Apre ad ottobre il museo della pizza a New York e la notizia ha subito scatenato polemiche tra cloni dei pizzaioli più importanti di Napoli che si sono riuniti per protestare.
In questo breve video i punti salienti della protesta:
Devo dire che sono rimasto perplesso e mi sono posto alcune domande.
Una tra le obiezioni più forti è che la vera pizza è napoletana e quindi il museo non dovrebbe avere sede a New York anche perché ..."gli Americani già pensano che la pizza l'hanno inventata loro..." e quindi chissà quale scarsa importanza daranno alle vere origini partenopee del piatto italico famoso in tutto il mondo. E magari esporranno anche la pizza con l'ananas?
Una tra le obiezioni più forti è che la vera pizza è napoletana e quindi il museo non dovrebbe avere sede a New York anche perché ..."gli Americani già pensano che la pizza l'hanno inventata loro..." e quindi chissà quale scarsa importanza daranno alle vere origini partenopee del piatto italico famoso in tutto il mondo. E magari esporranno anche la pizza con l'ananas?
Io penso che solo un Americano su cento possa pensare che la pizza sia nata in Usa e quindi l'obiezione dei pizzaioli napoletani è molto debole. Inoltre penso che il museo darà un degno risalto alle origini napoletane della pizza, magari mostrando anche il modo in cui la pizza si è evoluta o meglio si è adattata e viene servita in diversi luoghi del mondo, compresi gli Usa. Compresa la pizza con l'ananas.
Queste sono solo mie supposizioni e mi riservo di ritornare sull'argomento dopo aver visitato il museo ad Ottobre ma mi chiedo: ha davvero senso fare una protesta senza neanche sapere come sarà il museo? E se questa ottima idea l'hanno avuta e l'hanno realizzata a New York, a cosa serve fare il piagnisteo vittimista? Ho letto anche commenti di chi sostiene che questa è un'altra cosa italiana che sfruttano in Usa per arricchirsi. A parte che il museo devolverà gli incassi in beneficenza ma che ragionamento è? Allora ogni Paese può avere musei solo delle proprie opere d'arte?
A me sembra una protesta infantile di chi piange verso chi fa. Con un pò di invidia. Adoperatevi per fare un museo della pizza anche a Napoli, pizzaioli napoletani, e pazienza se New York vi ha battuto sul tempo. Siete sempre in tempo per recuperare e fare molto meglio di loro.
Queste sono solo mie supposizioni e mi riservo di ritornare sull'argomento dopo aver visitato il museo ad Ottobre ma mi chiedo: ha davvero senso fare una protesta senza neanche sapere come sarà il museo? E se questa ottima idea l'hanno avuta e l'hanno realizzata a New York, a cosa serve fare il piagnisteo vittimista? Ho letto anche commenti di chi sostiene che questa è un'altra cosa italiana che sfruttano in Usa per arricchirsi. A parte che il museo devolverà gli incassi in beneficenza ma che ragionamento è? Allora ogni Paese può avere musei solo delle proprie opere d'arte?
A me sembra una protesta infantile di chi piange verso chi fa. Con un pò di invidia. Adoperatevi per fare un museo della pizza anche a Napoli, pizzaioli napoletani, e pazienza se New York vi ha battuto sul tempo. Siete sempre in tempo per recuperare e fare molto meglio di loro.
Più di un pizzaiolo "incazzato" ha detto che a New York dovrebbero fare il museo dell'hamburger, non della pizza. Quindi museo della pizza solo a Napoli, museo dell'hamburger solo a New York. Ipotizziamo invece che facessero un museo dell'hamburger a Napoli. Come reagirebbero i ristoratori americani? Sicuramente sarebbero contenti e incuriositi. "Ah really?" - direbbero - "Very nice!",e non ne sarebbero preoccupati. E se pure in quel museo falsassero la realtà dicendo che gli hamburger li hanno inventati a Napoli, i ristoratori americani si farebbero una risata e continuerebbero a vivere.
Voi cosa ne pensate? Protesta sterile e vittimista o protesta sensata a difesa del made in Napoli?