sabato 4 luglio 2020

Il coronavirus negli Stati Uniti

Se in Italia la diffusione del virus ha rallentato e le persone sono quasi tornate alla normalità, qui in Usa la situazione è ancora incerta. In Connecticut siamo in una graduale fase di uscita, più avanzata rispetto a New York, e molti locali, ristoranti, negozi e uffici hanno riaperto seppur con tutte le dovute precauzioni, come l'obbligo di indossare la mascherina e mantenere il social distancing. In altri stati i contagi stanno di nuovo aumentando.

Io sono tornato in ufficio ma credo che ci vorranno mesi per tornare alla normalità. Per me non è facile indossare la mascherina per circa 10 ore al giorno tra treno, metro, e ufficio, ma seguo le regole dello stato e della mia compagnia.

A mente fredda faccio delle considerazioni sui primi mesi con questo ospite sgradito e sulle differenze in cui abbiamo vissuto la pandemia in Usa e in Italia con il disclaimer che è sempre lo stesso: Non voglio fare polemiche. Mi piace solo rilevare differenze culturali e curiosità. Ok sulle notizie dei quotidiani italiani sugli Usa ho una lieve vena polemica...

Ma iniziamo dalla quarantena.
In Italia, con mia grande sorpresa, le autorità sono state severe e rigorose, sicuramente più di quelle americane. La quarantena è stata obbligata e chi voleva uscire doveva munirsi di autocertificazione. Dopo un bel periodo di solidarietà tra le persone in cui tutti cantavano sui balconi e facevano gli applausi simbolico a medici e infermieri, si è creato un clima diverso, più sospettoso, tra controlli e multe per chi non rispettava le regole e cittadini che sputavano odio contro chi non rispettava le regole. Mi hanno fatto sorridere i video de video amatori indignati che scendevano in strada a riprendere i corridori nei parchi non rendendosi conto che anche loro in quel momento facevano parte dell'assembramento contro cui si indignavano. Ma direi che è normale: alla lunga una quarantena porta sempre impazienza e malumori tra le persone.

In Usa ogni stato ha deciso in piena autonomia e la sensazione complessiva è stata una quarantena non obbligata ma fortemente consigliata. E' vero che hanno chiuso tutto e hanno vietato gli assembramenti ma non ci sono state autocertificazioni, multe o poliziotti che sgridavano i cittadini se stavano in giro o peggio ancora senza mascherina. Credo che sia impossibile obbligare a stare in casa per legge e quindi non ci hanno provato nemmeno. Ora che stanno riaprendo, nei locali pubblici c'è l'obbligo di indossare la mascherina e di rispettare il social distancing. I ristoranti hanno aperto solo all'aperto e con distanze tra i tavoli. Molti negozi hanno riaperto mentre altri ricevono i clienti solo per appuntamento oppure per consegnare velocemente gli ordini fatti online. Specialisti o dentisti ti misurano la febbre in macchina e ti fanno entrare nello studio medico solo dopo che hai compilato un modulo in cui confermi che non hai sintomi riconducibili al virus.

Ma veniamo a ciò che mi ha più colpito negli ultimi mesi: il modo in cui i media italiani hanno raccontato la pandemia in Usa. Ho notato che molte notizie sono state modificate ad arte vuoi per sensazionalismo, vuoi per superficialità o poca conoscenza degli Usa o per puro e semplice antiamericanismo.
Ecco alcuni esempi:

1)
HANNO VOLUTO FAR CREDERE
che ad Hart Island fossero state create fosse comuni perché i morti per il coronavirus stavano aumentando inesorabilmente, come se gli ospedali newyorkesi fossero pieni di cadaveri a causa del loro sistema sanitario discutibile e quindi l'unica soluzione era seppellirli in fosse comuni.
IN REALTA'
gli ospedali di New York hanno retto benissimo (anche io avevo dei dubbi ma mi sono ricreduto). Hart Island è una piccola isola in cui da decenni vengono seppelliti i corpi di chi muore in solitudine senza che il corpo venga reclamato dalla famiglia e possa organizzare il funerale. Quindi non si tratta di fosse comuni legate al virus e ad essere precisi non si tratta neanche di "fosse comuni" perché i corpi non vengono ammassati in delle fosse ma vengono seppelliti in delle bare di legno. Verto non sono belle immagini ma fosse comuni vuol dire qualcosa di diverso. Purtroppo come sempre in questi casi la notizia "Fosse comuni a New York" ha fatto il giro del mondo e pochi si sono documentati su cosa sia davvero Hart Island.

2)
HANNO VOLUTO FAR CREDERE
che in Usa tutti stessero comprando armi e si è rischiata una pericolosa guerra tra bande. Ci ha messo del suo l'influencer Clio Makeup che si trovava a NYC ed era prossima al parto. Dopo aver letto qualche quotidiano italiano (supposizione mia) è andata in panico dicendo che a NYC tutti stavano acquistando armi e non si sentiva sicura. E' quindi scappata in Virginia, dove ha partorito. So di molti genitori di italiani che vivono a NY che hanno telefonato i figli per sapere se davvero NY fosse così pericolosa in quel periodo.
IN REALTA'
E' vero che molti americani hanno acquistato armi e munizioni, come spesso accade in questi periodi di incertezza, ma solo in alcuni Stati. Ovvio fa notizia la foto di una fila di americani fuori a un negozio di armi in un paesino del Texas. Ma si tratta del paesino del Texas... a NYC neanche esistono i negozi di armi.

3)
HANNO VOLUTO FAR CREDERE
(questa è la più bella!) che in Usa fosse scoppiata la mania dei covid party, feste alle quali si partecipa prendere il virus in modo da superarlo e sentirsi più tranquilli dopo la guarigione.
IN REALTA'
nessun boom o mania. Si è trattato di due feste nel paesino sperduto di Walla Walla nello stato di Washington. Le autorità hanno inizialmente sospettato che avessero organizzato queste feste con l'intenzione di contrarre il virus, o almeno provarci, ma dopo qualche giorno hanno ritrattato dicendo di non avere le prove di questa loro supposizione. Ma come sempre pochi avranno letto bene la seconda notizia. Nell'immaginario collettivo il boom c'è stato in ogni stato e in ogni città e gli Americani sono i soliti deficienti irresponsabili.

4)
LE NOTIZIE COMPLOTTISTE hanno messo il carico da 90 in questo clima contraddistinto da migliaia di notizie false e tendenziose. Anche persone che reputavo intelligenti hanno diffuso notizie in cui si sostiene che il virus è legato al 5G, che il virus è stato diffuso di proposito per vendere i vaccini, che il virus è stato creato di proposito per vaccinarci e iniettarci di nascosto un microchip per controllarci, che il virus è stato diffuso dal cattivissimo Bill Gates, il nuovo Satana.

Anche per queste ragioni qualche settimana fa ho deciso di cancellare il mio account Fb, un social ormai pieno di notizie false e teorie cospirazioniste, in cui la gente litiga e si offende. Fondamentalmente un social che sempre mi deprimeva e mi rubava tempo.

Ma sono tempi interessanti anche se molto incerti. What will be next?

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