VISITA A LANCASTER IN PENNSYLVANIA, DOVE VIVONO GLI AMISH
Ciao a tutti, torno a scrivere un po' su questo blog. Ci siete ancora?
Se siete interessati a qualche mio progetto futuro (ho intenzione di scrivere un romanzo e forse un libro su tradizioni, miti, leggende e curiosità americane, potete lasciarmi in un commento la vostra email o scrivermi direttamente a tornoavivereinamerica@gmail.com)
Vi racconto della mia breve vacanza Lancaster in Pennsylvania dove, a Novembre 2023, ho visitato una comunità Amish, o meglio ho visitato dove vivono e pur non interagendo direttamente con loro ho appreso molti aspetti interessanti sul loro stile di vita grazie a una visita guidata.
Ho organizzato questa breve vacanza all’ultimo minuto e avrei volentieri trascorso del tempo con loro. Facendo ricerca su internet ho scoperto che ci sono delle famiglie Amish che ospitano turisti in casa loro per cena (ovviamente pagando) ma purtroppo erano tutte al completo per la cena di Thanksgiving. Magari la prossima volta. Potremmo anche organizzarci e andare in un piccolo gruppo.
La visita guidata era divisa in due parti: visita su un piccolo bus guidato da un autista-guida che ci ha portato tra le loro fattorie, con due soste in due di piccoli negozi gestiti da Amish, e che ci ha raccontato storia, tradizioni e curiosità della vita di questa particolare comunità, e visita a una casa degli Amish in cui hanno abitato in passato ma che è stata poi adibita a museo per i turisti.
Ecco 15 curiosità o cose che ho imparato durante questa visita.
Vedete anche le foto e i brevi video che mostrano meglio ciò che scrivo in questo post.
COMUNITÀ AMISH NEL MONDO
Ci sono oltre trecentomila Amish in tutto il mondo, con comunità in 32 stati degli Usa e comunità anche in Canada. La comunità di Lancaster è quella più grande con oltre quarantamila persone.
SCISSIONE CON I MENNONITI E ORIGINE DEL NOME
Gli Amish nascono in Europa da una scissione con il gruppo dei Mennoniti. Uno dei punti principali, per cui vennero in seguito anche perseguitati e alcuni si stabilirono in Usa, era il battesimo che per loro non doveva essere somministrato agli infanti ma solo in età adulta. La scissione dai Mennoniti, considerati poco radicali, avvenne nel 1693 ad opera di un vescovo svizzero, Jacob Ammann, in tedesco Amishe, nel tedesco della Pennsylvania (Pennsylvania German) “Amisch”, da cui il nome Amish.
AMISH E INGLESI
Per gli Amish esistono solo gli Amish e i non-Amish che sono semplicemente riferiti come “English”, quindi anche noi italiani, Spagnoli, Giapponesi, Cinesi…siamo Inglesi.
AMISH BUGGY
La prima immagine che viene in mente degli Amish è probabilmente l’Amish buggy, la loro carrozza trainata da un cavallo. Le strade della zona di Lancaster hanno ampie corsie laterali per dare spazio alle loro carrozze.
CASE STUPENDE
Durante il giro guidato in bus mi aspettavo di vedere delle case vecchie e malandate e invece le case degli Amish sono perfette, grandi, dall’aspetto moderno, pulite, senza una sbavatura, con il prato curato, e non si distinguevano dalle altre case della zona anzi erano forse anche più curate quasi come le case dei milionari di Greenwich, New Canaan o Westport qui in Connecticut. Gli Amish sono tutt’altro che milionari ma la guida ci ha spiegato che le loro case sono così belle perché hanno l’etica del lavoro, si aiutano a vicenda, e non sono distratti da internet o tv e quindi hanno anche più tempo da dedicare alle proprie case.
GOURD BIRDHOUSES
Ad alcuni Amish piace decorare i gourd che se ho capito bene (gli esperti mi correggano) è un tipo di zucca molto dura che non si può mangiare. Ho visitato un piccolo negozio in cui avevano in vendita delle gourd birdhouses ovvero casette per gli uccelli. Gli Amish essiccano il frutto, fanno un buco per svuotarne il contenuto, dei semi che vengono via facilmente tramite il buco, le decorano e sono pronte all’uso.
FUNZIONI RELIGIOSE NELLE CASE
Gli Amish non hanno una struttura gerarchica perché ognuno è uguale agli occhi di Dio. E non hanno delle chiese, forse anche perché si riunivano segretamente quando venivano perseguitati Da sempre si riuniscono a turno nelle loro case, se ricordo bene ogni due domeniche o la seconda domenica del mese. Nelle loro case c’è una stanza con delle panche, divise in due aree, su una siedono le donne e sull’altra gli uomini dall’altra. Quando si riuniscono cantano gli inni senza accompagnamento di strumenti musicali, leggono i salmi e pregano.
ABBIGLIAMENTO
Gli abiti delle donne sono molto semplici non hanno bottoni. Vengono chiusi da spilli. Questo perché le donne non devono indossare gioielli e i bottoni, specialmente quelli di alcuni secoli fa, erano decorati i modi particolari che li rendevano simili ai gioielli.
