lunedì 3 luglio 2023

Lavorare in ufficio in America (Parte 2)

CAMBIARE LAVORO:

È vero che le aziende amano le persone fidate ma ho notato che i potenziali datori di lavoro hanno un po’ di diffidenza nei confronti dei ragazzi che ad esempio da 21 a 26 anni hanno lavorato sempre per la stessa azienda. Molti pensano: ma come, questo si è laureato a 21 anni, ha iniziato a lavorare per una azienda e a 26 anni sta ancora con loro? Non ha ambizioni? Non ha mai cambiato? Perché si è stabilizzato sul primo lavoro? Non sarà pigro? Lo ho notato da come hanno cambiato lavoro alcuni colleghi americani molto giovani. Da 22 anni a 26-28 qui cambiano molti lavori (almeno in zona NY), perché le opportunità per crescere e migliorare professionalmente ed economicamente sono tante e quindi perché restare fermi per anni nella prima azienda che ci offre un lavoro? Fuori è sempre pieno di opportunità migliori. Basta rimboccarsi le maniche e cercare.
AUMENTI NEL CORSO DEGLI ANNI:
Da quando sono arrivato in Usa ad oggi, dal primo lavoro a poco più del minimum wage (la paga minima oraria) alla paga attuale, il mio stipendio si è quintuplicato. Va bene, i costi e l’inflazione sono aumentati negli anni però è come se in Italia avessi iniziato venti anni fa a 1500 euro al mese e ore ne guadagnassi 7500. E so che nei prossimi anni lo stipendio, se il manager continuerà a farmi delle buone valutazioni a fine anno, aumenterà ancora.
Mi hanno stupito negli anni alcuni aumenti che non avevo neanche richiesto come quelli del 2% o del 3% per l’aumento del costo della vita o quello dopo aver terminato i due anni di community college perché per il capo (quello che ho avuto insomma, non so se tutti ragionano così), se un dipendente si laurea o ottiene un certificato, anche l'azienda non ha richiesto di studiare per quel certificato, merita un riconoscimento e un aumento. Ci sono anche aziende che ti pagano determinati studi (come è successo a un mio ex collega che aveva il ruolo di CFO, Chief Financial Officer) magari però con la condizione di mantenere una media alta.

STIPENDIO E BENEFITS:
L’errore che può fare un italiano appena arrivato in USA, quando riceve una offerta di lavoro magari anche buona, è considerare solo lo stipendio. Oltre allo stipendio può e dovrebbe anche chiedere se ci sono altri benefit. Mi riferisco al lavoro da dipendente. Ad esempio: l’assicurazione viene pagata dall’azienda? In che percentuale? Offre anche l’assicurazione per i denti e per gli occhi? Devo partecipare io in qualche forma per queste assicurazioni con detrazioni dallo stipendio? L’azienda offre il fondo pensione integrativa del 401K? Fa il match, ovvero per ogni dollaro che decido di destinare al fondo 401K l’azienda partecipa versando qualcosa per me? In quale percentuale? Ci sono altri benefit, come la palestra o il supporto psicologico o consulenti finanziari? Quante settimane di vacanza? Ci sono bonus a fine anno?

VACANZE / PTO / MALATTIA:
Tasto dolente. Ci sono aziende che di regola offrono due settimane pagate di vacanza. Poi dopo alcuni anni potrebbero aumentare a 3 o più raramente 4 o 5. A parte i giorni di vacanza chiedete sempre anche in fase di colloquio quanti PTO e giorni di malattia sono disponibili. I PTO (Personal Time Off) potete usarli per visite mediche o altre faccende personali. I giorni di malattia ovviamente per malattia anche se non necessariamente dovete prenderli tutti. In teoria solo se siete malati. Sia i PTO che i giorni di malattia non presi, al 31 dicembre non sono più utilizzabili e non possono essere usati l’anno successivo. Per i giorni di vacanza che non siano stati presi al 31 dicembre, alcune aziende consentono di poterli prendere entro i primi 3 mesi dell’anno successivo, solitamente però non più di 5.


LAVORARE PER AZIENDE ITALIANE IN USA:
Una breve parentesi su questa condizione. Ecco se si lavora per aziende italiane con un visto di lavoro (il concetto è valido anche per aziende non italiane ma per le italiane forse di più), se possono provano sempre a darti uno stipendio un po’ più basso di quello che darebbero a un americano. Sei in un certo senso legato alla catena all’azienda perché il visto di lavoro è legato all’azienda che ti ha sponsorizzato. E quindi neanche puoi chiedere troppi aumenti perché temi sempre che possano infastidirsi o mandarti via. E quando chiedi un aumento potrebbero trovare delle scuse anche se sarebbe meritato. Quindi la vera libertà e il maggiore potere contrattuale si ottengono solo quando ci si libera dei visti e si ottiene la green card. Ma non bisogna affrettarsi a fare domanda per la green card altrimenti potrebbe venire negata. Meglio affidarsi sempre a un immigration attorney che saprà consigliare meglio come e quando fare domanda.

