Ma serviva anche un personaggio che punisse i bambini che si erano comportati male durante l’anno, e la figura di Gesù non era adatta allo scopo.
Assunse quindi importanza una figura pre-cristiana del folklore germanico già associata a San Nicola in qualità di suo servo-aiutante: Krampus, un demone dall’aspetto caprino, dalle corna appuntite e con una lunga lingua rossa che va in giro la notte del 5 dicembre con un fascio di rami secchi in cerca di bambini cattivi. Krampus può limitarsi a lasciare un ramo secco come dono ai bambini cattivi ma può decidere anche di rapirli, gettarli in un fiume o mangiarli.
Nel 1822 Clement Clark Moore scrisse una poesia per i propri figli intitolata A visit from Saint Nicholas, anche nota come The Night Before Christmas, che ebbe un grandissimo successo e venne pubblicata su diversi giornali. Moore modificò le figure tradizionali di San Nicola e SinterKlaas dando loro dei tratti di un allegro elfo panciuto dalla barba bianca che entra in casa di notte attraverso il camino.
Nel 1862 l’illustratore Thomas Nast ne diede un’immagine ancora più definita sulla rivista Harpers Weekly raffigurandolo come un omone panciuto con abito rosso, con risvolti di pelliccia bianca, che vive al polo nord e si muove con una slitta trainata da 8 renne. Nacque così il Santa Claus che tutti conosciamo la cui immagine venne fissata in modo definitivo da un’importante campagna pubblicitaria della Coca Cola del 1931.
Santa Claus nacque quindi in Turchia, si spostò in Europa, emigrò negli Stati Uniti, e ritornò in Europa. La trasformazione da San Nicola a Santa Claus è durata molti secoli e contrariamente all’immagine consumista che ha assunto negli ultimi decenni è una figura molto più legata alle origini cristiane di quanto si possa pensare immaginare. Buon Natale a tutti.
Buon natale anche a te
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