Vorrei uscire fuori dalla logica di chi e' stato a condizionare quel disperato per portare un altro punto di vista. Avendo vissuto per circa otto anni all'estero (7 in Usa e 1 in UK) mi sembra che fuori dall'Italia l'atteggiamento verso analoghi eventi tragici sia differente. L'individuo non viene messo da parte in attesa che si trovino cause esterne per spiegarne i comportamenti. Se un disperato fa fuoco contro dei poliziotti il primo responsabile di tale atto e' considerato chi preme il grilletto. Poche storie o analisi sociologiche. Puo' esserci un partito che inneggia alla violenza, puo' esserci una pesante crisi economica, puo' esserci la disoccupazione ma questo non ha importanza. L'individuo non e' considerato come un bambino immaturo, come un automa che fa cio' che gli suggeriscono di fare sovrastrutture e forze esterne. L'individuo e' l'unico responsabile delle proprie azioni. Mi piace pensare, ma forse e' un'utopia, che nel bene e nel male anche in Italia l'individuo venga considerato come l'unico artefice del proprio destino e unico responsabile delle proprie azioni.
Purtroppo siamo in Paese che delega ogni responsabilita' sempre agli altri e mai a noi stessi. In effetti questa mia tesi e' stata confermata pochi giorni fa quando Napolitano durante il suo discorso ha fatto una forte critica contro i partiti e la loro inefficienza. I partiti cosa hanno fatto? Si e' verificata questa scena assurda:
Invece di abbassare il capo, vergognarsi e ascoltare in silenzio, hanno iniziato ad applaudire! Ogni partito credeva che Napolitano stesse parlando degli altri partiti. Una scena tragi-comica! Ma e' ovvio, i colpevoli in Italia non siamo mai noi stessi, sono sempre gli altri.
Questi episodi fanno male!
RispondiEliminaFanno male perchè si nota la disperazione e l'esasperazione della gente condensata nel gesto di un singolo individuo.
Purtoppo come al solito ci vanno di mezzo i poveretti ed in questo caso a pagare sono stati due poveri carabinieri che non facevano altro che il loro lavoro.
E' stata opera di uno squilibrato? Forse.
Si sarebbe potuto evitare? Certo.
La colpa è di chi ha sparato? In parte.
Sinceramente non mi sento di incolpare appieno chi ha sparato. Certamente ci sono molti altri modi per dissentire ed esprimere il proprio disappunto.
Alcuni ultimamente si sono ammazzi, altri hanno rapinato, chi è riuscito ha protestato o manifestato, i più (tra cui io) hanno abbassato il capo in segno di resa consapevoli che non si possa-fare-NIENTE!
Mi spiace ma la politica E' il male che ha portato a questo, abbiamo assistito alla rovina del paese da parte di TUTTE le forze politiche e dove non sono arrivare loro c'è arrivato il goveno TECNICO!
Abbiamo visto affrontare la crisi economica aumentando le tasse alle aziende e non pagando loro il dovuto, combattere la recessione aumentando l'IVA, aiutare le famiglie introducendo l'IMU (che il nostro caro amico Monti ha messo fisso come insulto finale) Abbiamo visto il futuro: aumento TARES & IVA.
Dimezziamo i parlamentari: manco per il cazzo
Eliminiamo una camera: nemmeno nei sogni
Tagliamo lo stipendio dei politici: ma quando?
Togliamo i rimborsi ai partiti: mavà!
Basta coi bonus diarie auto blu e privilegi: ho visto!
Eliminiamo le province: sono aumentate
Il governo tecnico avrebbe dovuto almeno cambiare la legge elettorale, invece siamo andati al voto come prima creando sto casino!
L'unica cosa che hanno fatto è stata rubarci i soldi per darli alle banche tedesche, per ingrassare montepaschi e il figlio di Monti!
Per fare uno straccio di governo ci sono voluti MESI ed ora vediamo quanto dura questo mostro di Frankenstein!
Dico solo questo: -2 giorni al 1°Maggio! E speriamo in un mondo migliore, non dico perfetto, che perfetto non è, ma meglio di questo lo è di sicuro!
Sono d'accordissimo con te (non con il commento qui sopra)
RispondiElimina@ Mario, tu dici: La colpa è di chi ha sparato? In parte.
RispondiEliminaIo credo che la colpa e' di chi ha sparato, totalmente.
Le analisi sociologiche sulla crisi e simili sono tipiche di un'Italia per cui nessuno si prende mai le proprie responsabilita' e le scarica sempre su altri o su altro.
Vedo chiaramente il tuo punto di vista sulla responsabilizzazione dell individuo. Mi trovi d'accordissimo. La cultura del bel Paese inculca nelle menti dei cittadini che e' accettabile aspettarsi le cose dagli altri... aspettare che "magicamente" qualcosa cambi. E come in questo caso il personaggio protestante che usa modalita' antisociali non e' neppure considerato responsabile, ma indotto a regire in modo inappropriato da un malessere diffuso dalla politica, l'organizzazione economica e "il grillo parlante". Davvero deprimente e involutivo. Allo stesso modo le persone smettono di essere creative perche non hanno il diritto di appropriarsi delle proprie idee piu o meno congeniali o originali. E allora perche' sforzarsi piu' di tanto???? Tanto vale restare in questo dolce stato di attesa...
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RispondiEliminaIn quel caso potrei dire che e' colpa dello Stato anche se...il suicidio non mi pare una soluzione ma io non mi riferisco al suicidio che e' una decisione davvero estrema e disperata. Mi riferisco a chi in nome della crisi va ad uccidere altre persone come voleva fare Preiti.Prima di andare ad ammazzare carabinieri che guadagnano poco piu' di 1200 euro al mese e che non c'entrano niente con i politici io tenterei altre strade. Ammazzare carabinieri e giustificare chi lo fa secondo me non serve a niente. A questo punto meglio emigrare che rovinare ulteriormente la propria vita (con il carcere) e quella degli altri.
RispondiEliminaComunque ho sentito discorsi strani in questo periodo. Molta gente arriva anche a giustificare i ragazzini che fanno rapine. Ragazzini, magari 18enni che neanche hanno finito gli studi, neanche hanno iniziato a lavorare. Troppo facile parlare di crisi che porta a fare le rapine quando stiamo parlando di 18enni non di quarantenni o cinquantenni che hanno perso il lavoro. L'italia va male anche perche' si giustificano troppo spesso questi comportamenti violenti.