? Chi mi segue da qualche mese si ricordera' che ora sono in Italia e sto aspettando notizie dalla compagnia italiana con sede a NY. La prima ottima notizia e' che i proprietari italiani hanno approvato il budget per la sede americana che include la voce della mia assunzione.
Attendevo con ansia questa notizia.  Quindi pochi giorni fa sono stato contattato dagli avvocati di fiducia della sede americana che mi faranno le pratiche per un Visto lavorativo.
Mi sarebbe piaciuto ottenere il Visa E ma realisticamente, come immaginavo, mi hanno spiegato che questo tipo di visto e' un po' "rischioso" perche' in base ai miei titoli di studio, alle esperienze lavorative passate e alla descrizione dei compiti e responsabilita' che avro' in azienda, questo tipo di Visa potrebbe essere non approvato perche' viene concesso a chi lavora in posizioni manageriali o esecutive e l'azienda dovrebbe "colorare" troppo la posizione lavorativa dichiarando cose non totalmente corrette e inoltre se l'azienda dichiara che andro' a lavorare come manager con funzioni e responsabilita' specifiche poi dovrebbe anche darmi uno stipendio adeguato a quella posizione, altrimenti il dipartimento del lavoro americano potrebbe creare seri problemi all'azienda. Quindi e' meglio fare tutto correttamente e alla luce del sole e procederemo con le pratiche per un Visto H1B della durata di tre anni. Questo tipo di visto e' rinnovabile per altri tre anni ma poiche' gia' in passato ne ho ottenuto uno con un'altra compagnia, questo sarebbe il secondo e ultimo H1B. Il capo della sede Usa ha detto che l'importante per ora e' riuscirmi a portare li' a lavorare per loro, poi nei tre anni cercheremo di estendere la mia permanenza per altre vie, magari cercando di passare ad un altro tipo di Visa. Potrei chiedere all'azienda se puo' sponsorizzarmi per la green card ma questo lo potro' fare solo dopo aver conquistato la loro fiducia, non ora. Certo che te la fanno proprio sudare una permanenza in Usa che sia diversa dai soliti tre mesi per turismo. Figuriamoci l'odissea che sara' la green card, ne so gia' qualcosa perche' iniziai le pratiche per la green card con l'azienda per cui lavorai in passato ma poi le interruppi per tornare a vivere in Italia. E' davvero un traguardo difficilissimo, molto lungo, dispendioso e quasi impossibile da raggiungere. Ma per ora mi va benissimo cosi'. Step by step.
Vi tengo aggiornati. Stay tuned!

8 commenti:

  1. Ci sono anche io..!
    Grande Luca

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  2. ma che bella notizia !!! finalmente!!!

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  3. Sono molto contento per te, grande!!

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  4. Ciao, post vecchio ma ho letto solo ora. Una curiosità: Come faceva l'azienda ad essere sicura che avresti ricevuto l'H1B, visto che almeno adesso per ottenerlo bisogna passare attraverso una lotteria? Magari 7 anni fa le cose erano diverse. Spero tu possa rispondermi poiché il mio obiettivo è restare negli USA. Grazie

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    1. TornoavivereinAmerica5 ottobre 2020 alle ore 05:58

      Ciao, l'azienda non era sicura che avrei ottenuto il visto. Non è solo per la lotteria ma ci sono altri motivi per cui puoi essere scartato ad esempio se per il dipartimento del lavoro e l'immigration il tuo lavoro può farlo benissimo un americano (ad esempio è impossibile ottenere un visto come cassiere di supermercato e simili). Nel caso del visto in questione però ho avuto una bella notizia dal mio immigration attorney. Questo era il mio secondo visto H1B perché in passato prima di tornare in Italia avevo lavorato per qualche anno per un'altra compagnia tramite la quale ho ottenuto il mio primo H1B. L'avvocato di immigration che ha preparato le carte per il secondo H1B mi ha detto che non sarei stato messo nel calderone del sorteggio questa volta perché lo avevano già fatto per il mio primo H1B, e c'è una regola per cui per il secondo visto non devono inserirti nella "lotteria". Anche per questi dettagli consiglio sempre di fare le pratiche con immigration attorneys esperti. Quando si fa il sorteggio se ho capito bene, prima scartano quelli ai quali sicuramente non possono dare il visto e poi mettono chi resta nel sorteggione. Poiché i visti sono 65mila e le domande valide sono ogni anno di più, oltre 100mila, si fa il sorteggio. Per il mio primo visto la situazione era questa: 65mila visti disponibili, 120mila domande ritenute valide. Avevo una possibilità su 2 di essere pescato e sono stato fortunato.
      Comunque ora non so se le cose sono cambiate...

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