Aggiornementi dal limbo tra Italia e Stati Uniti.
Sono stato a letto con l'influenza e non e' stata una passeggiata di salute. Mi ha colpito duro, la maledetta, ma alla fine ho vinto io. Come sempre.
Per chi ha seguito la mia ricerca di lavoro in Usa di pochi mesi fa non ci sono ancora sviluppi rilevanti o meglio qualsosa lentamente si muove perche' il capo della sede americana mi ha comunicato che a febbraio avrebbe presentato il budget ai proprietari italiani e dovrebbe darmi notizie a fine mese. Mi ha pero' gia' messo in contatto con l'avvocato dell'azienda che puo' gia' iniziare ad analizzare il mio "caso" (esperienza lavorativa, visti di lavoro ottenuti in passato, lauree e certificati vari) per capire come poter procedere per farmi ottenere un nuovo Visa, anche se, ripeto, prima di iniziare le pratiche deve avere l'approvazione da parte dei proprietari italiani. Aspetto fiducioso. Ormai manca davvero poco per sapere se il mio futuro sara' di nuovo negli amati States.
Per il resto qui in Italia, come sapete, le elezioni politiche sono alle porte e i politici sono sempre in TV ad accarezzare noi elettori con le promesse di zuccherini. E infatti fanno a gara a dire che elimineranno l'IMU sulla prima casa o che ci restituiranno anche i soldi pagati nel 2012. E' strano perche' io ricordo che solo pochi mesi fa Pd, Pdl e Centro avevano approvato compatti l'introduzione dell'IMU e Monti aveva detto che se qualcuno eliminasse l'IMU sulla prima casa sarebbe una decisione nefasta perche' dopo qualche anno si renderebbe necessario reintrodurre la tassa raddoppiata.
Ricordo anche che fino a pochi mesi fa gli stessi politici dichiaravano in continuazione che prima delle elezioni bisognava assolutamente cambiare l'attuale vergognosa legge elettorale pero', strano, poi non l'hanno fatto. Perche'? Non c'e' stato il tempo, dicono. Ma nessuno glielo chiede piu' e per loro e' meglio cosi'.
Le dichiarazioni dei politici nostrani mi fanno venire in mente la Royal Rumble del Wrestling: tutti contro tutti, brevi allenze per cercare di gettare qualche concorrente fuori dal ring. Finte alleanze o tregue temporanee con il nemico che poi ti butta fuori, interventi esternoi ad orologeria da parte di qualche magistrato per aiutare chi combatte nel ring. E poi ad un certo punto tutti si coalizzano per gettare fuori il nemico che fa paura a tutti.
Se penso alle loro promesse mi chiedo: se anche riuscissero a eliminare l'IMU e a ridarci quelle poche centinaia di euro pagate nel 2012, tutti i problemi dell'Italia svanirebbero? Bastano questi zuccherini "ti tolgo una tassa", "ti rido' qualche euro che hai pagato nel 2012" per convincerci a votarli? Davvero pensano che siamo cosi' infantili?
Perche' non parlano mai di programmi, di come creare nuovi posti di lavoro, di come far ripartire l'economia? Perche' non ascoltano mai le storie e magari le proposte dei giovani disoccupati? Poi si meravigliano se vanno all'estero. Personamente da tempo pensavo di non andare a votare e avevo la tentazione di fare come Fantozzi ma probabilmente daro' la mia fiducia all'unico partito che potrebbe dare fastidio ai mestieranti della vecchia politica.
E in Usa cosa succede in campagna elettorale? Di cosa parlano i candidati alla Casa Bianca? Ecco il dibattito tra Obama e Romney sull'economia. Mi piacerebbe farvi notare che innanzitutto in Usa il dibattito tra chi si candida a governare il Paese si fa sempre. Non come in Italia in cui ogni candidato accampa delle scuse per non affrontare gli altri, temendo che una frase, una battuta o meglio una barzelletta sbagliata potrebbe far perdere dei voti.
Altra differenza e' il pragmatismo. Pochi giri di parole, si va diretti al cuore dei problemi e infatti i tre dibattiti dei candidati alla Casa Bianca hanno temi specifici.