14 commenti:

  1. come va tanto che non scrivi spero tutto ok Stateside!!! ti leggevo sempre poi non avevo visto niente per un anno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Potrebbero esserci degli aggiornamenti in un prossimo futuro. Se ti va dammi la tua email o inviamela a tornoavivereinamerica@gmail.com così ti tengo aggiornato.

      Elimina
  2. Torno a vivere in America13 luglio 2023 alle ore 03:10

    Sono solo un po' preso da lavoro e vita da pendolare. Ma tu mi seguivi con un altro nome o sempre in anonimo? Solo per capire se sto rispondendo a qualcuno in particolare che conoscevo con un altro nome, visto che hai detto che mi segui da tanto. :)

    RispondiElimina
  3. scusa tanto per l'anonimo no in realta' ti avevo scritto solo una volta un po' di tempo fa . vivo a Dublino e avevamo avuto uno scambio di commenti rapido. poi in realta' leggevo con molta curiosita' ma mai scritto piu' niente. comunque bene che tutto sia ok!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Potrebbero esserci degli aggiornamenti in un prossimo futuro. Se ti va dammi la tua email o inviamela a tornoavivereinamerica@gmail.com così ti tengo aggiornato.

      Elimina
  4. Ti seguo da diverso tempo e il tuo blog mi piace un sacco! Continua a pubblicare!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Potrebbero esserci degli aggiornamenti in un prossimo futuro. Se ti va dammi la tua email o inviamela a tornoavivereinamerica@gmail.com così ti tengo aggiornato.

      Elimina
  5. Ti seguo da sempre e controllavo se c'erano aggiornamenti almeno un paio di volte alla settimana, sono molto contento che sei tornato a postare! Facci sapere come va la vita quotidiana! NY val sempre la pena? Io manco da anni, ci devo tornare assolutamente, mi manca tantissimo. (io venivo lì da turista)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Potrebbero esserci degli aggiornamenti in un prossimo futuro. Se ti va dammi la tua email o inviamela a tornoavivereinamerica@gmail.com così ti tengo aggiornato.

      Elimina
  6. Ciao mi chiamo Mike ho 21 anni e studio attualmente Computer Science all università in Italia. Sono al secondo anno e prima di iscrivermi all'unievristà l'anno scorso ho lavorato 1 anno in fabbrica presso un azienda multinazionale. Ho mollato il lavoro perché non era quello che mi piaceva fare avevo anche colleghi e datore di lavoro maleducati.Ho la voglia da quando ero alle superiori di andarmene via dall'Italia in America. Ho iniziato l'univerista si perché era ciò che volevo fare ed ciò che voglio fare ma sono al secondo anno dove l'anno scorso su 8 esami ne ho dati solamente 4. Ne sono rimasto deluso da questa università in cui i professori non fanno altro che leggere slide senza spiegarle veramente (Solamente alcuni professori sono davvero bravi e infatti se vai a vedere il loro cv sono stati insegnati anche in america ) e sono nel momento con più stress di tutta la mia vita. Stavo pensado se fare 1 anno di au pair in america mettere soldi da parte e imparare la lingua e poi fare un AAS in america in computer science ma ho paure di non riuscire poi A trovare lavoro e di non aver risolto nulla cosa mi consigli

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se hai soldi da investire su se stesso ti consiglio di farla un'esperienza in Usa, come au pair e come studio. Ma prova ad imparare l'Inglese al meglio già da ora. Non mi preoccuperei molto del lavoro una volta qui perché i college qui sono collegati alle aziende e al termine degli studi possono aiutarti a trovare lavoro.

      Elimina
  7. Mister TornoaVivere, aspettiamo per nuovi post! :-)
    Era bello leggere ogni tanto tue informaziomni o quelle di altri Italiani in US. Peccato che sembra i blog stiano diventando meno attivi.
    Ciao e grazie

    RispondiElimina
  8. PS, scusami che precedente commento (10 min fa) l'ho lanciato senza "firmarmi". Sono Eolo, ho gia' commentato in passato. Puoi pure cancellare questo commento qui, era giusto mi sembrava non corretto essere anonimissimo. Grazie e ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi scrivi qui la tua email o me la mandi scrivendomi a TornoavivereinAmerica@gmail.com?

      Elimina