Come sapete a maggio di quest'anno sono trascorsi 5 anni dall'ottenimento della green card, e ho potuto fare domanda per la cittadinanza americana. Il procedimento dura un anno o anche più e le tappe sono attendere la convocazione per le impronte digitali, attendere la data per il colloquio per la naturalizzazione e, se tutto va bene, attendere la data del giuramento e della cerimonia in cui ti viene finalmente dato il certificato di naturalizzazione. E sei un cittadino americano.
Nelle settimane passate, un pò a sorpresa, l'USCIS mi ha comunicato che per le impronte digitali avrebbero utilizzato quelle già prese cinque anni fa, quando feci domanda per la green card. Quindi non ci sarebbe stato bisogno di una nuova rilevazione in una delle loro sedi. Ottimo. La prossima tappa, dopo i loro vari controlli, sarebbe stato il colloquio con un ufficiale dell'USCIS ma normalmente trascorrono molti mesi dalla fase delle impronte digitali e relativi controlli sul criminal records e la data del colloquio.
Quindi - penso - cosa mai può essere questa lettera? Spero non un intoppo o la richiesta di informazioni addizionali da inviare. Apro lentamente ed è la convocazione, a fine settembre, per il colloquio! Wow, velocissimi. In cosa consiste il colloquio? Comprende un test orale in cui un ufficiale dell'USCUS mi farà 10 domande sulla storia e la costituzione degli Stati Uniti e dovrò rispondere correttamente ad almeno sei domande. Credo mi faranno anche leggere e scrivere qualcosa in inglese per assicurarsi del mio livello di inglese e forse mi faranno qualche domanda sui miei anni passati, perché sono tornato in Italia per qualche anno e poi sono ritornato in Usa, perché voglio diventare un cittadino americano. Non ho esattamente idea esattamente cosa aspettarmi e inizia a salire un pò di tensione.
In realtà, come dico a tutti, il traguardo importante è stato l'ottenimento della green card perché solo pochi anni fa finalmente mi ha liberato dai visti rinnovabili (costosi e non rinnovabili all'infinito) che mi tenevano legato a una specifica compagnia e, poiché il rinnovo non era mai garantito, mi teneva sempre con un piede dentro e uno fuori. Ma ora la cittadinanza assume un valore importante perché è il gradino più alto e il completamento di un percorso durato 15 anni e sembra una vita quando, appena laureato in Italia, sognavo ad occhi aperti di trasferirmi nel luogo che avevo sempre amato sin da bambino ma non avevo la minima idea di come e se ce l'avrei mai fatta. Ora dopo tanti anni, e dopo un rapporto a tratti burrascoso di amore-odio, sento gli States come il mio Paese anche se non ripudio le mie radici italiane. Non è possibile farlo quando hai vissuto i primi 27 anni della tua vita in Italia. Ci siamo quasi, il traguardo finale è vicino. Vi tengo aggiornati.
Chissà se ti faranno pure delle domande riguardo il tuo blog 😄
RispondiEliminaSpero di no, ne ho dette tante sul sistema sanitario americano... :)
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