Vi invito solo ad andare a 0:55 di questo video per ascoltare la prima domanda dell'intervistatore. E con questo auguro a tutti un buon voto sperando che indipendentemente da chi vincera' le elezioni il futuro possa finalmente essere migliore nella nostra cara Italia.
Leggendo che sei stato malato mi è venuta una curiosità, visto che pure io mi sono beccato un'influenza con febbre fortissima che mi ha abbattuto e che non mi ha consentito assolutamente di muovermi dal letto per 4 giorni, più 3 di recupero.
RispondiEliminaMa negli States come funziona esattamente se stai male, voglio dire capita insomma, non ti pagano? Come funziona?
Ciao, di solito se lavori come dipendente hai 5 giorni di malattina all'anno (ovviamente pagati). Se stai male oltre 5 giorni non so come funziona, a me non e' mai capitato ma in quel caso forse interviene l'assicurazione medica (che fa parte del contratto di lavoro).
RispondiEliminaEcco, dei 5 giorni sapevo anche io, ma sono pochi, d'accordo che sono giorni lavorativi; io per esempio sono stato a casa 7 in totale ma c'era sabato e domenica, tuttavia quest'anno ho accumulato un 13 giorni di malattia pura esclusi sabato e domeniche, ed è qui che volevo sapere come andava, oltre ai 5 gg.
EliminaIo non sono cagionevole di salute, però ho sperimentato un paio di influenze talmente forti da avere febbre a 40 per più giorni, e quindi da non consentirmi di rientrare al lavoro se non dopo un 3 giorni di recupero dalla fine febbre, pena naturalmente, come mi ha avvertito il medico, una pericolose ricaduta.
Quindi bisogna obbligatoriamente appoggiarsi ad una assicurazione per sperare di vedere qualche soldo.
Questa della malattia è magari una mia fissa, ma quest'anno mi ha fatto pensare, visto che non mi era mai capitato di stare così male, ho pensato subito a cosa sarebbe successo se fossi stato negli States.
E cmq, ci può stare che un qualche giorno all'anno uno perda lo stipendio per questa causa, quello che volevo sapere è come la prende il datore di lavoro, se in pratica pensano che nonostante tu non venga pagato sia un lavativo, cosa non vera perché se stai così male è impossibile spostarsi, pure dal letto alla cucina!!
Guarda sinceramente devo informarmi anche io cosa succede oltre i 5 giorni. Non so se devi usare qualche personal day (di solito 2,3 giorni l'anno che puoi usare per qualsiasi motivo senza dare troppe spiegazioni) o se devi usare qualche giorno di vacanza. Solitamente i datori non sono dei pazzi cinici e penso che se tu hai una malattia che ti tiene a letto per 2,3 settimane non ne fanno un dramma e sperano che tu ti riprenda al piu' presto. Comunque l'assicurazione quando lavori in Usa non e' un lusso, e' necessario ma tutte le compagnie che si rispettino ti offrono un contratto di lavoro che include l'assicurazione medica (che quindi viene pagata dalla compagnia). Io penso che i pochi giorni di malattia che ti danno sono un mezzo per evitare che la gente prenda decine di giorni come succede in Italia con la complicita' del medico amico che firma certificati falsi. Poi e' ovvio che se un dipendente e' davvero malato per molti giorni in qualche modo si risolve e nessuno viene licenziato per questo.
EliminaAllora ci sono anche questi cosiddetti personal days, ho visto qualcosa adesso cercando su Google, in pratica non sono soggetti a nessuna legger federale, e dipendono esclusivamente dal contratto stipulato col datore di lavoro.
EliminaIn ogni caso spero che siano sufficienti allo scopo, anche se immagino non siano come quelli italiani...
Certo che, in ogni caso, in Italia paghiamo questi giorni in più che abbiamo con stipendi nettamente più bassi, per cui alla fine c'è un riequilibrio.
