Oggi l'Economist ha pubblicato questa copertina per riassumere l'esito delle nostre elezioni intitolata Send in the Clowns (Fate entrare i clowns).
Considero la copertina offensiva verso milioni di Italiani che hanno votato Pdl e M5S anche se chi non ha votato per questi due partiti sta gia' facendo girare la copertina sui social neetwork con grande soddisfazione e con un ghigno gioioso. Ieri un noto politico tedesco, che potrebbe diventare cancelliere dopo la Merkel, ha espresso lo stesso concetto dell'Economist: gli Italiani hanno votato per due clown. Napolitano ha cancellato l'incontro con quel maestrino tedesco e per una volta mi sono sentito orgoglioso di avere lui come Presidente, anche se avrebbe potuto agire con la stessa energia in passato per episodi analoghi. Ricordate, ad esempio, la celebre copertina del tedesco Der Spiegel in cui l'Italia veniva descritta come il paese degli spaghetti e della mafia? E quell'altra copertina in cui la tragedia della Costa Concordia veniva usata, con pessimo gusto, per dipingere gli Italiani come un popolo di codardi rappresentati da Schettino e l'Italia come una nave che affonda tragicamente?
Ritornando alle nostre elezioni mi chiedo perche' ogni volta che un politico o un giornale straniero deride e disprezza i nostri politici, e per estensione tutto il popolo italiano, noi non riusciamo ad essere uniti e invece continuiamo a litigare tra fazioni e addirittura appoggiamo di volta in volta questo o quel quotidiano o politico straniero che offende noi Italiani.
Non comprendiamo che quei politici e quei giornali stranieri stanno parlando di tutti noi Italiani senza distinzioni? Ma siamo proprio noi, cosi' divisi, a dargli man forte e a conferirgli importanza.
Pensate che se il Corriere della Sera scrivesse un articolo denigratorio verso le decisioni di milioni di Tedeschi, Americani o Inglesi le loro Tv darebbero spazio al Corriere? No, semplicemente non prenderebbero in considerazioni quotidiani stranieri anche perche' sanno che non possono avere un quadro preciso del loro Paese.
Curiosamente trovo che questo timore reverenziale, questo senso di inferiorita' sia evidente anche quando in una trasmissione televisiva arriva il grande ospite straniero, magari un noto attore Hollywoodiano.
Sostituite De Niro con l'Economist, il Ny Times o il Financial Times e il risultato non cambia.