Piu' vivo negli Stati Uniti e piu' mi rendo conto di come la vita dei giovani americani sia piuttosto diversa da quella dei giovani italiani.
Ne ho gia' accennato in qualche post tempo fa.
Alcuni esempi:
La figlia della signora che viaggia con me ha circa 25 anni. Studia all'universita' ed e' prossima alla laurea. Ha perso un paio di anni per stare accanto al padre malato, altrimenti a 23 anni si sarebbe gia' laureata (come tutti qui perche' pratiamente non esiste il fuori corso). L'high school, infatti, dura 4 anni quindi da 18 anni a 22 anni si va al college e normalmente a 23 si e' gia' laureati.
Questa ragazza studia e lavora come baby sitter. E' vero che questa e' una zona di ricchi, comunque e' stata assunta da questa famiglia che le da' uno stipendio fisso mensile di ben $ 3500 al mese! Deve essere sempre disponibile quando hanno bisogno, a volte deve dormire con i bambini ma alla fine va da loro non piu' di tre giorni (o notti) a settimana. Hanno concordato che non la chiamano quando ha i corsi o gli esami.
Il fratello di questa ragazza ha studiato culinary arts in una buona universita'. Appassionato di cibo, ha fatto qualche anno di gavetta in vari ristoranti fin quando, tramite vecchie conoscenze del periodo universitario, ha conosciuto un gruppo di investitori, ragazzi sulla trentina, che hanno da poco aperto cinque ristoranti e gli hanno proposto di fare da manager-coordinatore. Ha 26 anni. Stipendio: 130 mila dollari.
Hanno assunto una ragazza nuova da me. Laureata a 22 anni. Durante il periodo di studi ha lavorato in pizzeria, fast food, negozio di abbigliamento. Dopo la laurea ha lavorato in un ufficio vicino New York e ora e' da noi. Da quanto ho capito il suo stipendio e' tra i 60 e i 70 mila l'anno. Ripeto, 23 anni, con pochissima esperienza alle spalle, a un anno dalla laurea.
Pochi giorni fa ho conosciuto una sua amica che lavora in ospedale come assistente di un dottore che si occupa di bambini. Lavora 3 giorni a settimana e fa il turno di notte. Anche lei sui 23 anni e laureata da un anno. Stipendio...80 mila l'anno. E' vero che per pagarsi il College (l'universita' qui la chiamano cosi, University suona strano) ha dovuto chiedere un loan, ovvero un prestito alla banca ma sembra non avere problemi. In qualche anno di lavoro, dice, riuscira' a saldare i debiti.
Quando parli con questi ragazzi ti rendi conto che sono molto simili: preparati nei loro campi grazie al College che e' focalizzato al mondo del lavoro, con una cultura generale non molto vasta, per usare un eufemismo, con molti lavori alle spalle, molto entusiasmo e voglia di lavorare.
Sono ragazzi normali, certamente non piu' in gamba di milioni ragazzi italiani che pero' vivono il dramma della disoccupazione o la condizione dei lavori precari pagati quattro euro.
Loro invece sono sereni, a 25-30 anni hanno qualche anno di esperienza alle spalle, un buono stipendio, una carriera avviata. Alcuni chiedono gia' il mutuo per acquistare una casa. E naturalmente questa marea di giovani che guadagnano bene gia' cosi' presto fanno una cosa molto semplice: fanno girare l'economia.
Ok e' vero, per tanti ragazzi con un buono stipendio ce ne sono tanti altri sfruttati con il minimum wage, la paga minima,... pero' anche questo minimum wage per lavori meno qualificati come ad esempio il cassiere di supermercato (spesso i ragazzini o i neo emigrati come me anni fa), si puo' aggirare sui 1000 euro italiani. Non proprio male come minimum wage se un ragazzino di 16 anni in USA prende quanto molti professionisti laureati in Italia. Ma tornando al mio punto, e' assodato: il giovane "medio" ameriano vive un'esistenza serena e puo' programmare un futuro senza problemi. Spero che arrivi presto il giorno in cui questo sara' possibile anche in Italia.
lunedì 26 gennaio 2015
sabato 17 gennaio 2015
Natale negli Stati Uniti
Ciao a tutti, rieccomi.
Il Natale e' trascorso da qualche settimana e ogni volta che lo ho trascorso lontano dall'Italia, lo ho vissuto con una certa indifferenza.
Mi piace l'atmosfera natalizia ma non poterlo trascorrere con la mia famiglia in Italia me lo rende un giorno normale o quasi.
Comunque voglio parlarvi di alcune particolarita' sul natale americano.