Riequilibrio, non saprei. L'ultima mia esperienza lavorativa in Italia e' stata pagata 16 euro al giorno. L'ultima esperienza lavorativa in Usa e' stata pagata $150 al giorno. Comunque la produttivita' di un Paese e' anche legata ai giorni di vacanza che concedono. Molti miei amici in Italia si fanno mezzo mese di vacanza in estate e mezzo mese a Natale. In Usa si lavora anche in estate e sotto Natale nessuna compagnia chiude dal 22 dicembre al 7 gennaio, al massimo ti danno 24 e 25 dicembre, 31 dicembre e 1 gennaio.
RispondiEliminadipende dai contratti che fai . Alcuni hanno 20 giorni di ferie pagate l'anno, altri a certi livelli pure 40. Ovviamente accorpi i giorni con i sabati e domeniche e varie festivita' (che qui visto tutte le religioni e feste nazionali sono parecchie) per stirare . Se invece sei consulente cioe' lavori a progetto puoi prenderti quanti giorni vuoi ma non te li pagano. Se non consumi tutte le ferie per l'anno corrente, l'anno successivo le perdi per cui ti conviene farle per forza. Pero sinceramente anche io non sono ferrata perche lavoro per conto mio...chiedero' a qualche amico e vi faro' sapere.
RispondiEliminaOK HO CHIESTO E MI HANNO DETTO CHE IL MINIMO SONO DUE SETTIMANE DI VACANZA PIU' 11/12 GIORNI DI FESTE NAZIONALI . PER QUANTO RIGUARDA LA MALATTIA DIPENDE DALLE AZIENDE OGNI SOCIETA' E' DIFFERENTE. LE SOCIETA' PICCOLE HANNO GIORNI DI MALATTIA LIMITATI COME CIRCA 7/8 GIORNI CHE POI SE NON LI USI LI PERDI. GRANDI SOCIETA' MA QUELLE GRANDI NON HANNO LIMITI. PER MALATTIE SERIE POI PUOI GODERE DI "SHORT TERM" O "LONG TERM" DISABILITIES CHE SONO PROGRAMMI ISTITUITI DAL GOVERNO "GOVERNMENT MANDATE PROGRAMS" DOVE L'IMPIEGATO CHE E' SERIAMENTE MALATO PUO' PRENDERE UN PERIODO PROLUNGATO OFF DAL LAVORO MA DEVE COMPILARE DEI MODULI E PRESENTARE IL CERTIFICATO DEL MEDICO E puo' PRENDERE UNA MINIMA PAGA, O UNA PICCOLA PARTE. CERTO E' CHE QUI LA GENTE NON HA INTERESSE A STARSENE A CASA primo per i soldi, poi PERCHE IL LAVORO E' TALMENTE COMPETITIVO CHE PER NON PERDERE TERRENO TI CONVIENE ANDARE SE NON VUOI AVERE PROBLEMI....Spero sia di aiuto! se ho altre risposte vi mando aggiornamenti. OH ALLA FINE MI HA DETTO "MA CHE CERCHI LAVORO NEL CORPORATE? ALLORA BENVENUTA COSI TI RENDI CONTO QUANTO FACCIA SCHIFO LAVORARE PER I CORPORATE.."(A DETTA SUA...)
RispondiEliminaok un altra amica mi ha risposto. lei lavora nella finanza. ha 35 giorni off che puo' usufruire come le pare per vacanza o per malattia. e dice che e' una cosa bella perche per lo piu' i giorni di malattia sono separati allora se non li usi li perdi. se hai 8 giorni di malattia e ne usi solo 4 gli altri 4 non c'e' verso di usarli in qualsiasi modo, li perdi e basta. spero di avere contribuito al post! ciao
RispondiEliminaGrazie Mili. Quando lavoravo in Usa avevo 5 giorni di malattia all'anno e ovviamente quando e' capitato che in un anno mi sono ammalato solo 3 giorni, gli altri 2 giorni non potevo prenderli o accumularli per l'anno successivo perche' appunto vanno presi solo se sei malato e nell'intervallo di un anno, non sono giorni jolly. Penso e spero che sia lo stesso anche in Italia.
RispondiElimina