sabato 26 ottobre 2019

Le zucche e i secchielli blu di Halloween

Si stanno diffondendo in Usa i secchielli a forma di zucca BLU accanto a quelli classici ARANCIONI. E' un'iniziativa legata all'autismo. Poiché i bambini affetti da autismo potrebbero avere qualche problema di comunicazione quando bussano alle porte di casa per dire "Trick or treat?", il secchiello blu sta ad indicare a chi apre la porta che il bambino non è maleducato se non dice ma ha semplicemente qualche piccolo problema comunicativo. L'iniziativa sembra aver suscitato approvazione ma anche qualche critica. 
Se ho capito bene, poi, le zucche vere e proprie di colore blu, non i secchielli, le zucche che i padroni di casa lasciano fuori casa accanto alle classiche arancioni stanno ad indicare ai bambini con problemi alimentari, che non possono mangiare dolci, che i padroni di quella casa hanno pensato anche a loro e sono attrezzati perché gli doneranno piccoli giocattoli invece che dolci. Ma tra secchielli blu che indicano una cosa e le zucche blu che indicano un'altra non si creerà confusione?
Ai bambini autistici daranno macchinine insulse o adesivi a forma di stelle ma quelli si aspettano mini twix, kit kit e milky way e loro (giustamente) si incavoleranno?

mercoledì 16 ottobre 2019

Halloween, una festa commerciale dalle origini pagane

A inizio ottobre i giardini delle case americane si trasformano in set da film horror pieni di zucche malefiche, fantasmi, scheletri, gatti neri, pipistrelli, calderoni e streghe. Già da settembre, in realtà, i negozi dedicano intere sezioni a decorazioni macabre e inquietanti e riempiono gli scaffali di grandi buste di dolciumi che verranno poi distribuiti a milioni di ragazzini che il 31 ottobre si riverseranno nei quartieri residenziali per bussare alle porte di casa con la nota formula del trick or treat?
È la tradizione di Halloween, una delle feste più importanti negli Stati Uniti e seconda, per introiti commerciali, solo al Natale. Anche se oggi è contraddistinta da una forte dimensione consumistica, la festa di Halloween ha origini molto antiche che risalgono ai tempi delle popolazioni celtiche. Per i Celti l’anno era essenzialmente diviso in due, una parte “solare” legata ai raccolti e l’altra più oscura legata al freddo e a un senso di incertezza. Il passaggio tra il vecchio e il nuovo anno veniva celebrato il 1 novembre con la festa dello Shamain e la notte precedente era carica di tensione perché si credeva che proprio in quelle ore il mondo dei vivi potesse intersecarsi con quello dei morti e le anime dei defunti e gli spiriti maligni potevano tornare sotto forma di fantasmi a perseguitare i vivi. Per tenerli buoni tutti lasciavano fuori casa cibi, bevande e particolarissime lanterne artigianali, costruite da rape incavate. Queste precauzioni avrebbero tenuto alla larga le anime dei morti e in più le avrebbero guidate al loro mondo.
Quando la religione cristiana si diffuse nei territori del nord Europa, le tradizioni cristiane si sovrapposero a quelle pagane. La Chiesa cercò di contrastare la festa dello Shamain spostando il giorno dedicato al culto dei santi, All Hallows Day, che si teneva a maggio, al 1 novembre. La vigilia di di questa festa venne chiamata All Hallows Eve che dopo varie trasformazioni divenne Halloween. L’intento della Chiesa funzionò solo in parte perché Halloween restò saldamente legata alle tradizioni pagane anche se fece proprie alcune tradizioni cristiane. L’usanza del trick or treat, ad esempio, nasce dalla tradizione del Souling per cui il 2 novembre i bambini delle famiglie più povere bussavano alle porte delle famiglie agiate per chiedere cibo, in particolare le souls cakes (dolci per le anime), in cambio di preghiere per le anime dei loro cari. In questo modo sarebbero ascese al cielo più velocemente. Il Guising era un’altra tradizione simile al souling per cui i bambini bussavano, mascherati, alle porte delle case per chiedere oldi, cibo o bevande in cambio di canzoni, brevi scenette teatrali o poesie. Quando Irlandesi e Scozzesi emigrarono negli Stati Uniti, queste due tradizioni cristiane si intrecciarono dando vita al trick or treat.
Ma il vero simbolo di Halloween è senza dubbio Jack-O-lantern la zucca incavata, dalle espressioni spaventose, con una candela al suo interno. Il nome della zucca prende origine da una antica leggenda irlandese. Stingy Jack era un vecchio astuto, avaro e ubriacone che amava fare scherzi a tutti, inclusi amici e familiari. Una sera il diavolo andò da lui per reclamare la sua anima. Jack era ubriaco al solito locale e chiese al diavolo di esaudire un desiderio: bere un ultimo bicchiere assieme a lui. Il diavolo acconsentì ma, al momento di pagare, Jack disse di non avere soldi e chiese al diavolo di trasformarsi in moneta per poter saldare il conto. Il diavolo accettò ma Jack, invece di pagare, mise in tasca la moneta assieme a un piccolo crocifisso che impedì al diavolo di tornare alla sua forma originaria. Jack gli estorse una promessa: il diavolo lo avrebbe lasciato in pace per dieci anni e lui lo avrebbe fatto tornare alla sua forma originaria. Il diavolo acconsentì e dopo 10 anni tornò da lui, ma Jack lo ingannò di nuovo. Gli chiese di prendere una mela su un albero ma quando il diavolo si arrampicò sull’albero, Jack intagliò una croce sulla corteccia. Il diavolo restò bloccato e Jack gli estorse una nuova, e più importante, promessa: il diavolo non avrebbe mai preso la sua anima. Quando Jack morì andò a bussare alle porte del paradiso ma Dio non volle aprirgli. Andò quindi a bussare alle porte dell’inferno ma il diavolo mantenne la sua promessa e non lo fece entrare. Ebbe solo un piccolo moto di compassione e gli lanciò un carbone acceso che mise in una rapa per farne una lanterna. Fu così che Jack iniziò il suo peregrinare notturno fu così che nacque l’usanza delle zucche incavate, che negli Stati Uniti sostituirono le rape usate in Europa, per aiutare Jack a trovare la sua strada.