Neverending Christmas
Il periodo natalizio e' infinito, lunghissimo.
Gia' dopo il giorno di Thanksgiving, alla fine di Novembre, tutto inizia a colorarsi di rosso e bianco e ovunque si inizia a respirare l'atmosfera natalizia. Due mesi prima del Natale!
I negozi riempiono gli scaffali di luminarie, cioccolattini, cappellini di Santa Claus, alberelli di Natale, decorazioni di tutti i tipi da appendere all'albero. E ovunque iniziano a riecheggiare canzoni come Christmas Time is here, All I want for Christmas is you, Santa is coming to town.
Case illuminate
Come i negozi, anche le case iniziano a colorarsi di Natale. In molte zone residenziali si scatenano delle vere e proprie gare su chi illumina l'esterno della propria casa nel modo piu' creativo e luminoso. Alcune case e alcuni quartieri diventano tanto spettacolari che c'e' gente che va a farsi un giro per visitarli con i propri figli.
Uffici e Secret Santa
Anche se non tutti sono cattolici, l'atmosfera natalizia e' palpabile anche negli uffici. Chi vuole fa dei regalini ai colleghi ai quali e piu' legato...o, come nel mio caso, a tutti i colleghi senza fare differenze.
Alcuni uffici fanno Secret Santa. Si stabilisce una cifra, chesso' $10 o $20, e ogni impiegato deve comprare un regalino ad un altro, non andando oltre la cifra stabilita. Ognuno pesca il bigliettino con il nome di un collega e non dice il nome a nessuno. Appunto un Secret Santa (Claus). E poi pochi giorni prima di Natale, magari alla fine di una cena aziendale, si tirano fuori i regali e ognuno ne ricevera' uno dal suo Secret Santa.
Cartoline di auguri
A parte le classiche cartoline di Auguri che si possono comprare in ogni supermercato, qui usano molto anche le cartoline personalizzate con foto di cani, gatti o figli del mittente. O a volte anche foto del mittente con la propria fidanzata. Non riesco a decidermi se e' una cosa bella o una pacchianata.
Da un lato sembra che il mittente voglia bisogno di attenzione: guardate come e' bello il mio cane, il mio gatto, i miei figli, la mia nuova fidanzata. Dall'altra pero' e' anche un modo simpatico per far sentire per un attimo piu' vicini alla propria famiglia parenti e amici che abitano lontano e che non si vedono da anni.
Senso della famiglia
Dopo un'esperienza personale e dopo averne ascoltate altre simili mi sto convincendo che il senso di famiglia qui e' leggermente diverso da quello in Italia. Si e' vero, festeggiano il Natale come da noi, e tutte le famiglie cercano di essere unite ma mi ha stupito il fatto che spesso non si aspetta che ci siano tutti per iniziare a cenare assieme. Le donne cucinano e si spizzica di qua e di la. Chi c'e' c'e'. Chi arriva prima spizzica di piu'. Non ci si siede tutti attorno alla tavola. "E' pronto! Tutti a tavola!" e' una frase che non ho mai sentito qui.
Radio City Christmas Spectacular
Si tratta dello spettacolo natalizio per eccellenza a NY. Se venite da queste parti nel perido natalizio dovete andare a vederlo. Solo entrare a Radio City vi fara' probabilmente emozionare; con i suiu seimila posti a sedere e' il teatro piu' grande del mondo.
Ho visto questo spettacolo piu' volte ed e' davvero spettacolare. Ancora non riesco a capire come fanno a cambiare quelle scenografie nel giro di pochi secondi.
E' uno show che rispecchia molto lo spirito del Natale americano, molto legato al consumismo, ai regali, ai bambini e a Santa Claus. Anche se questi sono i temi principali i balletti delle Rocketts sono qualcosa di eccezionale, decine di ballerine sincronizzate alla perfezione.
Devo dire che tutta questa abbuffata di scenografie e balletti tra regali, Babbi Natale, soldatini e ballerine viene poi bilanciata dall'ultima scena della nativita' in cui portano sul palco anche decine di animali e sembra quasi di entrare dentro a un immenso presepe.
Insomma un altro Natale e' passato. Lo ho trascorso lontano dall'Italia ma va bene cosi'. La mia vita e' qui e tra alti e bassi sento che sta procedendo per il meglio.
Stay tuned for more updates.
E Buon 2015 a tutti!
Il Natale e' trascorso da qualche settimana e ogni volta che lo ho trascorso lontano dall'Italia, lo ho vissuto con una certa indifferenza.
