Una mia collega americana e suo marito di origini italiane sono stati in Italia per tre settimane. Oggi la collega e' tornata in ufficio e mi sono fatto raccontare del suo viaggio. Sono andati li' essenzialmente per trasferire dei soldi che hanno da molti anni alle Poste, credo su un libretto postale, e visto che c'erano ne hanno approfittato per farsi queste tre settimane di vacanza con i parenti italiani del marito. La collega e' rimasta incantata dall'Italia, mi ha mostrato entusiasta un sacco di foto di castelli, chiese, cittadine di mare e praticamente tutto cio' che hanno gustato in Italia cavatelli, pasta al forno, spaghetti aglio e olio, sfogliatelle, gelati, tutto buonissimo, anche i piatti per noi meno elaborati. Ne parlava estasiata.
Poi mi ha raccontato delle Poste. Il primo giorno la persona allo sportello li ha trattati con sufficienza dicendo che quel giorno "c'erano le pensioni da pagare" e quindi invece di assistirli o di dirgli di tornare piu' tardi (probabilmente non c'erano numerini) gli ha detto di andare ad un altro ufficio postale in una cittadina limitrofa. Sono andati li' il giorno successivo ma gli hanno detto che gli avevano dato un'informazione sbagliata e dovevano tornare al primo ufficio postale perche' il conto era radicato li'. Quindi sono tornati al primo ufficio e dopo ore di attesa, tra regole delle file poco chiare, impiegati scorbutici e poco pazienti, sono riusciti a capire che dovevano ritornare quando c'era il direttore. Quindi un altro giorno hanno finalmente parlato con il direttore che pero' ha cercato di convincerli a tenere i loro soldi li'. Ovviamente non si sono fatti convincere e dopo quattro giorni l'ufficio postale gli ha finalmente dato un assegno o qualcosa del genere. Con quell'assegno hanno poi dovuto aprire un conto in una banca per poi trasferire i soldi da quella banca alla loro banca americana. Tutto questo sono riusciti a concluderlo il giorno prima della partenza. Insomma se non avessero programmato una vacanza di tre settimane probabilmente non sarebbero riusciti a trasferire i loro soldi. La collega non si capacitava come potesse essere cosi' difficile in Italia fare una cosa per la quale in America ci avrebbero impiegato poche ore. E mi ha detto che nonostante fosse innamorata dell'Italia, non avrebbe mai potuto viverci per lunghi periodi.
E io mi spiego sempre piu' perche' le aziende americane preferiscono non investire in Italia. Burocrazia, cialtroneria e inefficienza. Questa e' l'Italia di oggi. Speriamo che cambi.
venerdì 6 giugno 2014
Mortgage, mutuo, vivere in affitto, comprare casa
Ciao a tutti, come va? Qui tra Connecticut e New York tutto procede bene.
In attesa che il mio capo mi dia il via per iniziare le pratiche per la green card a volte mi proietto con il pensiero un po' in la' quando tra qualche anno potrei avere finalmente la sicurezza di poter restare stabilmente in Usa. A quel punto dovrei decidere se comprare una piccola casa, un appartamento o continuare a vivere in affitto. Non avendo mai comprato una casa in Italia, e neanche in Usa, non conosco bene questi aspetti. Una cosa che mi ha incuriosito parlando con qualche americano e' il mortgage ovvero il mutuo sulla casa. Ricordo ancora quando in Italia i miei genitori finirono di pagare i debiti per la casa. Fu un giorno di festa, un traguardo importante da celebrare.
Invece qui in Usa anche se aveste la possibilita' economica di acquistare una casa senza contrarre debiti centinaia probabilmente vi prenderebbero per pazzi perche' bisogna avere un mortgage.
Logicamente un italiano come me pensa: ma non e' meglio togliersi il debito al piu' presto possibile? No, non e' meglio perche' se ho capito bene il mutuo mensile e' una spesa che consente quindi di far pagare meno tasse quando si fa la dichiarazione dei redditi annuale. Quindi finche' si lavora e' meglio avere questa spesa. Non so, in Italia come funziona? Si possono detrarre le spese del mutuo? Magari funziona allo stesso modo.
Un'altra cosa interessante e' legata alla credit history di cui ho parlato piu' volte. Sostanzialmente qui quasi tutti si costruiscono una storia di credito facendo acquisti con carta di credito. Negli anni, in base alla puntualita' dei pagamenti con le credit cards, ognuno si costruisce un credit score, ovvero una reputazione, un punteggio che dimostra l'affidabilita' come debitore.
Questo punteggio, che varia sempre in base alla vostra puntualita' nei pagamenti, entra in gioco in molte occasioni come ad esempio quando devono affittarvi una casa, quando dovete comprare una macchina a rate o quando dovete chiedere un mutuo sulla casa. Poiche' qui e' il regno della meritocrazia, piu' alto sara' il vostro credit score e piu' bassa sara' la percentuale di interessi che vi faranno pagare. Quindi anche 1 o 2 punti percentuali in meno fanno una grande differenza quando dovete acquistare una casa con un mutuo.