mercoledì 9 ottobre 2019

YouTuber americani che raccontano l'Italia

Ciao a tutti, chi mi segue da tempo sa che il mio blog racconta la quotidianità e le curiosità degli Stati Uniti da un punto di vista italiano. Ma in rete si trovano anche esperienze speculari, ovvero ragazzi americani che si sono trasferiti in Italia e raccontano la quotidianità e le curiosità italiane da un punto di vista americano.

Vorrei segnalarvi non dei blog ma tre canali youtube di tre ragazzi americani. In realtà due vivono in Italia e una ci ha vissuto per poco tempo ma tornata in America continua a fare video in italiano.


La prima è Tia Taylor. Lei è molto simile a me per gli aspetti culturali che ama raccontare e tra l'altro è proprio la mia storia speculare perché è  originaria del Connecticut in cui vivo ma si è trasferita da qualche anno in Italia. Credo che abbia vissuto in un piccolo paese del Connecticut che lei trovava un pò noioso e ora vive a Milano. Proprio come me che ho vissuto in un piccolo paese del Sud dove non accade mai molto e ora anche se non ci vivo, mi trovo ogni giorno per lavoro a New York. Tia ha un ragazzo italiano e a volte fanno video assieme. Davvero interessanti i suoi video. Come ad esempio questo sul reverse culture shock.


Briller è un altro Youtuber americano che si è trasferito in Italia. Ha una ragazza italiana molto simpatica, Sonia, e hanno annunciato che si sposeranno presto. Briller, come Tia, ama l'Italia e riesce a raccontare le differenze con gli States e anche le tante incongruenze italiane sempre con molta attenzione, parlando spesso anche dei difetti e delle inefficienze italiane ma senza mai urtare la suscettibilità dei followers più sensibili. In definitiva si vede che adora l'Italia e riesce a passare su anche alle tante cose che non vanno bene nel Bel Paese.
Ecco un video su alcune cose normali in Italia ma strane in Usa:


Kenna Burke è una nuova YouTuber che seguo da poco. E' giovanissima, credo abbia meno di 20 anni ma è molto molto solare e simpatica. E non ho mai sentito un'americana parlare l'italiano così bene. Ha studiato per qualche mese in Italia ed è tornata nel suo Texas. Davvero molto brava ed emergente, direi, perché in pochissimo tempo ha già raggiunto oltre 80K followers e credo arriverà presto oltre i 100K.
Qui Kenna parla delle differenze tra liceo italiano e high school americano. Interessante e divertente:



E voi conoscete altri YouTuber americani che raccontano l'Italia?