Mi piace l'atmosfera natalizia ma non poterlo trascorrere con la mia famiglia in Italia me lo rende un giorno normale o quasi.
Comunque voglio parlarvi di alcune particolarita' sul natale americano.
Neverending Christmas
Il periodo natalizio e' infinito, lunghissimo.
Gia' dopo il giorno di Thanksgiving, alla fine di Novembre, tutto inizia a colorarsi di rosso e bianco e ovunque si inizia a respirare l'atmosfera natalizia. Due mesi prima del Natale!
I negozi riempiono gli scaffali di luminarie, cioccolattini, cappellini di Santa Claus, alberelli di Natale, decorazioni di tutti i tipi da appendere all'albero. E ovunque iniziano a riecheggiare canzoni come Christmas Time is here, All I want for Christmas is you, Santa is coming to town.
Case illuminate
Come i negozi, anche le case iniziano a colorarsi di Natale. In molte zone residenziali si scatenano delle vere e proprie gare su chi illumina l'esterno della propria casa nel modo piu' creativo e luminoso. Alcune case e alcuni quartieri diventano tanto spettacolari che c'e' gente che va a farsi un giro per visitarli con i propri figli.
Uffici e Secret Santa
Anche se non tutti sono cattolici, l'atmosfera natalizia e' palpabile anche negli uffici. Chi vuole fa dei regalini ai colleghi ai quali e piu' legato...o, come nel mio caso, a tutti i colleghi senza fare differenze.
Alcuni uffici fanno Secret Santa. Si stabilisce una cifra, chesso' $10 o $20, e ogni impiegato deve comprare un regalino ad un altro, non andando oltre la cifra stabilita. Ognuno pesca il bigliettino con il nome di un collega e non dice il nome a nessuno. Appunto un Secret Santa (Claus). E poi pochi giorni prima di Natale, magari alla fine di una cena aziendale, si tirano fuori i regali e ognuno ne ricevera' uno dal suo Secret Santa.
Cartoline di auguri
A parte le classiche cartoline di Auguri che si possono comprare in ogni supermercato, qui usano molto anche le cartoline personalizzate con foto di cani, gatti o figli del mittente. O a volte anche foto del mittente con la propria fidanzata. Non riesco a decidermi se e' una cosa bella o una pacchianata.
Da un lato sembra che il mittente voglia bisogno di attenzione: guardate come e' bello il mio cane, il mio gatto, i miei figli, la mia nuova fidanzata. Dall'altra pero' e' anche un modo simpatico per far sentire per un attimo piu' vicini alla propria famiglia parenti e amici che abitano lontano e che non si vedono da anni.
Senso della famiglia
Dopo un'esperienza personale e dopo averne ascoltate altre simili mi sto convincendo che il senso di famiglia qui e' leggermente diverso da quello in Italia. Si e' vero, festeggiano il Natale come da noi, e tutte le famiglie cercano di essere unite ma mi ha stupito il fatto che spesso non si aspetta che ci siano tutti per iniziare a cenare assieme. Le donne cucinano e si spizzica di qua e di la. Chi c'e' c'e'. Chi arriva prima spizzica di piu'. Non ci si siede tutti attorno alla tavola. "E' pronto! Tutti a tavola!" e' una frase che non ho mai sentito qui.
Radio City Christmas Spectacular
Si tratta dello spettacolo natalizio per eccellenza a NY. Se venite da queste parti nel perido natalizio dovete andare a vederlo. Solo entrare a Radio City vi fara' probabilmente emozionare; con i suiu seimila posti a sedere e' il teatro piu' grande del mondo.
Ho visto questo spettacolo piu' volte ed e' davvero spettacolare. Ancora non riesco a capire come fanno a cambiare quelle scenografie nel giro di pochi secondi.
E' uno show che rispecchia molto lo spirito del Natale americano, molto legato al consumismo, ai regali, ai bambini e a Santa Claus. Anche se questi sono i temi principali i balletti delle Rocketts sono qualcosa di eccezionale, decine di ballerine sincronizzate alla perfezione.
Devo dire che tutta questa abbuffata di scenografie e balletti tra regali, Babbi Natale, soldatini e ballerine viene poi bilanciata dall'ultima scena della nativita' in cui portano sul palco anche decine di animali e sembra quasi di entrare dentro a un immenso presepe.
Insomma un altro Natale e' passato. Lo ho trascorso lontano dall'Italia ma va bene cosi'. La mia vita e' qui e tra alti e bassi sento che sta procedendo per il meglio.
Stay tuned for more updates.
E Buon 2015 a tutti!
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