lunedì 8 marzo 2021

Mentalità italiana


Chi si trasferisce dall'Italia in America segue normalmente tre fasi:

Fase 1: La vita americana è idilliaca e i paragoni con l'Italia sono impietosi.

Fase 2: La vita americana non è proprio idilliaca, ci sono tanti problemi e in alcuni aspetti l'Italia è migliore.

Fase 3: Usa e l'Italia hanno pregi e difetti. Meglio gli Usa ma anche vivere in Italia alla fine non è male.

Io sono alla terza fase anche se spesso mi concentro ancora più sui difetti che sui pregi americani. Oggi però vorrei ristabilire un equilibrio e parlare di alcuni aspetti che do per scontato che sono determinanti per la mia scelta di vivere in America. 

Parliamo di mentalità a confronto, tra Italia ed America.

Se state leggendo i miei post intitolati I miei primi anni in America, sapete che vorrei scrivere un romanzo semi-autobiografico. Da qualche settimana, quindi, sto leggendo dei manuali inglesi e italiani sulla scrittura creativa e sto seguendo YouTuber americani ed italiani che parlano di come si struttura un romanzo, le tecniche da utilizzare e gli errori evitare. 

Tra i "coach" italiani più esperti ce ne sono due che rispondono ai commenti degli iscritti con video-risposte interessanti.  Entrambi offrono dei video corsi gratis sul canale e corsi a pagamento in privato. Bene, uno dei due risponde ai messaggi degli iscritti al canale con frasi come "Questa è una domanda idiota", "Questo non c'entra un cazzo", "Collega il cervello, ce la puoi fare". L'altro, anche se ha lo stesso l'atteggiamento "Io so io e voi non siete un cazzo" è un pò più pacato in video ma se vuoi iscriverti a un suo corso privato ti manda un'email "di avviso" in cui ti dice che i suoi giudizi saranno spietati e se sei un tipo che si offende il corso non fa per te. 

Va bene, posso capire la severità e il rigore ma devono per forza usare l'atteggiamento dall'alto in basso con licenza di offendere? Mi sembra un modo di fare tipico di molti italiani per cui chiunque abbia un pò di potere o conoscenza si può arrogare il diritto di trattare gli altri con sufficienza.

Questo modo di fare in America è rarissimo. La gentilezza è ovunque, forse un pò di facciata ma è presente, e nessuno si sognerebbe mai di comportarsi in quel modo. Qui un insegnante che offende  viene licenziato.

Ho studiato all'università italiana e americana e posso fare un confronto tra i professori. Ricordo che in Italia i professori arrivavano ai corsi sempre con un quarto d'ora in ritardo, in alcuni casi anche mezz'ora. Il quarto d'ora accademico. Io so io e voi non siete un cazzo. In America i miei professori arrivavano sempre in anticipo, prima degli studenti, aprivano l'aula e preparavano le diapositive. A fine corso veniva distribuita una scheda valutativa per cui noi studenti "davamo i voti al professore" e quelle schede, compilate in forma anonima, avrebbero influito su una eventuali promozioni, aumenti o licenziamenti. 

La gentilezza tra le persone è l'aspetto che mi ha colpito di più degli Americani e non me l'aspettavo prima di trasferirmi. Ed è presente anche sul lavoro dove il capo parla con tutti sempre da pari a pari e non si sente un Dio in terra. Al Sud Italia, invece, ho conosciuto imprenditori che voi umani non potreste nemmeno immaginare. 

Ma l'acidità, la cafonaggine e la propensione a offendere l'ho ritrovata in questi giorni anche nella semplice lettura dei commenti a dei video su Facebook. Seguo il canale di Piero Armenti "Il mio viaggio a New York". A volte pubblica video in cui cucina o mangia in qualche ristorante o pizzeria di New York. Sono video, divertenti, interessanti, informativi. Ti aspetteresti commenti del tipo "Grazie per il video, mi ha fatto sorridere" o "Interessante questo locale, dove si trova?" Cos'altro vuoi commentare? 

E invece...

Chi gli dice che è grasso e fa schifo come mangia.

Chi gli dice che è sporco.

Chi dice: mi fai vomitare.

Chi gli dà lezioni di cucina con tono altezzoso.

Chi critica la sua ragazza dicendo che mangia da schifo come lui, è sporca, sembra un pò tontolona, non è una brava donna di casa, e sicuramente sta con lui solo per i soldi.