Detto questo e' ancora presto per prendere una decisione. Lo faro' solo quando avro' la certezza della carta verde, magari tra 3-4 anni. Probabilmente una casa non fa per me. Ancora non riesco a capire come fanno molti Americani a pagare anche 15-20mila dollari di tasse annuali sulla casa (l'IMU a confronto e' una barzelletta). Ovviamente le tasse sulla casa variano considerevolmente in base alla citta' in cui si vive, a volte anche in base ai quartieri della stessa citta'. Oltre alle tasse sulla casa ci sono da considerare le spese per la manutenzione che per le fragili casette in legno americane possono diventare eccessive soprattutto se bisogna chiamare un imbianchino, un idraulico, un elettricista, un muratore. Poi non mi va l'idea di trascorrere il weekend a tagliare l'erba, togliere le foglie secche, spalare la neve...dopo aver lavorato dal lunedi' al venerdi lavorare anche il weekend attorno casa non fa per me.
Quindi potrei considerare di acquistare un appartamento anche se spesso mi chiedo se non sia preferibile restare in affitto a vita. Insomma ci sono pro e contro ma ho tempo per informami e prendere una decisione. Qualcuno di voi che vive in Usa ha acquistato una casa o un appartamento? Preferite vivere in affitto?
In attesa che il mio capo mi dia il via per iniziare le pratiche per la green card a volte mi proietto con il pensiero un po' in la' quando tra qualche anno potrei avere finalmente la sicurezza di poter restare stabilmente in Usa. A quel punto dovrei decidere se comprare una piccola casa, un appartamento o continuare a vivere in affitto. Non avendo mai comprato una casa in Italia, e neanche in Usa, non conosco bene questi aspetti. Una cosa che mi ha incuriosito parlando con qualche americano e' il mortgage ovvero il mutuo sulla casa. Ricordo ancora quando in Italia i miei genitori finirono di pagare i debiti per la casa. Fu un giorno di festa, un traguardo importante da celebrare.
Invece qui in Usa anche se aveste la possibilita' economica di acquistare una casa senza contrarre debiti centinaia probabilmente vi prenderebbero per pazzi perche' bisogna avere un mortgage.
Logicamente un italiano come me pensa: ma non e' meglio togliersi il debito al piu' presto possibile? No, non e' meglio perche' se ho capito bene il mutuo mensile e' una spesa che consente quindi di far pagare meno tasse quando si fa la dichiarazione dei redditi annuale. Quindi finche' si lavora e' meglio avere questa spesa. Non so, in Italia come funziona? Si possono detrarre le spese del mutuo? Magari funziona allo stesso modo.
Un'altra cosa interessante e' legata alla credit history di cui ho parlato piu' volte. Sostanzialmente qui quasi tutti si costruiscono una storia di credito facendo acquisti con carta di credito. Negli anni, in base alla puntualita' dei pagamenti con le credit cards, ognuno si costruisce un credit score, ovvero una reputazione, un punteggio che dimostra l'affidabilita' come debitore.
Questo punteggio, che varia sempre in base alla vostra puntualita' nei pagamenti, entra in gioco in molte occasioni come ad esempio quando devono affittarvi una casa, quando dovete comprare una macchina a rate o quando dovete chiedere un mutuo sulla casa. Poiche' qui e' il regno della meritocrazia, piu' alto sara' il vostro credit score e piu' bassa sara' la percentuale di interessi che vi faranno pagare. Quindi anche 1 o 2 punti percentuali in meno fanno una grande differenza quando dovete acquistare una casa con un mutuo.
Detto questo e' ancora presto per prendere una decisione. Lo faro' solo quando avro' la certezza della carta verde, magari tra 3-4 anni. Probabilmente una casa non fa per me. Ancora non riesco a capire come fanno molti Americani a pagare anche 15-20mila dollari di tasse annuali sulla casa (l'IMU a confronto e' una barzelletta). Ovviamente le tasse sulla casa variano considerevolmente in base alla citta' in cui si vive, a volte anche in base ai quartieri della stessa citta'. Oltre alle tasse sulla casa ci sono da considerare le spese per la manutenzione che per le fragili casette in legno americane possono diventare eccessive soprattutto se bisogna chiamare un imbianchino, un idraulico, un elettricista, un muratore. Poi non mi va l'idea di trascorrere il weekend a tagliare l'erba, togliere le foglie secche, spalare la neve...dopo aver lavorato dal lunedi' al venerdi lavorare anche il weekend attorno casa non fa per me.
Quindi potrei considerare di acquistare un appartamento anche se spesso mi chiedo se non sia preferibile restare in affitto a vita. Insomma ci sono pro e contro ma ho tempo per informami e prendere una decisione. Qualcuno di voi che vive in Usa ha acquistato una casa o un appartamento? Preferite vivere in affitto?
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