NIENTE FOTO O RITRATTI
Non amano foto e ritratti e infatti non ne troverete nelle loro case. Le foto indicano egocentrismo e vanità e allontanano dal senso di umiltà e dal senso di comunità che sono tra i loro valori principali. Chissà cosa ne pensano di Instagram…
SCARPE E CAPPELLI NERI…E ROLLERBLADES
Di domenica per le funzioni religiose gli uomini devono indossare cappelli neri, le donne – ma credo anche gli uomini - devono indossare scarpe nere. Durante la settimana possono indossare abiti un po’ più colorati. Nella stanza dei ragazzi nella casa che ho visitato c’erano dei rollerblades, neri. Questo perché comunque diceva la guida anche agli Amish ovviamente piace divertirsi e ha aggiunto che una volta ha visto dei ragazzi sui rollerblades attaccati a un carretto a cavallo. Un bambino ha anticipato in una mia osservazione: Come Marty McFly in Ritorno al futuro!
CONTRO LA PIGRIZIA
Gli Amish sono contro le tecnologie perché hanno l’etica del lavoro che li avvicina a Dio e temono ogni tecnologia che può renderli pigri quindi niente diavolerie meccaniche o motori che agevolano la vita. Forse anche per questo non usano le biciclette ma gli scooter, simili a dei monopattini. Ho letto che questo forse perché inizialmente le biciclette costavano moltissimo e a quei tempi hanno optato per gli scooter.
ELETTRICITÀ NO, BATTERIE SÌ
Sapevo che gli Amish non usano elettricità ma pensavo che in casa usassero candele o lampade a gas. Invece – questa non me l’aspettavo – ho visto che usano molte batterie, piuttosto grandi, che alimentano delle lampade da terra. Per loro il cavo della corrente che arriva dal mondo esterno alle loro case è una connessione con il mondo che non vogliono. Quindi meglio le batterie. Un bambino ha chiesto “Sì però devono andare in un negozio a comprare le batterie” e la guida ha risposto che era una buona osservazione ma andare in un negozio per loro non è una connessione costante come un cavo della corrente perché comprare una batteria impiega poco tempo “nel mondo esterno” E comunque per alcune cose gli Amish non sono troppo rigidi altrimenti non avrebbero negozi in cui vendono prodotti ai non-Amish.
BAMBINI IN STRADA
Ho visto molti bambini per strada che giocavano nei prati e nei cortili. Forse molti giocavano nei cortili delle scuole però pensando alle zone residenziali del Connecticut in cui non ho visto mai bambini giocare per strade, mi ha dato una sensazione di spensieratezza.
BARA IN CASA
Questa è un po’ macabra. Nella camera dei ragazzi c’era una piccola bara. La guida ha spiegato che non hanno funeral homes, case funerarie, come nel resto degli Stati Uniti e il morto resta per tre giorni in casa prima della sepoltura.
TASSE E SOCIAL SECURITY
Social security. Su questo devo approfondire meglio. Pare che gli Amish paghino le tasse come tutti gli Americani ma non quelle del Social Security. Inoltre non hanno assicurazioni mediche. Quindi come si curano? Hanno dei loro ospedali?
E voi che ne pensate? Qualcuno di voi ha mai visitato una comunità Amish? Vi incuriosisce lo stile di vita di questo tipo di comunità?
Interessante articolo . Sono contento che tu sia tornato a postare qui. Io ti seguo sempre. Per quanto riguarda il divieto di foto e ritratti in realtà , al pari dei Pentecostali Zaccardi in Italia, si riferisce al divieto di farsi immagine alcuna come descritto nei Comandamenti
RispondiEliminaGrazie! Posso chiederti la tua email? Sto pensando che potrei scrivere una newsletter in futuro e mi piacerebbe avere una lista di chi possa essere interessato a temi sugli Usa. Sto anche scrivendo un romanzo e potrei informare via email (ma anche blog) quando verrà pubblicato. Se ti va...oppure puoi darmela scrivendo a tornoavivereinamerica@gmail.com. Grazie.
EliminaBen tornato! Io almeno una volta alla settimana controllavo se c'erano aggiornamenti. Se vuoi e puoi, sarebbe interessante (magari con un articolo) un approfondimento sul tema sicurezza a New York. Io vorrei tornare dopo tanti anni, ma ho visto che il crimine è aumentato? Parlano di metro, però ho qualche remora, conosco la città ma con questo clima (anche illegali che hanno aggredito i poliziotti...) si può stare tranquilli? Qual è la tua sensazione?
RispondiEliminaGrazie, sono stato un po' incasinato negli ultimi tempi e poi non so se i blog siano ancora seguiti come un tempo quindi ho avuto qualche dubbio se continuare a scrivere o meno. Posso chiederti la tua email? Sto pensando che potrei scrivere una newsletter in futuro e mi piacerebbe avere una lista di chi possa essere interessato a temi sugli Usa. Sto anche scrivendo un romanzo e potrei informare via email (ma anche blog) quando verrà pubblicato. Se ti va...oppure puoi darmela scrivendo a tornoavivereinamerica@gmail.com. Grazie.
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