Interessante che se qualcuno fa notare che non possono offendere così, gratuitamente, quelli rispondono che non si tratta di offese ma solo di osservazioni.

Forse negli anni mi sono abituato a un mondo quasi privo di offese ma sono rimasto sorpreso dal numero di commenti pieni di odio, acidità, invidia. Va bene che gli haters ci sono sempre stati ma sembra che i ragazzi italiani stiano diventando sempre più pieni di odio, avvelenati e saccenti. 

Ecco, sono questi gli atteggiamenti che non mi mancano dell'Italia e mi rendono felice di vivere in America. Ci sono tanti altri problemi ma trovo che la mentalità qui sia più solare, ottimista, costruttiva. Le frustrazioni quando ci sono le rivolgono contro se stessi, non contro gli altri. E sento che le persone hanno pari importanza e dignità.

Perché in Italia non è così?

6 commenti:

  1. Pensavo che i social ormai fossero pieni d'odio allo stesso livello dappertutto. Ma anche quando l'argomento è la politica i toni sono un po' migliori tra gli americani?

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    1. Torno a vivere in America3 aprile 2021 alle ore 10:03

      Scusa mi era sfuggito questo commento. I toni sulla politica sono diventati molto accesi anche qui negli ultimo 10-15 anni, direi da Obama in poi. Prima erano molto più civili. Per il resto però noto più ottimismo e mentalità costruttiva ad esempio su YouTube. Mettendo da parte il discorso sui politici, generalmente gli Americani incoraggiano per persone comuni che hanno idee o progetti, gli Italiani scoraggiano.

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  2. Che l'andazzo nei commenti sia molto sull'insulto andante è vero, ma non mi sembra che nei video "esteri" dove commmentano solo stranieri sia molto diverso.

    Quando citi il sud italia poi tieni presente che non rappresenta, ahimè, necessariamente TUTTA l'Italia. Mi riferisco all'esempio dell'università, anche a Milano esiste il quarto d'ora accademico e anche lì i prof arrivano tirati con l'orario, ma la survey di gradimento sul docente esisteva già 15 anni fa, anche se poi viene usata solo ai fini statistici.

    In generale quando parlo con expat ho spesso la percezione che facciano di tutti per ricondursi alla prima fase che hai citato, anche dopo anni e anni di permanenza abroad. Avete scelto di vivere all'estero? Non è l'Italia, nel bene e nel male, deal with it. Alcuni passano il tempo a leggere decine e decine di giornali italiani online, perdendo il contatto con la realtà perchè mediata dalla rappresentazione che fanno questi giornali.

    Nella vita di tutti i giorni sicuramente come italiani del nord siamo meno cordiali dei corrispondenti anglosassoni, ma al sud invece non è proprio il contrario?

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    1. Torno a vivere in America3 aprile 2021 alle ore 10:17

      Scusa mi era sfuggito questo commento. Si certo il Sud non rappresenta tutta l'Italia. Ho vissuto per alcuni mesi anche al Nord e ho notato che al Nord le persone seppur un pò meno socievoli (ma neanche poi tanto) hanno un maggiore senso civico. Ovviamente non si può generalizzare e molti potrebbero criticarmi per questa idea ma è solo la mia esperienza personale.

      Quello che volevo dire con il post è che a volte non me ne rendo più conto e guardo solo i difetti degli Usa ma ci sono tanti aspetti che dò per scontato che mi sono sempre piaciuti e che sono diversi dall'Italia.

      Hai ragione quando dici che a un certo punto bisogna tagliare il cordone ombelicale con l'Italia diciamo così e accettare pregi e difetti del nuovo Paese in cui si vive. Devo dire per che non è facile, se vai all'estero da bambino forse puoi farlo ma se ci vai sui 30 anni saranno inevitabili per molti anni i paragoni con il Paese di origine.

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  3. Io sono alla quarta fase : appena vado in pensione me ne torno A GAMBE LEVATE in Italia ! :-D

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  4. Torno a vivere in America3 aprile 2021 alle ore 09:59

    Alla fase 4 ci arriverò presto anche io. Anzi il sogno sarebbe andare in pensione al massimo a 50-55 anni (ce ne vuole ancora) e cercare di creare entrate passive per quel traguardo che sarebbe un sogno. E poi andare un pò in giro per il mondo e vivere di rendita. E probabilmente fare base in Italia. In Usa non puoi vivere da pensionato. Anche se teoricamente c'è il Medicare , il sistema sanitario americano mi spaventa.

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